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NOTIZIE ANNO 2016
AGGIORNAMENTO 28 DICEMBRE 2016
--A distanza di pochi mesi, si ripropone la vicenda che ha
visto contrapporsi Apple ed Fbi per lo sblocco dell'iPhone del killer di San
Bernardino, in California. La Turchia avrebbe chiesto all'azienda di
Cupertino lo sblocco dell'iPhone del killer dell'Ambasciatore russo in
Turchia. La Polizia turca lo ha trovato e dopo aver tentato invano di
sbloccarlo ha fatto esplicita richiesta ad Apple. Nel frattempo, la Russia ha
offerto supporto alla Turchia inviando un team di esperti. Secondo il sito
MacReports, l'iPhone 4S di proprietà dal killer è protetto da un codice a
quattro cifre e i tentativi di penetrare nel dispositivo da parte delle
autorità locali non hanno avuto successo. Al momento non si conosce la
risposta dell'azienda guidata da Tim Cook ma, presuppone la testata, visti i
precedenti potrebbe propendere per un rifiuto. Nel caso del killer di San
Bernardino, l'Fbi pagò 1,3 milioni di dollari ad hacker professionisti per
sbloccare l'iPhone. L'ambasciatore russo Andrei Karlov è stato ucciso lunedì
da Mevlut Mert Altintas mentre parlava all'inaugurazione di una galleria
d'arte ad Ankara. Sia le autorità turche sia quelle russe sono interessate ad
entrare nell'iPhone del killer. In particolare la Russia, sempre secondo il
sito MacReports, avrebbe inviato un team di esperti in Turchia per lavorare
sul dispositivo.
--Uber
ha perso la battaglia con la Motorizzazione californiana e, a distanza di una
settimana dal lancio di una flotta di auto a guida autonoma a San Francisco,
ha sospeso il servizio. Il Dipartimento dei veicoli motorizzati (Dmv) dello
Stato americano ha infatti ritirato i libretti di circolazione delle sedici
Volvo XC90 coinvolte nella sperimentazione, costringendo la compagnia allo
stop.
Uber aveva ricevuto subito l'altolà da parte della Motorizzazione locale,
secondo cui il servizio non era in regola perché sprovvisto dei necessari
permessi per le auto a guida autonoma. "Per la compagnia è illegale
continuare a operare finché non riceverà un permesso per testare le auto
autonome", aveva scritto la Dmv a Uber. La società aveva però risposto
sostenendo di non aver bisogno di alcun permesso, poiché le sue auto non sono
tecnologicamente avanzate e hanno al volante ingegneri deputati a garantire
la sicurezza delle corse, pronti a prendere il controllo del veicolo in caso
di necessità.
--Il ransomware, cioè il «sequestro» di computer e smartphone, bloccati e
resi inutilizzabili finché il proprietario non paga un riscatto, è la minaccia
informatica principale del 2016. Nel corso degli ultimi mesi i dispositivi
presi in ostaggio sono aumentati a ritmo esponenziale: tra le aziende si è
passati da un attacco ogni due minuti a uno ogni 40 secondi, mentre per i
singoli utenti la frequenza è salita da un attacco ogni 20 secondi a uno ogni
10 secondi. I dati provengono dal rapporto annuale sulle Cyber-minacce di
Kaspersky Lab. Il ransomware colpisce in due forme distinte: una blocca
l’accesso al dispositivo, mentire l’altra cripta i dati contenuti in computer
e dispositivi mobili rendendoli inaccessibili. Questa seconda tipologia è la
più diffusa. Secondo gli analisti ha colpito più di 800mila persone solo nel
terzo trimestre dell’anno.
Chi cade vittima di un sequestro informatico tende a pagare perché si fida
dell’hacker. Crede cioè che, una volta incassato il riscatto, il criminale
manterrà la promessa e sbloccherà i dispositivi. Finora i malviventi hanno
rispettato i patti nella maggioranza dei casi, ma «con l’aumentare della
popolarità di questa pratica estorsiva, e con l’entrata in scena di criminali
di `grado´ inferiore», spiegano gli analisti, in futuro le promesse mantenute
saranno sempre meno frequenti.
--Rafael Dymek ha costruito, per divertimento, un Apple mirror che sembra un
iPhone gigante: puoi navigare su Facebook e leggere le notizie. Con questo
specchio touchscreen puoi fare tutto ciò che fai col tuo iPhone. L’Apple
Mirror funziona semplicemente toccando la superficie dello specchio e
utilizza l’interfaccia iOS. Messenger, Facebook, Spotify e Netflix: puoi
guardare film e leggere notizie, e dopo 45 secondi di inattività resta solo
un normale specchio. Rafael, per ora, non ha intenzione di vendere il
prodotto e offrirlo al grande pubblico: lo definisce «un progetto personale»
che riflette la sua creatività.
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21 dicembre 2016
pausa Natalizia
AGGIORNAMENTO 14 DICEMBRE 2016
Facebook punta a
diventare un vero e proprio Internet provider. Secondo il Washington Post,
sarebbe in trattativa con il governo e gli operatori telefonici statunitensi
per offrire accesso gratuito a Internet attraverso il suo servizio 'Free
Basics'. Il programma sarebbe rivolto alle persone meno abbienti del paese e
alle aree rurali degli Usa ed è stato già testato nei paesi in via di
sviluppo. Non senza polemiche. In India, ad esempio, è stato bloccato dalle
autorità perché danneggia il principio di neutralità della rete. Free Basics
è un costola di Internet.org, il progetto che mira a portare il web in tutto
il mondo, soprattutto in paesi poco coperti. Offre un accesso gratuito ma
parziale, ad alcuni servizi web (news, informazioni sanitarie e di lavoro)
dando una certa priorità ai contenuti offerti al social network. Da qui la
decisione dell'India di bloccarlo.Secondo la fonte del Washington Post, la
società di Mark Zuckerberg sta trattando con le autorità americane proprio
per evitare di inciampare nelle stesse problematiche che ha affrontato con il
governo di New Delhi. Secondo un recente studio del Pew Research Center, il 15%
degli adulti statunitensi non ha altra fonte, al di là dello smartphone, per
accedere al web; e un 48% di quelli che accedono alla rete dal cellulare
hanno dovuto sospendere il servizio perché non se lo possono permettere.
--Al via a Napoli Apple Academy.
Annunciata nei mesi scorsi, partnership Cupertino-università Federico II
*Inaugurato ufficialmente la settimana scorsa a Napoli, ma era stata
annunciata nei mesi scorsi, la 'iOs Developer Academy', grazie alla
partnership tra l'università Federico II di Napoli e Apple. E' la prima
scuola europea per sviluppatori di app.Il primo corso, della durata di nove
mesi, ha preso il via lunedì e sarà riservato ai 100 'cervelloni'
provenienti da ogni parte del mondo che hanno superato le selezioni
trasformando la residenza universitaria di Napoli Est in una sorta di Apple
Academy. Il via al progetto alla presenza, tra gli altri, del ministro
Giannini.
Oggi investire a Napoli conviene, Napoli non ha più l'immagine dei rifiuti ma
di una città vitale, competitiva, piena di giovani, competenze, creatività,
fantasia, energia, umanità e capacità economiche, al netto di problemi che
sono tantissimi. Una città che non si abbatte e esprime competenze
importanti. L'obiettivo è che i giovani non vadano via da Napoli dopo essersi
realizzati e specializzati, ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de
Magistris. "Sembrava impossibile, realizzare un progetto cosi' ambizioso
in soli quattro mesi. E invece ce l'abbiamo fatta grazie al lavoro di tutti,
dalle istituzioni all'ultimo operaio che ha lavorato fino alla scorsa notte -
ha spiegato, non senza un pizzico di emozione, il rettore della Federico II,
Gaetano Manfredi - Il sogno è tenere nella nostra terra i nostri giovani e
ringrazio Apple che ha creduto in qualcosa che sembrava quasi impossibile. È
una giornata bellissima per i ragazzi".
"E' una straordinaria occasione per il Sud. Abbiamo già investito 100
milioni e proseguiremo nell'investimento con altri 30 milioni di euro",
ha affermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
--Snapchat punta a Wall Street
Wsj, pronte carte per servizio messaggistica tablet e smartphone
**Snapchat, popolare servizio di messagistica per tablet e smartphone, è
pronta a sbarcare a Wall Street. Secondo fonti del Wall Street Journal,
starebbe lavorando ad un Ipo che potrebbe portare il valore della società ad
almeno 25 miliardi di dollari. L'obiettivo di Snap Inc, questo il nome della
societa' che ha sede in Venice, California, punterebbe a chiudere
l'operazione entro il prossimo marzo. Snapchat e' molto popolare soprattutto
per la caratteristica di poter inviare messaggi che si cancellano
automaticamente poco dopo l'invio. Se dovesse portare in porto il piano
sarebbe la piu' grande azienda a sbarcare a Wall Street dal 2014. Da quando
fece il suo ingresso al New York Stock Exchange il titolo del colosso cinese
di e-commerce Alibaba. Sanp - sottolinea il Wall Street Journal - sarebbe
inoltre la prima di un nutrito gruppo di piccole ma ben valutate societa'
(vedi Uber) a sperimentare le acque di Wall Street.
Attualmente il valore di Snapchat e' fissato sui 17,8 miliardi di dollari.
Quest'anno le entrate attese sono tra i 250 e i 350 milioni di dollari, e le
previsioni parlano di almeno 1 miliardo di dollari per il 2017. Nel 2015 le
entrate erano di appena 60 milioni di dollari.
--Roma tra città con più 'pc zombie'
E' rete di pc infetti usati da hacker, Turchia primo paese Emea
**Roma è in cima alla classifica delle città italiane (e terza in Europa,
Medioriente e Africa, area Emea) in cui ci sono più 'computer zombie' o
'botnet', cioè una rete di dispositivi grazie ai quali, all'insaputa dei
legittimi proprietari, i criminali informatici possono sferrare attacchi da
remoto. Il paese che detiene questo preoccupante primato è invece la Turchia.
E' il dato che emerge da una ricerca di Norton by Symantec in Europa, Medio
Oriente e Africa (area Emea). Disponibili anche a noleggio nel Dark Web, le
più grandi 'botnet' possono mettere in rete milioni di dispositivi connessi a
Internet e utilizzarli in attacchi coordinati. Questi sistemi vengono usati
per inviare spam, commettere frodi o cyber-aggressioni che mettono fuori uso
un sito web. Il termine 'botnet' è diventato di dominio pubblico nei primi
anni 2000, quando un adolescente canadese dal nickname 'Mafiaboy' con questo
metodo ha messo a ferro e fuoco portali del calibro di Amazon, eBay e Yahoo.
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AGGIORNAMENTO 7 DICEMBRE 2016
Baby
monitor e stampanti, le 'armi' del cyber-attacco in Usa
Virus dai dispositivi collegati al web. Wikileaks: 'Ora basta'
-La
calma è tornata su internet negli Stati Uniti. Ma il maxi cyber-attacco che
si è abbattuto ieri sulla costa orientale, con ripercussioni in tutto il
Paese e strascichi a livello globale, fa tremare. Le nuove 'armi' usate per
portarlo a termine, dai baby monitor alle stampanti, mettono in luce la
difficoltà nel combattere gli attacchi informatici, soprattutto in un anno
elettorale caratterizzato da una 'cyber-guerra' con ripetute intrusioni
contro i democratici. I tre attacchi che hanno colpito Dyn, la società
specializzata nella conversione dei nomi dei siti in indirizzi IP, sono stati
eseguiti con Mirai, un programma di facile uso che consente anche ad hacker
non professionisti di prendere il controllo dei dispositivi online e usarli
per cyber-attacchi. Virus contenuti in email phishing, quelle truffa per
cercare di ottenere informazioni personali, sono state usate per infettare il
computer o la rete internet di una singola abitazione, assumendo il controllo
di tutti i dispositivi a questa collegati, dalle telecamere ai baby monitor.
I dispositivi di cui è stato assunto il comando hanno poi creato una 'rete
robot', o botnet, per inviare milioni di messaggi alla vittima prescelta, in
questo caso Dyn, inondandola di segnali fino a mandarla in tilt. "Si è
trattato di un attacco molto intelligente", ha detto Kyle York, chief
startegy officer di Dyn.
Ogni volta che provavamo a mitigare gli effetti, loro aumentavano
l'intensità", ha aggiunto, precisando che il sistema Dyn, una piccola
società con 500 dipendenti, è stato travolto da milioni di messaggi e segnali
provenienti da tutto il mondo, che hanno confuso il sistema facendolo
crollare. Le milioni di sollecitazioni, infatti, non hanno consentito al
sistema di capire quali fossero le richieste vere e quelle false. Il codice
per Mirai è stato pubblicato sul 'dark web', i siti per gli hacker, agli
inizi del mese, spingendo subito gli esperti a ritenere che un attacco
sarebbe stato imminente. E così è stato. Le autorità indagano e al momento
non si sbilanciano sui possibili responsabili, anche se secondo alcune fonti
citate dalla stampa americana è difficile che si possa essere trattato di un
attacco sponsorizzato da uno stato straniero. Dubbi anche sul fatto che siano
stati i sostenitori di Wikileaks, che lo hanno rivendicato online come
ritorsione per la 'disconnessione' di Julian Assange dal web decisa
dell'Ecuador. "Wikileaks continua a operare. Chiediamo ai nostri
sostenitori di fermare gli attacchi a internet. Avete fatto capire il vostro
punto", ha affermato la stessa Wikileaks su Twitter.
**L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita'
europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se
lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il
Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro
dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea
c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la
possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel
questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare
LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere
replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e
su quanto sia divenuta importante.
**La Wikimedia Foundation, organizzazione no-profit che gestisce Wikipedia,
ha presentato una petizione al Consiglio di Stato francese per
"sostenere l'accesso alla conoscenza". Wikipedia si è schierata a
sostegno di Google nel caso che vede la compagnia contrapposta alla
Commissione nazionale per l'informatica e la libertà (Cnil), il garante
francese per la privacy, sul diritto all'oblio davanti ai giudici d'oltralpe.
Il caso verte sull'applicazione del diritto all'oblio, cioè a vedere
cancellati dai motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute
"inadeguate o non più pertinenti". L'anno scorso la Cnil aveva
ordinato a Google di rimuovere i link a livello mondiale, e non solo sulle
versioni europee del motore di ricerca come google.it o google.fr, dando vita
a un braccio di ferro ancora in corso.
Nella vicenda si inserisce Wikimedia, secondo cui "nessuna singola
nazione dovrebbe tentare di controllare a quali informazioni può accedere il
mondo intero". "Ci auguriamo che il Consiglio di Stato - scrive la
fondazione sul suo blog - consentirà il nostro intervento in materia".La
questione è infatti tutt'altro che risolta. Alla richiesta della Cnil, Google
ha risposto con un compromesso: far sparire i link a livello globale, ma solo
agli occhi di chi vive nella nazione coinvolta dall'applicazione del diritto
all'oblio. La Cnil non ha però apprezzato, e nel marzo scorso ha multato per
100mila euro Google, che ha atto appello al Consiglio di Stato.
**Forte del successo dei visori "low cost" Cardboard per la realtà
virtuale, Google spinge sul lancio commerciale del visore Daydream View,
svelato nell'evento di inizio ottobre insieme agli smartphone Pixel e
all'assistente da salotto Home. Su Twitter la compagnia ha annunciato il via
ai preordini del dispositivo, al momento in tre mercati: Stati Uniti, Regno
Unito e Germania.I visori DayDream View, con rivestimento in microfibra
morbido e disponibili in tre colori, cominceranno a essere distribuiti da
novembre a un prezzo di 79 dollari. Funzionano abbinati a uno smartphone
compatibile, a partire dai Pixel appena lanciati da Google.
Il dispositivo si unisce così a un'ampia schiera di concorrenti che si
contenderanno i prossimi acquisti natalizi: gli Oculus Rift di Facebook, i
Gear VR di Samsung, Vive di Htc, Huawei VR, LG 360 VR, per citarne alcuni.
Microsoft per ora sta spingendo sulla versione per gli sviluppatori dei
visori Hololens per la realtà aumentata. Secondo recenti stime di Idc il
mercato della realtà virtuale e aumentata varrà 162 miliardi nel 2020.
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Baby
monitor e stampanti, le 'armi' del cyber-attacco in Usa
Virus dai dispositivi collegati al web. Wikileaks: 'Ora basta'
-La
calma è tornata su internet negli Stati Uniti. Ma il maxi cyber-attacco che
si è abbattuto ieri sulla costa orientale, con ripercussioni in tutto il
Paese e strascichi a livello globale, fa tremare. Le nuove 'armi' usate per
portarlo a termine, dai baby monitor alle stampanti, mettono in luce la
difficoltà nel combattere gli attacchi informatici, soprattutto in un anno
elettorale caratterizzato da una 'cyber-guerra' con ripetute intrusioni
contro i democratici. I tre attacchi che hanno colpito Dyn, la società
specializzata nella conversione dei nomi dei siti in indirizzi IP, sono stati
eseguiti con Mirai, un programma di facile uso che consente anche ad hacker
non professionisti di prendere il controllo dei dispositivi online e usarli
per cyber-attacchi. Virus contenuti in email phishing, quelle truffa per
cercare di ottenere informazioni personali, sono state usate per infettare il
computer o la rete internet di una singola abitazione, assumendo il controllo
di tutti i dispositivi a questa collegati, dalle telecamere ai baby monitor.
I dispositivi di cui è stato assunto il comando hanno poi creato una 'rete
robot', o botnet, per inviare milioni di messaggi alla vittima prescelta, in
questo caso Dyn, inondandola di segnali fino a mandarla in tilt. "Si è
trattato di un attacco molto intelligente", ha detto Kyle York, chief
startegy officer di Dyn.
Ogni volta che provavamo a mitigare gli effetti, loro aumentavano
l'intensità", ha aggiunto, precisando che il sistema Dyn, una piccola
società con 500 dipendenti, è stato travolto da milioni di messaggi e segnali
provenienti da tutto il mondo, che hanno confuso il sistema facendolo
crollare. Le milioni di sollecitazioni, infatti, non hanno consentito al
sistema di capire quali fossero le richieste vere e quelle false. Il codice
per Mirai è stato pubblicato sul 'dark web', i siti per gli hacker, agli
inizi del mese, spingendo subito gli esperti a ritenere che un attacco
sarebbe stato imminente. E così è stato. Le autorità indagano e al momento
non si sbilanciano sui possibili responsabili, anche se secondo alcune fonti
citate dalla stampa americana è difficile che si possa essere trattato di un
attacco sponsorizzato da uno stato straniero. Dubbi anche sul fatto che siano
stati i sostenitori di Wikileaks, che lo hanno rivendicato online come
ritorsione per la 'disconnessione' di Julian Assange dal web decisa
dell'Ecuador. "Wikileaks continua a operare. Chiediamo ai nostri
sostenitori di fermare gli attacchi a internet. Avete fatto capire il vostro
punto", ha affermato la stessa Wikileaks su Twitter.
**L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita'
europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se
lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il
Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro
dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea
c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la
possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel
questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare
LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere
replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e
su quanto sia divenuta importante.
**La Wikimedia Foundation, organizzazione no-profit che gestisce Wikipedia,
ha presentato una petizione al Consiglio di Stato francese per
"sostenere l'accesso alla conoscenza". Wikipedia si è schierata a
sostegno di Google nel caso che vede la compagnia contrapposta alla
Commissione nazionale per l'informatica e la libertà (Cnil), il garante
francese per la privacy, sul diritto all'oblio davanti ai giudici d'oltralpe.
Il caso verte sull'applicazione del diritto all'oblio, cioè a vedere
cancellati dai motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute
"inadeguate o non più pertinenti". L'anno scorso la Cnil aveva
ordinato a Google di rimuovere i link a livello mondiale, e non solo sulle
versioni europee del motore di ricerca come google.it o google.fr, dando vita
a un braccio di ferro ancora in corso.
Nella vicenda si inserisce Wikimedia, secondo cui "nessuna singola
nazione dovrebbe tentare di controllare a quali informazioni può accedere il
mondo intero". "Ci auguriamo che il Consiglio di Stato - scrive la
fondazione sul suo blog - consentirà il nostro intervento in materia".La
questione è infatti tutt'altro che risolta. Alla richiesta della Cnil, Google
ha risposto con un compromesso: far sparire i link a livello globale, ma solo
agli occhi di chi vive nella nazione coinvolta dall'applicazione del diritto
all'oblio. La Cnil non ha però apprezzato, e nel marzo scorso ha multato per
100mila euro Google, che ha atto appello al Consiglio di Stato.
**Forte del successo dei visori "low cost" Cardboard per la realtà
virtuale, Google spinge sul lancio commerciale del visore Daydream View,
svelato nell'evento di inizio ottobre insieme agli smartphone Pixel e
all'assistente da salotto Home. Su Twitter la compagnia ha annunciato il via
ai preordini del dispositivo, al momento in tre mercati: Stati Uniti, Regno
Unito e Germania.I visori DayDream View, con rivestimento in microfibra
morbido e disponibili in tre colori, cominceranno a essere distribuiti da
novembre a un prezzo di 79 dollari. Funzionano abbinati a uno smartphone
compatibile, a partire dai Pixel appena lanciati da Google.
Il dispositivo si unisce così a un'ampia schiera di concorrenti che si
contenderanno i prossimi acquisti natalizi: gli Oculus Rift di Facebook, i
Gear VR di Samsung, Vive di Htc, Huawei VR, LG 360 VR, per citarne alcuni.
Microsoft per ora sta spingendo sulla versione per gli sviluppatori dei
visori Hololens per la realtà aumentata. Secondo recenti stime di Idc il
mercato della realtà virtuale e aumentata varrà 162 miliardi nel 2020.
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AGGIORNAMENTO 30 NOVEMBRE 2016
Google
sviluppa AI che cripta i messaggi
Sistema
'impara' a proteggere comunicazione da occhi indiscreti
L'intelligenza
artificiale sviluppata dagli scienziati di Google non ha imparato solo a
realizzare "opere d'arte" ma si è cimentata con qualcosa di più
ardito: ha creato un suo sistema per criptare i dati. In pratica ha imparato
a proteggere i suoi messaggi da occhi indiscreti, compresi quelli umani. Il
traguardo è stato raggiunto dagli scienziati di Google Brain, il progetto di
intelligenza artificiale sul modello delle reti neurali ("deep
learning"), e illustrato in uno studio pubblicato su arXiv. I
ricercatori, come riportato da New Scientist, hanno dimostrato che le
"reti neurali" - sistemi informatici sviluppati sul modello con cui
funzionano i neuroni del cervello umano - riescono a utilizzare una tecnica
semplice per criptare le informazioni che si scambiano senza aver ricevuto
algoritmi specifici per farlo. L'esperimento è avvenuto su tre reti -
chiamate Alice, Bob ed Eve -, ognuna "istruita" sul suo ruolo nella
comunicazione.
Alice doveva inviare un messaggio segreto a Bob. Bob doveva decodificare il
messaggio ed Eve doveva cercare di intercettarlo. Un test riuscito visto che
Alice e Bob hanno cominciato a scambiarsi messaggi sulla chiave di cifratura,
inaccessibile ad Eve. All'inizio i "messaggi segreti" non erano
così efficaci ma Alice ha affinato la sua tecnica di cifratura e dopo 15 mila
tentativi Bob è riuscito a convertire il messaggio criptato nel testo
originario. Eve è riuscita a indovinare 8 dei 16 bit che lo componevano. La
cifratura creata da queste reti neurali, spiegano gli scienziati, non si
avvicina nemmeno lontanamente ai sofisticati sistemi sviluppati dagli
algoritmi curati dall'uomo. Ma questo esperimento per l'intelligenza
artificiale è solo l'inizio.
**Fb voleva anche il 'clone' di Snapchat
TechCrunch, social ha fatto offerta su app coreana 'Snow'
-- Non essendo riuscita nell'acquisto di Snapchat, Facebook ha tentato -
invano - di comprare pure l'emergente "clone" asiatico della chat
dei messaggi "usa e getta": Snow. Lo riporta il sito TechCrunch. Il
social network in blu quest'estate avrebbe fatto un'offerta per Snow, app
quasi fotocopia di Snapchat lanciata a settembre 2015 da Naver, compagnia
sudcoreana valutata 25 miliardi di dollari che è la 'madre' della chat Line,
molto popolare in Asia. Snow in poco più di un anno avrebbe totalizzato circa
80 milioni di download e cresce al ritmo di 10 milioni ogni mese. A nulla
sarebbe servita anche una telefonata di Mark Zuckerberg al presidente di
Naver Hai-Jin Lee. L'acquisto è sfumato. Nel frattempo Facebook sta
continuando a inserire nei suoi prodotti - sul social ma anche su altre app
di sua proprietà - elementi e funzioni mutuati da Snapchat. Ultime le Storie
su Instagram, che stanno riscuotendo un discreto successo con 100 milioni di
utilizzatori nel giro di un paio di mesi. Snow invece potrebbe rivelarsi una
minaccia per la stessa Snapchat. Ha grafica e funzioni molto simili a quelli
dell'originale americana ma con due elementi a suo favore per far terra
bruciata sui mercati orientali. In primis filtri e animazioni ad hoc per i
consumatori asiatici, e poi sta prendendo piede in Cina, dove Snapchat è
bloccato.
**WhatsApp, chat rispetta la legge
Risponderemo ad autorità. Codacons, pronti a class action
--"Siamo fiduciosi di rispettare le leggi vigenti e attendiamo di poter
rispondere presto alle domande delle autorità". Lo afferma all'ANSA un
portavoce di WhatsApp, a proposito dei procedimenti istruttori avviati
dal'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunte violazioni
del Codice del Consumo. Nel mirino i nuovi termini contrattuali previsti
dalla compagnia, in particolare la condivisione dei dati personali degli
utenti con Facebook (proprietaria di WhatsApp).Da parte sua il Codacons
annuncia che, se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dall'Antitrust,
l'organizzazione dei consumatori avvierà una class action contro WhatsApp,
tesa a far ottenere agli utenti italiani il risarcimento per la lesione dei
diritti dei consumatori, nelle opportune sedi legali.
**Usa rafforzano privacy online, dati solo con ok clienti
Svolta su provider a banda larga, come At&t e Verizon
--Primo giro di vite in Usa a tutela della privacy degli utenti di internet:
la commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha approvato a maggioranza
(3 a 2) nuove regole che
impongono ai provider a banda larga di ottenere il permesso degli utenti per
raccogliere e cedere dati personali tratti dalle loro navigazioni online.
Fino ad ora tali potevano tracciare i clienti a meno che non ricevessero uno
stop da parte loro. E' la prima volta che la Fcc approva queste restrizioni
per i provider di internet ad alta velocità.Tra i provider anche At&T,
Comcast e Verizon. In passato invece la commissione aveva già emanato norme a
difesa della privacy per i telefonini e le tv via cavo. La decisione rischia
di avere ripercussioni sull'offerta da 85,4 mld di dlr di At&T per Time
Warner, che contava anche sull' utilizzo di questi dati per la pubblicita'
mirata. L'industria del settore ha definito le nuove regole come
"opportunismo regolatorio", ritenendole "senza precedenti,
errate, controproduttive e potenzialmente molto dannose". Plauso invece
dai difensori della privacy, secondo cui la decisione porta gli Usa piu' in
linea con le nazioni europee.
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AGGIORNAMENTO 23.11.2016
ANCHE
LE LAVATRICI SAMSUNG RISCHIANO IL RITIRO DAL MERCATO
Dopo il richiamo
globale di 2 milioni e mezzo di smartphone Galaxy Note 7, Samsung si trova a
dover gestire un altro prodotto potenzialmente pericoloso per gli acquirenti:
le lavatrici. Negli Stati Uniti la compagnia ha richiamato 2,8 milioni di
lavatrici con carica dall'alto, pericolose per via del coperchio che può
staccarsi durante le centrifughe. Lo rende noto la Consumer product safety
commission (Cpsc), agenzia indipendente del governo Usa che si occupa della
sicurezza dei prodotti di consumo. Il richiamo coinvolge 34 modelli di
lavatrice, venduti dal 2011
in poi a prezzi tra i
450 e i 1.500 dollari, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di
eccessiva vibrazione o distacco del coperchio, spiega la Cpsc. Sono nove le
segnalazioni di lesioni, tra cui una mascella rotta e una ferita alla spalla.
Ai consumatori vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per
il rinforzo del coperchio, o uno sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice
Samsung o di altra marca. Viene tra l'altro il sospetto, di trovarci di
fronte a una grossa manovra pubblicitaria occulta e il numero di
apprecchiature richiamate potrebbe essere assai inferiore a quello
dichiarato.
**Dovevano
essere rimossi da Facebook i link e le informazioni relativi a Tiziana - la
31enne di Mugnano (Napoli) suicidatasi il 13 settembre scorso dopo la
diffusione sul web, a sua insaputa, di video hard che la ritraevano - una
volta che ne era emersa l'illiceità dei contenuti. Ciò a prescindere da un
preciso ordine dell'autorità amministrativa o giudiziaria. Lo ha stabilito il
Tribunale civile di Napoli Nord che con ordinanza ha parzialmente rigettato
il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana,
Teresa Giglio. Il collegio, presieduto da Marcello Sinisi, ha però accolto la
parte del reclamo presentato dai legali di Facebook Ireland, disponendo che
non sussiste alcun obbligo per l' hosting provider di controllare
preventivamente tutte le informazioni caricate sulla varie pagine. "E' una
pronuncia molto equilibrata - commenta Andrea Orefice, avvocato civilista
legale della madre di Tiziana - perché introduce il principio, rigettando
quanto asseriva Facebook, secondo cui un hosting provider, pur non avendo un
generale obbligo di sorveglianza su tutto quanto viene pubblicato sui propri
spazi, deve però rimuovere le informazioni illecite, quando arriva la
segnalazione di un utente. E' quello che è avvenuto nel caso di Tiziana. E
non deve attendere che il sia Garante della Privacy oppure il giudice ad
ordinargliene la rimozione". Commento da parte di noi di radioamagazine,
è che le procedure di rimozione di contenuti obsoleti sono sempre alquanto
lambiccate. Noi ci siamo trovati difronte al problema di chiedere la
rimozione di alcune copie cache delle nostre pagine da google che hanno
continuato a girare per la rete per diversi mesi nonostante non fossero più
stata aggiornate.
**Dopo l'attacco a Internet del 21 ottobre scorso negli Stati Uniti, che ha
messo in ginocchio molti servizi popolari come Twitter e Amazon, anche il web
della Liberia ha subito un blackout. Ed è stata usata la stessa 'arma'
adoperata negli Stati Uniti, cioè la botnet Mirai, un insieme di dispositivi
infetti che bombarda un obiettivo. Perché mettere fuori uso il web di un paese
così piccolo? "C'è una forte possibilità che qualcuno stia testando le
capacità della botnet Mirai", osserva l'edizione online di Forbes.
Insomma, quasi delle prove generali in vista di un attacco più grande. E gli
occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali americane dell'8 novembre
prossimo. La Liberia ha circa 4,5 milioni di abitanti di cui meno del 10% è
connesso, e ci sono solo due compagnie telefoniche che condividono la stessa
fibra ottica. Quindi un terreno di esercitazione facile. "Questo tipo di
attacchi sono estremamente pericolosi perché suggeriscono un 'operatore' che
ha le capacità per impattare seriamente i sistemi di una nazione",
spiega al Guardian l'esperto di sicurezza Kevin Beaumont, uno dei primi a
segnalare l'attacco in Liberia.
**E ora una notizia di colore. - Il nostro stipendio è sottostimato rispetto
alle nostre competenze, al luogo in cui viviamo e agli anni di esperienza? A
questa domanda cerca di rispondere LinkedIn con il nuovo servizio Salary, una
sorta di calcolatore di quanto dovremmo guadagnare.
Il social network professionale, da poco acquistato da
Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari, ha lanciato il portale
"LinkedIn Salary" attraverso il quale gli iscritti anonimamente
possono inserire i dati del proprio stipendio (contribuendo ad alimentare la
banca dati da cui attinge l'algoritmo per i suoi calcoli) e sapere quanto la
propria posizione lavorativa viene retribuita ad esempio in altre città o
altri Paesi. Il software incrocia le competenze, l'istruzione, gli anni di
esperienza, l'area geografica e dà un'analisi comparativa dei salari. Per ora
Salary funziona solo per Stati Uniti, Canada e Regno Unito, ma punta a
espandersi globalmente il prossimo anno. È uno dei servizi con cui LinkedIn
punta a crescere. I suoi iscritti, si legge sul suo blog, sono oltre 460
milioni nel mondo.
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AGGIORNAMENTO 16 NOVEMBRE 2016
L'acquisizione di
LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita' europee, che hanno
inviato un questionario alle societa' rivali per capire se lo stesso
ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il Wall
Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro dell'esame
dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea c'e'
proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la possibilita'
che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel questionario
l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare LinkedIn e se i
dati usati sul social network possono o non possono essere replicati. L'Ue
chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e su quanto sia
divenuta importante.
**Alitalia
vieta Galaxy Note 7 a bordo degli aerei
la Decisione segue disposizioni Dipartimento Trasporti Usa
Da oggi - prosegue la nota della compagnia aerea - questo dispositivo Samsung
non potrà neanche essere portato in cabina con sé o nel bagaglio a
mano". Nei giorni scorsi, Alitalia ne aveva già vietato il trasporto nei
bagagli da stiva o come spedizione cargo.
**Da parte sua la Samsung offre un incentivo finanziario per non perdere
clienti e contenere le perdite. La casa coreana, alle prese con la vicenda
del Galaxy Note 7, oltre al rimborso concede un credito da 100 dollari a chi
riporta in negozio lo smartphone "esplosivo" e in cambio acquista
un altro modello Samsung Galaxy. Il credito, valido in Usa, scende a 25
dollari se si sceglie di non sostituire il telefono o di farlo con uno smartphone
prodotto da marchi rivali.Samsung nel frattempo ha rivisto ancora le
previsioni degli utili dopo lo stop alle vendite del Galaxy Note 7, stimando
minori profitti operativi per 3,1 miliardi di dollari nei prossimi due
trimestri. Il colosso sudcoreano, che ha già rettificato al ribasso gli utili
operativi del terzo trimestre per 2,3 miliardi di dollari "a causa dei
costi diretti all'interruzione delle vendite del Galaxy Note 7", ha
spiegato oggi in una nota che gli ulteriori oneri sono attesi dal calo dei
ricavi nei prossimi due trimestri.
**Usa rafforzano privacy online, dati solo con ok clienti
Svolta su provider a banda larga, come At&t e Verizon
--Primo giro di vite in Usa a tutela della privacy degli utenti di internet:
la commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha approvato a maggioranza
(3 a 2) nuove regole che
impongono ai provider a banda larga di ottenere il permesso degli utenti per
raccogliere e cedere dati personali tratti dalle loro navigazioni online.
Fino ad ora tali potevano tracciare i clienti a meno che non ricevessero uno
stop da parte loro. E' la prima volta che la Fcc approva queste restrizioni
per i provider di internet ad alta velocità.Tra i provider anche At&T,
Comcast e Verizon. In passato invece la commissione aveva già emanato norme a
difesa della privacy per i telefonini e le tv via cavo. La decisione rischia
di avere ripercussioni sull'offerta da 85,4 mld di dlr di At&T per Time
Warner, che contava anche sull' utilizzo di questi dati per la pubblicita'
mirata. L'industria del settore ha definito le nuove regole come
"opportunismo regolatorio", ritenendole "senza precedenti,
errate, controproduttive e potenzialmente molto dannose". Plauso invece
dai difensori della privacy, secondo cui la decisione porta gli Usa piu' in
linea con le nazioni europee.
**Dopo il richiamo globale di 2 milioni e mezzo di smartphone Galaxy Note 7,
Samsung si trova a dover gestire un altro prodotto potenzialmente pericoloso
per gli acquirenti: le lavatrici. Negli Stati Uniti la compagnia ha
richiamato 2,8 milioni di lavatrici con carica dall'alto, pericolose per via
del coperchio che può staccarsi durante le centrifughe. Lo rende noto la
Consumer product safety commission (Cpsc), agenzia indipendente del governo
Usa che si occupa della sicurezza dei prodotti di consumo. Il richiamo
coinvolge 34 modelli di lavatrice, venduti dal 2011 in poi a prezzi tra i 450 e i 1.500
dollari, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di eccessiva
vibrazione o distacco del coperchio, spiega la Cpsc. Sono nove le segnalazioni
di lesioni, tra cui una mascella rotta e una ferita alla spalla. Ai
consumatori vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per il
rinforzo del coperchio, o uno sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice
Samsung o di altra marca. Viene tra l'altro il sospetto, di trovarci di
fronte a una grossa manovra pubblicitaria occulta e il numero di
apprecchiature richiamate potrebbe essere assai inferiore a quello
dichiarato.
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AGGIORNAMENTO 9.11.2016
ANCHE
LE LAVATRICI SAMSUNG RISCHIANO IL RITIRO DAL MERCATO
Dopo il richiamo
globale di 2 milioni e mezzo di smartphone Galaxy Note 7, Samsung si trova a
dover gestire un altro prodotto potenzialmente pericoloso per gli acquirenti:
le lavatrici. Negli Stati Uniti la compagnia ha richiamato 2,8 milioni di
lavatrici con carica dall'alto, pericolose per via del coperchio che può
staccarsi durante le centrifughe. Lo rende noto la Consumer product safety
commission (Cpsc), agenzia indipendente del governo Usa che si occupa della
sicurezza dei prodotti di consumo. Il richiamo coinvolge 34 modelli di
lavatrice, venduti dal 2011
in poi a prezzi tra i
450 e i 1.500 dollari, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di
eccessiva vibrazione o distacco del coperchio, spiega la Cpsc. Sono nove le
segnalazioni di lesioni, tra cui una mascella rotta e una ferita alla spalla.
Ai consumatori vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per
il rinforzo del coperchio, o uno sconto per l'acquisto di una nuova lavatrice
Samsung o di altra marca. Viene tra l'altro il sospetto, di trovarci di
fronte a una grossa manovra pubblicitaria occulta e il numero di
apprecchiature richiamate potrebbe essere assai inferiore a quello
dichiarato.
**Dovevano
essere rimossi da Facebook i link e le informazioni relativi a Tiziana - la
31enne di Mugnano (Napoli) suicidatasi il 13 settembre scorso dopo la
diffusione sul web, a sua insaputa, di video hard che la ritraevano - una
volta che ne era emersa l'illiceità dei contenuti. Ciò a prescindere da un
preciso ordine dell'autorità amministrativa o giudiziaria. Lo ha stabilito il
Tribunale civile di Napoli Nord che con ordinanza ha parzialmente rigettato
il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana, Teresa
Giglio. Il collegio, presieduto da Marcello Sinisi, ha però accolto la parte
del reclamo presentato dai legali di Facebook Ireland, disponendo che non
sussiste alcun obbligo per l' hosting provider di controllare preventivamente
tutte le informazioni caricate sulla varie pagine. "E' una pronuncia
molto equilibrata - commenta Andrea Orefice, avvocato civilista legale della
madre di Tiziana - perché introduce il principio, rigettando quanto asseriva
Facebook, secondo cui un hosting provider, pur non avendo un generale obbligo
di sorveglianza su tutto quanto viene pubblicato sui propri spazi, deve però
rimuovere le informazioni illecite, quando arriva la segnalazione di un
utente. E' quello che è avvenuto nel caso di Tiziana. E non deve attendere
che il sia Garante della Privacy oppure il giudice ad ordinargliene la
rimozione". Commento da parte di noi di radioamagazine, è che le
procedure di rimozione di contenuti obsoleti sono sempre alquanto lambiccate.
Noi ci siamo trovati difronte al problema di chiedere la rimozione di alcune
copie cache delle nostre pagine da google che hanno continuato a girare per
la rete per diversi mesi nonostante non fossero più stata aggiornate.
**Dopo l'attacco a Internet del 21 ottobre scorso negli Stati Uniti, che ha
messo in ginocchio molti servizi popolari come Twitter e Amazon, anche il web
della Liberia ha subito un blackout. Ed è stata usata la stessa 'arma'
adoperata negli Stati Uniti, cioè la botnet Mirai, un insieme di dispositivi
infetti che bombarda un obiettivo. Perché mettere fuori uso il web di un
paese così piccolo? "C'è una forte possibilità che qualcuno stia
testando le capacità della botnet Mirai", osserva l'edizione online di
Forbes. Insomma, quasi delle prove generali in vista di un attacco più grande.
E gli occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali americane dell'8
novembre prossimo. La Liberia ha circa 4,5 milioni di abitanti di cui meno
del 10% è connesso, e ci sono solo due compagnie telefoniche che condividono
la stessa fibra ottica. Quindi un terreno di esercitazione facile.
"Questo tipo di attacchi sono estremamente pericolosi perché
suggeriscono un 'operatore' che ha le capacità per impattare seriamente i
sistemi di una nazione", spiega al Guardian l'esperto di sicurezza Kevin
Beaumont, uno dei primi a segnalare l'attacco in Liberia.
**E ora una notizia di colore. - Il nostro stipendio è sottostimato rispetto
alle nostre competenze, al luogo in cui viviamo e agli anni di esperienza? A
questa domanda cerca di rispondere LinkedIn con il nuovo servizio Salary, una
sorta di calcolatore di quanto dovremmo guadagnare.
Il social network professionale, da poco acquistato da
Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari, ha lanciato il portale
"LinkedIn Salary" attraverso il quale gli iscritti anonimamente possono
inserire i dati del proprio stipendio (contribuendo ad alimentare la banca
dati da cui attinge l'algoritmo per i suoi calcoli) e sapere quanto la
propria posizione lavorativa viene retribuita ad esempio in altre città o
altri Paesi. Il software incrocia le competenze, l'istruzione, gli anni di
esperienza, l'area geografica e dà un'analisi comparativa dei salari. Per ora
Salary funziona solo per Stati Uniti, Canada e Regno Unito, ma punta a
espandersi globalmente il prossimo anno. È uno dei servizi con cui LinkedIn
punta a crescere. I suoi iscritti, si legge sul suo blog, sono oltre 460
milioni nel mondo.
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AGGIORNAMENTO 2 NOVEMBRE 2016
Google
sviluppa AI che cripta i messaggi
Sistema
'impara' a proteggere comunicazione da occhi indiscreti
L'intelligenza
artificiale sviluppata dagli scienziati di Google non ha imparato solo a
realizzare "opere d'arte" ma si è cimentata con qualcosa di più
ardito: ha creato un suo sistema per criptare i dati. In pratica ha imparato a
proteggere i suoi messaggi da occhi indiscreti, compresi quelli umani. Il
traguardo è stato raggiunto dagli scienziati di Google Brain, il progetto di
intelligenza artificiale sul modello delle reti neurali ("deep
learning"), e illustrato in uno studio pubblicato su arXiv. I
ricercatori, come riportato da New Scientist, hanno dimostrato che le
"reti neurali" - sistemi informatici sviluppati sul modello con cui
funzionano i neuroni del cervello umano - riescono a utilizzare una tecnica
semplice per criptare le informazioni che si scambiano senza aver ricevuto
algoritmi specifici per farlo. L'esperimento è avvenuto su tre reti -
chiamate Alice, Bob ed Eve -, ognuna "istruita" sul suo ruolo nella
comunicazione.
Alice doveva inviare un messaggio segreto a Bob. Bob doveva decodificare il
messaggio ed Eve doveva cercare di intercettarlo. Un test riuscito visto che
Alice e Bob hanno cominciato a scambiarsi messaggi sulla chiave di cifratura,
inaccessibile ad Eve. All'inizio i "messaggi segreti" non erano
così efficaci ma Alice ha affinato la sua tecnica di cifratura e dopo 15 mila
tentativi Bob è riuscito a convertire il messaggio criptato nel testo
originario. Eve è riuscita a indovinare 8 dei 16 bit che lo componevano. La
cifratura creata da queste reti neurali, spiegano gli scienziati, non si
avvicina nemmeno lontanamente ai sofisticati sistemi sviluppati dagli
algoritmi curati dall'uomo. Ma questo esperimento per l'intelligenza
artificiale è solo l'inizio.
**Fb voleva anche il 'clone' di Snapchat
TechCrunch, social ha fatto offerta su app coreana 'Snow'
-- Non essendo riuscita nell'acquisto di Snapchat, Facebook ha tentato -
invano - di comprare pure l'emergente "clone" asiatico della chat
dei messaggi "usa e getta": Snow. Lo riporta il sito TechCrunch. Il
social network in blu quest'estate avrebbe fatto un'offerta per Snow, app
quasi fotocopia di Snapchat lanciata a settembre 2015 da Naver, compagnia
sudcoreana valutata 25 miliardi di dollari che è la 'madre' della chat Line,
molto popolare in Asia. Snow in poco più di un anno avrebbe totalizzato circa
80 milioni di download e cresce al ritmo di 10 milioni ogni mese. A nulla
sarebbe servita anche una telefonata di Mark Zuckerberg al presidente di
Naver Hai-Jin Lee. L'acquisto è sfumato. Nel frattempo Facebook sta
continuando a inserire nei suoi prodotti - sul social ma anche su altre app
di sua proprietà - elementi e funzioni mutuati da Snapchat. Ultime le Storie
su Instagram, che stanno riscuotendo un discreto successo con 100 milioni di
utilizzatori nel giro di un paio di mesi. Snow invece potrebbe rivelarsi una
minaccia per la stessa Snapchat. Ha grafica e funzioni molto simili a quelli
dell'originale americana ma con due elementi a suo favore per far terra
bruciata sui mercati orientali. In primis filtri e animazioni ad hoc per i
consumatori asiatici, e poi sta prendendo piede in Cina, dove Snapchat è
bloccato.
**WhatsApp, chat rispetta la legge
Risponderemo ad autorità. Codacons, pronti a class action
--"Siamo fiduciosi di rispettare le leggi vigenti e attendiamo di poter
rispondere presto alle domande delle autorità". Lo afferma all'ANSA un
portavoce di WhatsApp, a proposito dei procedimenti istruttori avviati
dal'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunte violazioni
del Codice del Consumo. Nel mirino i nuovi termini contrattuali previsti
dalla compagnia, in particolare la condivisione dei dati personali degli
utenti con Facebook (proprietaria di WhatsApp).Da parte sua il Codacons
annuncia che, se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dall'Antitrust,
l'organizzazione dei consumatori avvierà una class action contro WhatsApp,
tesa a far ottenere agli utenti italiani il risarcimento per la lesione dei
diritti dei consumatori, nelle opportune sedi legali.
**Usa rafforzano privacy online, dati solo con ok clienti
Svolta su provider a banda larga, come At&t e Verizon
--Primo giro di vite in Usa a tutela della privacy degli utenti di internet:
la commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha approvato a maggioranza
(3 a 2) nuove regole che
impongono ai provider a banda larga di ottenere il permesso degli utenti per
raccogliere e cedere dati personali tratti dalle loro navigazioni online.
Fino ad ora tali potevano tracciare i clienti a meno che non ricevessero uno
stop da parte loro. E' la prima volta che la Fcc approva queste restrizioni
per i provider di internet ad alta velocità.Tra i provider anche At&T,
Comcast e Verizon. In passato invece la commissione aveva già emanato norme a
difesa della privacy per i telefonini e le tv via cavo. La decisione rischia
di avere ripercussioni sull'offerta da 85,4 mld di dlr di At&T per Time
Warner, che contava anche sull' utilizzo di questi dati per la pubblicita'
mirata. L'industria del settore ha definito le nuove regole come
"opportunismo regolatorio", ritenendole "senza precedenti,
errate, controproduttive e potenzialmente molto dannose". Plauso invece
dai difensori della privacy, secondo cui la decisione porta gli Usa piu' in
linea con le nazioni europee.
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AGGIORNAMENTO 26.10.2016
Baby
monitor e stampanti, le 'armi' del cyber-attacco in Usa
Virus dai dispositivi collegati al web. Wikileaks: 'Ora basta'
-La
calma è tornata su internet negli Stati Uniti. Ma il maxi cyber-attacco che
si è abbattuto ieri sulla costa orientale, con ripercussioni in tutto il
Paese e strascichi a livello globale, fa tremare. Le nuove 'armi' usate per
portarlo a termine, dai baby monitor alle stampanti, mettono in luce la
difficoltà nel combattere gli attacchi informatici, soprattutto in un anno
elettorale caratterizzato da una 'cyber-guerra' con ripetute intrusioni
contro i democratici. I tre attacchi che hanno colpito Dyn, la società
specializzata nella conversione dei nomi dei siti in indirizzi IP, sono stati
eseguiti con Mirai, un programma di facile uso che consente anche ad hacker
non professionisti di prendere il controllo dei dispositivi online e usarli
per cyber-attacchi. Virus contenuti in email phishing, quelle truffa per
cercare di ottenere informazioni personali, sono state usate per infettare il
computer o la rete internet di una singola abitazione, assumendo il controllo
di tutti i dispositivi a questa collegati, dalle telecamere ai baby monitor.
I dispositivi di cui è stato assunto il comando hanno poi creato una 'rete
robot', o botnet, per inviare milioni di messaggi alla vittima prescelta, in
questo caso Dyn, inondandola di segnali fino a mandarla in tilt. "Si è
trattato di un attacco molto intelligente", ha detto Kyle York, chief
startegy officer di Dyn.
Ogni volta che provavamo a mitigare gli effetti, loro aumentavano
l'intensità", ha aggiunto, precisando che il sistema Dyn, una piccola
società con 500 dipendenti, è stato travolto da milioni di messaggi e segnali
provenienti da tutto il mondo, che hanno confuso il sistema facendolo
crollare. Le milioni di sollecitazioni, infatti, non hanno consentito al
sistema di capire quali fossero le richieste vere e quelle false. Il codice
per Mirai è stato pubblicato sul 'dark web', i siti per gli hacker, agli
inizi del mese, spingendo subito gli esperti a ritenere che un attacco
sarebbe stato imminente. E così è stato. Le autorità indagano e al momento
non si sbilanciano sui possibili responsabili, anche se secondo alcune fonti
citate dalla stampa americana è difficile che si possa essere trattato di un
attacco sponsorizzato da uno stato straniero. Dubbi anche sul fatto che siano
stati i sostenitori di Wikileaks, che lo hanno rivendicato online come
ritorsione per la 'disconnessione' di Julian Assange dal web decisa
dell'Ecuador. "Wikileaks continua a operare. Chiediamo ai nostri
sostenitori di fermare gli attacchi a internet. Avete fatto capire il vostro
punto", ha affermato la stessa Wikileaks su Twitter.
**L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft all'esame delle autorita'
europee, che hanno inviato un questionario alle societa' rivali per capire se
lo stesso ammontare di dati e' accessibile anche da altre foni. Lo riporta il
Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali al centro
dell'esame dell'accordo Microsoft-LinkedIn da parte della Commissione Europea
c'e' proprio la vasta quantita' di dati coinvolta nell'intesa e la
possibilita' che la sua concentrazione possa limitare la concorrenza. Nel
questionario l'Ue chiede alle societa' rivali quanto a difficile sfidare
LinkedIn e se i dati usati sul social network possono o non possono essere
replicati. L'Ue chiede inoltre informazioni sull'intelligenza artificiale e
su quanto sia divenuta importante.
**La Wikimedia Foundation, organizzazione no-profit che gestisce Wikipedia,
ha presentato una petizione al Consiglio di Stato francese per
"sostenere l'accesso alla conoscenza". Wikipedia si è schierata a
sostegno di Google nel caso che vede la compagnia contrapposta alla
Commissione nazionale per l'informatica e la libertà (Cnil), il garante
francese per la privacy, sul diritto all'oblio davanti ai giudici d'oltralpe.
Il caso verte sull'applicazione del diritto all'oblio, cioè a vedere
cancellati dai motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute
"inadeguate o non più pertinenti". L'anno scorso la Cnil aveva
ordinato a Google di rimuovere i link a livello mondiale, e non solo sulle
versioni europee del motore di ricerca come google.it o google.fr, dando vita
a un braccio di ferro ancora in corso.
Nella vicenda si inserisce Wikimedia, secondo cui "nessuna singola
nazione dovrebbe tentare di controllare a quali informazioni può accedere il
mondo intero". "Ci auguriamo che il Consiglio di Stato - scrive la
fondazione sul suo blog - consentirà il nostro intervento in materia".La
questione è infatti tutt'altro che risolta. Alla richiesta della Cnil, Google
ha risposto con un compromesso: far sparire i link a livello globale, ma solo
agli occhi di chi vive nella nazione coinvolta dall'applicazione del diritto
all'oblio. La Cnil non ha però apprezzato, e nel marzo scorso ha multato per
100mila euro Google, che ha atto appello al Consiglio di Stato.
**Forte del successo dei visori "low cost" Cardboard per la realtà
virtuale, Google spinge sul lancio commerciale del visore Daydream View,
svelato nell'evento di inizio ottobre insieme agli smartphone Pixel e
all'assistente da salotto Home. Su Twitter la compagnia ha annunciato il via
ai preordini del dispositivo, al momento in tre mercati: Stati Uniti, Regno
Unito e Germania.I visori DayDream View, con rivestimento in microfibra
morbido e disponibili in tre colori, cominceranno a essere distribuiti da
novembre a un prezzo di 79 dollari. Funzionano abbinati a uno smartphone
compatibile, a partire dai Pixel appena lanciati da Google.
Il dispositivo si unisce così a un'ampia schiera di concorrenti che si
contenderanno i prossimi acquisti natalizi: gli Oculus Rift di Facebook, i
Gear VR di Samsung, Vive di Htc, Huawei VR, LG 360 VR, per citarne alcuni.
Microsoft per ora sta spingendo sulla versione per gli sviluppatori dei
visori Hololens per la realtà aumentata. Secondo recenti stime di Idc il
mercato della realtà virtuale e aumentata varrà 162 miliardi nel 2020.
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AGGIORNAMENTO 19 OTTOBRE 2016
Alitalia
vieta Galaxy Note 7 a bordo degli aerei
la Decisione segue disposizioni Dipartimento Trasporti Usa
Da
oggi - prosegue la nota della compagnia aerea - questo dispositivo Samsung
non potrà neanche essere portato in cabina con sé o nel bagaglio a mano".
Nei giorni scorsi, Alitalia ne aveva già vietato il trasporto nei bagagli da
stiva o come spedizione cargo. Da parte sua la Samsung offre un incentivo
finanziario per non perdere clienti e contenere le perdite. La casa coreana,
alle prese con la vicenda del Galaxy Note 7, oltre al rimborso concede un
credito da 100 dollari a chi riporta in negozio lo smartphone
"esplosivo" e in cambio acquista un altro modello Samsung Galaxy.
Il credito, valido in Usa, scende a 25 dollari se si sceglie di non sostituire
il telefono o di farlo con uno smartphone prodotto da marchi rivali.Samsung
nel frattempo ha rivisto ancora le previsioni degli utili dopo lo stop alle
vendite del Galaxy Note 7, stimando minori profitti operativi per 3,1
miliardi di dollari nei prossimi due trimestri. Il colosso sudcoreano, che ha
già rettificato al ribasso gli utili operativi del terzo trimestre per 2,3
miliardi di dollari "a causa dei costi diretti all'interruzione delle
vendite del Galaxy Note 7", ha spiegato oggi in una nota che gli
ulteriori oneri sono attesi dal calo dei ricavi nei prossimi due trimestri.
--Facebook, ora i video si guardano in tv
Periscope si sgancia da smartphone, dirette più professionali
I filmati di Facebook entrano in salotto grazie allo streaming. I video,
ha annunciato la società, ora possono essere trasmessi sulla tv di casa
attraverso dispositivi come la Apple TV o Google Chromecast. Basta scegliere
un filmato su Facebook, dal computer o dallo smartphone, selezionare il
simbolo della tv in alto a destra e indicare l'apparecchio su cui si desidera
trasmettere il video. Sul televisore si potranno guardare anche i Facebook
Live, cioè i video che amici, aziende e personaggi trasmettono in diretta
attraverso la fotocamera dello smartphone. Proprio su questo fronte
Periscope, la piattaforma di Twitter per le dirette video, ha annunciato una
novità: i filmati non passeranno più solo dalla fotocamera del telefonino, ma
potranno essere trasmessi anche da videocamere professionali, droni e altri
dispositivi. La nuova funzione si chiama Periscope Producer ed è pensata per
dare ad aziende e mezzi d'informazione la possibilità di andare in diretta
con video di qualità. E' già testata con alcuni partner, da Disney alla Abc,
da Louis Vuitton a Sky News.
--Microsoft, Hololens sbarcano in Europa
Dopo Nord America, visori per realtà aumentata in altri 6 Paesi
Dopo il debutto in Nord America a un prezzo di circa 3 mila dollari, i visori
Hololens di Microsoft per la realtà aumentata arrivano in altri 6 Paesi,
sempre nella versione per gli sviluppatori e le aziende. La compagnia di
Redmond ha annunciato che gli Hololens sono disponibili per i preordini anche
in Australia, Francia, Germania, Irlanda, Nuova Zelanda e Regno Unito.
Per i Paesi europei - tra i quali per ora l'Italia non è
inclusa - il prezzo per gli sviluppatori, riporta il sito The Verge, è di
circa 3.300 euro. Le prime consegne nei nuovi Paesi sono previste a fine
novembre. Negli Usa e in Canada sono cominciate a marzo. Gli Hololens, che
mescolano realtà aumentata e virtuale, sono ancora un prodotto per addetti ai
lavori, sviluppatori e imprese, anche perché la tecnologia non è proprio a
buon mercato.
Microsoft comunque ad agosto ha annunciato che nel prossimo
futuro, già il prossimo anno, tutti i nuovi pc con Windows 10 supporteranno
applicazioni compatibili con il dispositivo. Tra le aziende e le
organizzazioni che hanno cominciato a testare gli Hololens c'è anche la Nasa
che, oltre a realizzare un ologramma di Marte, li ha spediti sulla Stazione
spaziale internazionale per farli provare agli astronauti.
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AGGIORNAMENTO 12 OTTOBRE 2016
Facebook punta a
diventare un vero e proprio Internet provider. Secondo il Washington Post,
sarebbe in trattativa con il governo e gli operatori telefonici statunitensi
per offrire accesso gratuito a Internet attraverso il suo servizio 'Free
Basics'. Il programma sarebbe rivolto alle persone meno abbienti del paese e
alle aree rurali degli Usa ed è stato già testato nei paesi in via di
sviluppo. Non senza polemiche. In India, ad esempio, è stato bloccato dalle
autorità perché danneggia il principio di neutralità della rete. Free Basics
è un costola di Internet.org, il progetto che mira a portare il web in tutto
il mondo, soprattutto in paesi poco coperti. Offre un accesso gratuito ma
parziale, ad alcuni servizi web (news, informazioni sanitarie e di lavoro)
dando una certa priorità ai contenuti offerti al social network. Da qui la
decisione dell'India di bloccarlo.Secondo la fonte del Washington Post, la
società di Mark Zuckerberg sta trattando con le autorità americane proprio
per evitare di inciampare nelle stesse problematiche che ha affrontato con il
governo di New Delhi. Secondo un recente studio del Pew Research Center, il
15% degli adulti statunitensi non ha altra fonte, al di là dello smartphone,
per accedere al web; e un 48% di quelli che accedono alla rete dal cellulare
hanno dovuto sospendere il servizio perché non se lo possono permettere.
--Al via a Napoli Apple Academy.
Annunciata nei mesi scorsi, partnership Cupertino-università Federico II
*Inaugurato ufficialmente la settimana scorsa a Napoli, ma era stata
annunciata nei mesi scorsi, la 'iOs Developer Academy', grazie alla
partnership tra l'università Federico II di Napoli e Apple. E' la prima
scuola europea per sviluppatori di app.Il primo corso, della durata di nove
mesi, ha preso il via lunedì e sarà riservato ai 100 'cervelloni'
provenienti da ogni parte del mondo che hanno superato le selezioni
trasformando la residenza universitaria di Napoli Est in una sorta di Apple
Academy. Il via al progetto alla presenza, tra gli altri, del ministro
Giannini.
Oggi investire a Napoli conviene, Napoli non ha più l'immagine dei rifiuti ma
di una città vitale, competitiva, piena di giovani, competenze, creatività,
fantasia, energia, umanità e capacità economiche, al netto di problemi che
sono tantissimi. Una città che non si abbatte e esprime competenze
importanti. L'obiettivo è che i giovani non vadano via da Napoli dopo essersi
realizzati e specializzati, ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de
Magistris. "Sembrava impossibile, realizzare un progetto cosi' ambizioso
in soli quattro mesi. E invece ce l'abbiamo fatta grazie al lavoro di tutti,
dalle istituzioni all'ultimo operaio che ha lavorato fino alla scorsa notte -
ha spiegato, non senza un pizzico di emozione, il rettore della Federico II,
Gaetano Manfredi - Il sogno è tenere nella nostra terra i nostri giovani e
ringrazio Apple che ha creduto in qualcosa che sembrava quasi impossibile. È
una giornata bellissima per i ragazzi".
"E' una straordinaria occasione per il Sud. Abbiamo già investito 100
milioni e proseguiremo nell'investimento con altri 30 milioni di euro",
ha affermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
--Snapchat punta a Wall Street
Wsj, pronte carte per servizio messaggistica tablet e smartphone
**Snapchat, popolare servizio di messagistica per tablet e smartphone, è
pronta a sbarcare a Wall Street. Secondo fonti del Wall Street Journal,
starebbe lavorando ad un Ipo che potrebbe portare il valore della società ad
almeno 25 miliardi di dollari. L'obiettivo di Snap Inc, questo il nome della
societa' che ha sede in Venice, California, punterebbe a chiudere
l'operazione entro il prossimo marzo. Snapchat e' molto popolare soprattutto
per la caratteristica di poter inviare messaggi che si cancellano
automaticamente poco dopo l'invio. Se dovesse portare in porto il piano
sarebbe la piu' grande azienda a sbarcare a Wall Street dal 2014. Da quando
fece il suo ingresso al New York Stock Exchange il titolo del colosso cinese
di e-commerce Alibaba. Sanp - sottolinea il Wall Street Journal - sarebbe
inoltre la prima di un nutrito gruppo di piccole ma ben valutate societa'
(vedi Uber) a sperimentare le acque di Wall Street.
Attualmente il valore di Snapchat e' fissato sui 17,8 miliardi di dollari.
Quest'anno le entrate attese sono tra i 250 e i 350 milioni di dollari, e le
previsioni parlano di almeno 1 miliardo di dollari per il 2017. Nel 2015 le
entrate erano di appena 60 milioni di dollari.
--Roma tra città con più 'pc zombie'
E' rete di pc infetti usati da hacker, Turchia primo paese Emea
**Roma è in cima alla classifica delle città italiane (e terza in Europa,
Medioriente e Africa, area Emea) in cui ci sono più 'computer zombie' o
'botnet', cioè una rete di dispositivi grazie ai quali, all'insaputa dei
legittimi proprietari, i criminali informatici possono sferrare attacchi da
remoto. Il paese che detiene questo preoccupante primato è invece la Turchia.
E' il dato che emerge da una ricerca di Norton by Symantec in Europa, Medio
Oriente e Africa (area Emea). Disponibili anche a noleggio nel Dark Web, le
più grandi 'botnet' possono mettere in rete milioni di dispositivi connessi a
Internet e utilizzarli in attacchi coordinati. Questi sistemi vengono usati
per inviare spam, commettere frodi o cyber-aggressioni che mettono fuori uso
un sito web. Il termine 'botnet' è diventato di dominio pubblico nei primi
anni 2000, quando un adolescente canadese dal nickname 'Mafiaboy' con questo
metodo ha messo a ferro e fuoco portali del calibro di Amazon, eBay e Yahoo.
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AGGIORNAMENTI 5 OTTOBRE 2016
Italia:
la radio gode di ottima salute
Mentre
la diffusione di internet e delle diverse modalità di accesso alla rete
aumentano, il 13° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione presentato il 28
settembre a Roma offre un quadro più che lusinghiero per la radio, ascoltata
dall’83,9% degli italiani con un aumento dei radiascoltatori che utilizzano
gli apparecchi tradizionali mentre restano stabili gli altri vettori del
messaggio radiofonico. La TV avanza ancora, raggiungendo il 97,5% della
popolazione, di cui un quarto anche attarverso internet. In una
corrispondenza dell’Agenzia Askanews su Rapportro UCSI-Censis di quest’anno
si legge dell’aumento dell’ascolto della radio (utenza complessiva 83,9%)
attraverso gli apparecchi tradizionali (+4,8% in un anno) mentre restano
stabili gli altri vettori del messaggio radiofonico, dopo una crescita
complessiva nel periodo 2007-2016 dell’utenza della radio da smartphone pari
a +13,7% e della radio da internet via pc pari a +6,9%. La fonte di questi
dati sono dedotte da un comunicato stampa del Censis.
-La seconda edizione degli Stati Generali della lingua italiana
Il prossimo 17 e 18 ottobre 2016 si svolgerà a Firenze la seconda
edizione degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo, dal titolo
"Italiano lingua viva". L’evento si terrà in connessione con la
sedicesima Settimana della lingua italiana nel mondo (17 23 ottobre 2016),
dedicata quest’anno al tema Design e intitolata "L’italiano e la
creatività: marchi e costumi, moda e design". Nel corso dell’evento sarà
lanciato il nuovo Portale della lingua italiana nel mondo e saranno forniti
gli aggiornamenti sui progetti avviati con la prima edizione degli Stati
Generali. Sarà inoltre approfondita la riflessione sul ruolo della lingua
italiana nelle strategie di comunicazione delle imprese come fattore di
promozione dell’intero sistema culturale italiano. L’evento servirà inoltre a
valutare i progressi compiuti e ad elaborare una strategia di promozione
linguistica a tutto campo.
-Roma 11 ottobre: assemblea generale della Comunità radiotelevisiva italofona
Sarà la sede Rai di via Asiago a Roma ad ospitare il prossimo 11 ottobre
l’assemblea annuale della Comunità Radiotelevisiva Italofona (Cri).
I lavori inizieranno alle 10.00 con i saluti della presidente Rai Monica
Maggioni. Seguirà una tavola rotonda moderata da Marino Sinibaldi Direttore
RAI Radio3 sul tema "Il ruolo del servizio pubblico nello spazio
culturale e linguistico italofono". Interverranno Marko Filli (Direttore
Generale RTV Slovenia), Riccardo Massimo (Direttore Centrale Promozione
Cultura e Lingua Italiana MAECI), Franco Siddi (Consigliere di Amministrazione
RAI), Mariano Tschuor (Responsabile Mercato e Qualità e Relazioni pubbliche
SSR-SRG Svizzera) e monsignor Dario Viganò (Prefetto Segreteria per la
Comunicazione della Santa Sede). Nel pomeriggio, i lavori riprenderanno con
l’intervento di Loredana Cornero, Segretaria Generale CRI, su "L’anno
trascorso e l’anno che verrà". Nel corso del pomeriggio saranno
presentati la giornata ProGrammatica di Radio3, i prossimi programmi di
coproduzione radiofonica, le future iniziative della Comunità, i nuovi
associati e verrà consegnato il premio "Adotta un cantante",
progetto in collaborazione con l’Università per stranieri di Siena e
l’Associazione Tito Gobbi.
-Apple, in Cina centro ricerca da 45 mln
Nella 'Silicon Valley cinese', avrà 500 impiegati
Il primo centro di ricerca che Apple aprirà in Cina sarà una struttura da
45 milioni di dollari a Pechino, nel Zhongguancun Science Park, un polo
tecnologico soprannominato "la Silicon Valley cinese". Lo ha
riferito l'amministratore dell'area, che via social ha annunciato alcuni
dettagli del progetto.Il centro di ricerca avrà 500 impiegati che si
occuperanno di sviluppare hardware, tra cui computer e apparecchi
audiovisivi.La struttura dovrebbe essere ultimata entro l'anno, e andrà ad
aggiungersi a quelle che diversi altri colossi dell'hi-tech hanno nell'area,
da Google a Microsoft e a Intel. Parlando del centro di ricerca, il mese
scorso Apple aveva spiegato che servirà a sviluppare nuovi prodotti e
servizi, ma anche a "rafforzare le partnership con partner locali e
università". La compagnia di Cupertino è alle prese con alcune
difficoltà in Cina, tra cui le chiusure dei servizi iBook e iTunes, insieme a
un calo delle vendite per via delle sempre più appetibili alternative low
cost all'iPhone.
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AGGIORNAMENTI 28 SETTEMBRE 2016
LinkedIn
fa formazione professionale
Lancia la piattaforma 'Learning', offre 9mila corsi
LinkedIn,
il social network dedicatp al lavoro, acquisito da Microsoft per 26,2
miliardi di dollari, entra nel settore della formazione online lanciando
'Learning', una piattaforma che offre 9mila corsi in molteplici settori
professionali. I corsi provengono dal portale di apprendimento Lynda.com,
comprato l'anno scorso da LinkedIn per 1,5 miliardi di dollari. Saranno a
disposizione dei singoli lavoratori così come delle aziende, che potranno
consigliare percorsi formativi specifici ai dipendenti e seguire i loro
progressi. Accanto a Learning, il social network ha annunciato un corposo
restyling della versione desktop della sua piattaforma, che diventa più
pulita e semplice da usare. Migliora anche la chat e arriva una chatbot, una
sorta di utente virtuale che interagisce via messaggio e aiuta a programmare
la giornata lavorativa.
-Apple,italiano hackera iPhone7 in 24 ore
Il ragazzo è riuscito nel 'jailbreak' che sblocca il telefono
Il
nuovissimo iPhone 7, col sistema operativo iOS 10, non è a prova di hacker:
infatti un giovane italiano è riuscito in meno di 24 h a violare le misure di
sicurezza messe in campo da Apple e a modificare il software necessarie per
sbloccare il telefono così da poter usare applicazioni non ufficiali. Il
ragazzo, non nuovo a queste imprese, si chiama Luca Todesco ed è conosciuto
in rete con il nome "qwertyoruiop". Il jailbreak, così si chiama in
gergo l'arte illecita di violare, è stata dimostrata pubblicando una foto su
Twitter e un video su YouTube. Todesco ha dichiarato che non dirà il modo in
cui è riuscito a sbloccare l'iPhone 7, almeno fin quando Apple non rilascerà
un aggiornamento che corregga le vulnerabilità informatiche sfruttate dal
ragazzo.
-Attacco hacker a Yahoo!, rubati dati 500 milioni utenti
Società, cyberattacco nel 2014
I dati di almeno 500 milioni di utenti Yahoo! come è noto sono stati
rubati nel 2014.
Lo conferma Yahoo!, sottolineando che le informazioni rubate con il
cyberattacco includono nomi, indirizzi email, numeri di telefono, data di
nascita e password. La conferma del cyberattacco è un nuovo colpo per
l'amministratore delegato Marissa Mayer, che non e' riuscita a rilanciare
Yahoo! e rischia di creare problemi alla vendita di Yahoo! a Verizon. La
notizia era stata riportata qualche ora prima da Recode che aveva citato
alcune fonti, secondo le quali la violazione e' stata ampia e seria. La
società ha registrato un calo in Borsa dopo le indiscrezioni sull'attacco
hacker, I titoli Yahoo! nelle contrattazioni prima degli scambi perdevano
l'1%. L'attacco hacker a Yahoo! sarebbe trapelato per la prima volta nei mesi
scorsi quando l'hacker chiamato 'Peace' avrebbe annunciato la vendita dei
dati di 200 milioni di utenti yahoo! per 1.800 dollari.
Yahoo! ha "forti sospetti" che dietro l'attacco hacker ci sia uno
Stato straniero.
-Twitter vicino alla vendita, secondo Cnbc
Saleforce e Google fra potenziali acquirenti
Twitter è vicino alla vendita. Lo riporta la Cnbc citando alcune fonti,
secondo le quali Twitter è in trattative con potenziali acquirenti, fra i
quali Saleforce e Google. Un accordo potrebbe essere raggiunto entro la fine
dell'anno.Chiusura in volata in Borsa sulla scia delle indiscrezioni. I suoi
titoli salgono del 21,4% a Wall Street.Saleforce.com valuta l'acquisizione di
Twitter. Lo riporta il Wall Street Journal. Saleforce aveva cercato di
acquistare LinkedIn nei mesi scorsi, avviando una guerra' di offerte al rialzo
con Microsoft dalla quale era uscita sconfitta. Twitter alla chiusura di
giovedi' ha una capitalizzazione di mercato di 13 miliardi di dollari, ma i
titoli sono in volata venerdi' con le indiscrezioni su una possibile vendita.
-Internet, in Corea Nord solo 28 siti
L'elenco trapelato sul web in seguito a un errore tecnico
La Corea del Nord ha solo 28 siti registrati soyyo il dominio "punto
cappa pi". Una notizia questa che tra l'altro non doveva neanche
trapelare e di cui si è venuto a conoscenza per un errore tecnico dei
nordcoreani, uno dei Paesi più "chiusi" al mondo. Qualche giorno
fa infatti è stato rivelato l'elenco di tutti i siti registrati col proprio
dominio, ovvero la sigla che segue un indirizzo web, "punto cappa
pi". Sono stati pubblicati sulla piattaforma GitHub, riporta il sito
Engadget. Le pagine non sono più accessibili agli utenti al di fuori del
Paese ma le immagini delle loro homepage sono state salvate da alcuni
internauti e condivise anche su Reddit. L'universo online nordcoreano dunque
ospita meno di trenta siti. Tra questi ci sono quello della compagnia aerea
nazionale Air Karyo, quelli di informazione della Korean Central News Agency
e del Voice of Korea, il sito ufficiale del Paese, Naenara, un sito di
cucina, Kcna.kp, uno che dovrebbe essere un social network, Friend.com.kp.
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AGGIORNAMENTI 21 SETTEMBRE 2016
Renzi,
sul web serve responsabilità
E
cita vicenda giovane suicida per video hard
"Snapchat è
fantastico: tutto dura 24 ore e sparisce. Poi una ragazza si uccide perché
non riesce a cancellare un video dal web... il tema della traccia che
lasciamo è un tema importante". Così Matteo Renzi a Wired Next Fest a
Firenze, si è riferito anche al caso della giovane donna di Mugnano a Napoli
suicida dopo che un suo video hard circolava in rete. "C'è un mondo che
può essere snapchat o quello che condanna a restare sulla rete per sempre.
Occorre un' educazione alla responsabilità personale, perché è difficile
capire qual è il confine giusto, capire cosa resta e cosa non resta". E
questo, ha spiegato Renzi, vale anche per la politica: "Con il modello
snapchat se ne vanno le polemiche quotidiane, dall'altra c'è qualcosa che
resta. Il fatto che ci sia una legge sui diritti civili è qualcosa che non si
cancella".
--La sfida di Microsoft in scuole e atenei italiani
Anthony Salcito, 'un'opportunità per insegnanti e studenti
"Il mondo della tecnologia ha trasformato il modo in cui impariamo:
le modalità con cui, come esseri umani, condividiamo informazioni e idee,
comunichiamo, collaboriamo. I muri dell'insegnamento si sono espansi al di là
della classe, per cui gli studenti imparano ovunque e da un più vasto raggio
di fonti". Anthony Salcito Microsoft, convincerebbe anche il più restio
dei tradizionalisti sull'importanza dei devices e dei softwares tecnologici
di ultima generazione. Perché oltre all'entusiasmo che le potenzialità della
tecnologia gli suscitano, sa bene come i suoi strumenti non sostituiscano la
creatività e le competenze dell'uomo ma costituiscono, invece, un'extension
della mente e consentono di oltrepassare i limiti della fisicità e del
pensiero lineare. Se crediamo che la tecnologia possa depauperare il ruolo
degli insegnanti, per Salcito, al contrario, è un importante supporto per la trasmissione
di conoscenza. La tecnologia ha ora un potere e un potenziale di navigazione
che si proietta verso un più vasto panorama di aspetti educativi per gli
studenti. Naturalmente, ha precisato, "la visione dell'insegnante, la
sua passione nel motivare gli studenti e la sua capacità di mettere insieme
le competenze che aiuteranno i ragazzi a prepararsi per il loro futuro è
fondamentale". "Il nostro ruolo - prosegue Anthony Salcito - non è
solo quello di informare gli studenti su come usare la tecnologia per
realizzare qualcosa in classe ma anche di fornire loro delle competenze che
useranno nel corso della loro vita per entrare nel mercato del lavoro".
Da Seattle, Salcito ha portato il suo sguardo sul futuro in Italia, ha
stretto accordi con il ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Stefania
Giannini e con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).
Una sfida che ha l'obiettivo di rendere il nostro Paese un modello in tutta
Europa: grazie a un protocollo d'intesa siglato nel maggio del 2015,
"sono stati formati al digitale oltre trentamila docenti".
--Snapchat record su smartphone Usa, ma Fb resta al top
comScore, 66% tempo online è su 'mobile', spopola Pokemon Go
Snapchat e Pokemon Go fanno incetta di utenti, soprattutto tra i giovanissimi
ma a farla da padrone, tra le applicazioni del telefonino su cui si trascorre
più tempo, è comunque Facebook. È il quadro che emerge dal Mobile App Report
2016 di comScore relativo al mercato statunitense, apripista di tendenze
globali. Il 'mobile' negli Stati Uniti oggi rappresenta i due terzi dei
minuti spesi sui media digitali (il 66%), spiegano gli analisti. Il rapporto
evidenzia il record di diffusione di Snapchat - l'app nata per i messaggi usa
e getta che sta allargando il suo orizzonte anche alle notizie - presente sul
70% degli smartphone degli utenti tra i 18 e 24 anni. Numeri da capogiro
anche per Pokemon Go, il gioco tormentone dell'estate, che ha 20 milioni di
utenti al giorno. Il re tuttavia resta Facebook: il tempo trascorso sulla sua
applicazione ogni mese è di 13 ore ed è superiore a quello speso sull'insieme
di tutte le altre app.
--Crescere in digitale, 70mila gli iscritti
Ministero Lavoro-Google, avviati 650 tirocini
Sono oltre 70.000 i giovani iscritti al programma "Crescere in
digitale" con 550.000 ore di corsi erogati. Lo fa sapere il ministero
del Lavoro sottolineando che il percorso formativo sulle competenze digitali
promosso dal ministero e attuato da Unioncamere in partnership con Google, ha
avviato in un anno oltre 650 tirocini e organizzato più di 50 laboratori. In
questi giorni sono stati annunciati inoltre i primi tirocini in azienda
trasformati in assunzioni. Dei 71.651 iscritti complessivi oltre 6.397 hanno
completato il corso online e 5.532 hanno superato il test finale.
Le aziende di tutte le dimensioni e settori disponibili ad accogliere
tirocinanti hanno raggiunto quota 3.400, per un totale di 5.255 tirocini
offerti. "Crescere in digitale" è stato inaugurato a settembre
2015. Il progetto, che punta a rafforzare l'occupabilità dei giovani italiani
e a favorire la digitalizzazione delle PMI, prevede un percorso formativo
composto da diverse fasi: 50 ore di training online, laboratori sul
territorio e fino a 3.000 tirocini retribuiti con 500 euro mensili nelle imprese
italiane. Le aziende, in caso di assunzione al termine del tirocinio, possono
beneficiare di incentivi fino a 6.000 euro.
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AGGIORNAMENTI 14 SETTEMBRE 2016
Ue
chiede informazioni a Facebook su dati WhatsApp
Dopo
Apple, anche Facebook nel mirino della Commissione Europea. L'antitrust ha
chiesto al social network informazioni sulle modifiche sull'uso dei dati
raccolti con la controllata WhatsApp.
Lo
afferma la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, parlando con
Bloomberg. La richiesta riguarda la possibilità di usare i dati di WhatsApp
per la pubblicità su altri servizi Facebook. "Abbiamo fatto delle
domande. Il fatto che i dati non fossero uniti agli altri è stato un fattore
decisivo nel via libera all'acquisizione", di WhatsApp da parte di
Facebook. A fine agosto la popolare chat di prorietà di Mark Zuckerberg dal 2014 ha annunciato una modifica dei termini
di servizio e dell'informativa sulla privacy - la prima in quattro anni - che
le consentira' di 'collegare' i numeri di telefono degli utenti "ai
sistemi di Facebook". In un post sul suo blog, Whatsapp ha anche offerto
rassicurazioni al suo miliardo e piu' di utenti in merito alla privacy:
"Anche se ci coordineremo maggiormente con Facebook nei mesi a venire, i
messaggi crittografati rimarranno privati e nessun altro potra' leggerli. Ne'
WhatsApp, ne' Facebook, ne' nessun altro". Gli utenti possono scegliere
di non condividere le informazioni con Facebook. Per farlo devono
deselezionare l'apposita voce nelle impostazioni.
Scuola: la lotta al "caro libri" corre su internet
Anche
con l'usato, ma per tanti testi nuovi con sconto web
Tra usato e web è scattata la "lotta" di studenti e famiglie contro
il consueto "caro libri" che si ripresenta ad ogni nuovo inizio di
anno scolastico: si calcola che tra testi e dizionari la spesa media si
aggira intorno ai 500 euro, con punte di più di mille euro per gli alunni
delle prime classi dei licei. E se tra le bancarelle dei mercatini in crisi
la difficoltà è soltanto districarsi tra i codici delle nuove e
"vecchie" edizioni, spunta sempre più forte l'online: secondo i
dati raccolti da Skuola.net, quasi 2 studenti su 3 avranno, infatti, sui
banchi libri prevalentemente nuovi ma anche l'usato. Per la prima volta, inoltre,
meno della metà delle famiglie si rivolgerà alle librerie. Salgono siti di
e-commerce e ipermercati. E c'è anche chi, come il Codacons, propone alle
famiglie di rinunciare all'acquisto di "corredi firmati" per
destinare la differenza non spesa alle vittime del terremoto.
Enti Aviazione Usa e Ue, non usare Galaxy Note 7 in aereo
Tonfo in Borsa Usa, Samsung perde 10 miliardi di dollari
Secondo
la Federal Aviation Administration statunitense e 'Easa, l'agenzia europea
per la sicurezza aerea, il Galaxy Note 7 rappresenta un pericolo perchè può
incendiarsi e per questo non va usato sugli aerei durante il volo e non deve
essere inserito nei bagagli stivati a bordo dell'aereo. L'agenzia federale
Usa per l'aviazione è stata la prima ad emettere ieri sera un comunicato,
abbastanza inusuale, invitando i passeggeri a "non usare e non
ricaricare in volo" questi smartphone, che Samsung sta già ritirando dal
mercato per sostituirli, dopo una serie di incidenti con le batterie che
hanno preso fuoco o sono esplose. Comunicato al quale ha fatto eco quello
dell'ente europeo questo pomeriggio. Nel frattempo, però, il titolo Samsung
ha subito un pesantissimo tonfo nella borsa Usa,bruciando 10 miliardi di
dollari di capitalizzazione di mercato.
Zuckerberg accusato di censura, Facebook rimette foto della bimba bruciata
dal napalm
Principale quotidiano norvegese l'aveva accusato di 'abuso di potere'
Facebook riammette la foto della bimba vietnamita in fuga nuda e bruciata
dal napalm dopo la bufera di polemiche seguita alla sua rimozione. Lo fa
sapere una portavoce del colosso di Palo Alto.
Zuckerberg era stato accusato di "abuso di potere" dal principale
quotidiano norvegese Aftenpost che, in una lettera aperta al fondatore di
Facebook pubblicata in prima pagina, aveva criticato la scelta di aver
cancellato il post di uno scrittore norvegese accompagnato dalla famosissima
foto della 'bimba del Napalm', simbolo della guerra del Vietnam. Al centro
dello scatto, che ritrae bambini vietnamiti in fuga da un attacco al napalm,
colpisce la figura di Kim Phuk, 9 anni, che corre terrorizzata senza vestiti.
Nel post 'censurato' lo scrittore Tom Egeland parlava delle "sette foto
che hanno cambiato la narrazione della guerra". Tra le quali un posto
d'onore spetta senza dubbio a quella scattata da Nick Ut nel 1972. Secondo
una nota di Facebook, che ha regole molto rigide sulle immagini
pornografiche, la foto era stata cancellata perche' ritraeva un nudo
femminile. Ma il direttore dell'Aftenpost, Espen Egil Hansen, aveva chiesto
al "più importante mezzo di comunicazione al mondo", di distinguere
tra "pedopornografia e famose foto di guerra". "Sono
preoccupato", aveva scritto, "che invece di ampliare la libertà di
informazione così la si limiti". Queste decisioni "sono il frutto
di un abuso di potere e invece di rendere il mondo più aperto e connesso
promuovono la stupidità", secondo il direttore del giornale che accanto
al suo editoriale ha ripubblicato il post e la foto 'censurati'.
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AGGIORNAMENTI 7 SETTEMBRE 2016
Batteria
esplode, Samsung blocca vendita Galaxy Note 7
Verificati 35 casi, dispositivo lanciato due settimane fa
Samsung
blocca le vendite dei Galaxy Note 7 dopo che si sono verificati alcuni casi
di esplosione delle batterie durante la ricarica. Poiché la sicurezza dei
clienti è una priorità assoluta, la società coreana ha interrotto le vendite
del Galaxy Note7. Ben consapevoli che questo possa causare degli
inconvenienti sul mercato, ma quest'azione è necessaria affinché si possa
continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima
qualità", spiega l'azienda. Che rassicura circa la sostituzione del
prodotto senza ulteriori inconvenienti. L'azienda ha confermato che sono 35
i casi di esplosione, causati da problemi di batteria. L'annuncio arriva
appena a meno di un mese dal lancio del nuovo dispositivo, secondo il Wall
Street Journal sono stati spediti 2,5 milioni di pezzi. Il Galaxy Note 7 di
Samsung è stato presentato il 3 agosto scorso ed era disponibile in 10 paesi
dal 19 agosto. Al momento non è in vendita in Italia.Casi di esplosione della
batteria erano circolati sui blog specializzati e sui social network dove
erano state pubblicate foto di dispositivi danneggiati e testimonianze degli
utenti. Il dispositivo dell'azienda coreana è un 'phablet': ha un display
grande, da 5.7 pollici, e in abbinamento viene usato un pennino, la S Pen.
Ok Ue fusione Wind-H3G,ma ingresso Iliad
Vestager, VimpelCom- Hutchison proposto misure correttive notevo
-Via libera dell'Antitrust Ue alla fusione tra Wind e H3G, subordinata
all'ingresso di Iliad sul mercato italiano della telefonia mobile.
"Possiamo approvare l'accordo perché Hutchison e VimpelCom hanno
proposto misure correttive considerevoli, che consentono a un nuovo operatore
di rete mobile, Iliad, di accedere al mercato italiano", ha dichiarato
la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. La decisione è il
risultato di un'indagine approfondita sull'operazione che prevede la fusione
di Wind (controllata di VimpelCom) e di H3G (controllata di Hutchison),
rispettivamente terzo e quarto operatore sul mercato italiano al dettaglio
dei servizi di telefonia mobile. Le misure correttive strutturali effettive
proposte da Hutchison e da VimpelCom "sciolgono tutte le riserve
sollevate dalla Commissione sotto il profilo della concorrenza" in
quanto "consentiranno l'ingresso sul mercato italiano di un nuovo
operatore di rete mobile, la società di telecomunicazioni francese
Iliad".
Arriva un'antenna 'jolly' per i cellulari
Diventano così più efficienti e veloci
Applicazioni degli smartphone come Gps, Bluetooth e Wifi potrebbero non avere
più bisogno di antenne dedicate, grazie al nuovo prototipo di un'antenna
'jolly'. A realizzarla i ricercatori finlandesi della Aalto University,
guidati da Ville Viikari, il cui lavoro è pubblicato sulla rivista IEEE
Antennas and Wireless Propagation Letters. Le antenne attualmente in uso sono
in gran parte basate su una tecnologia sviluppata mezzo secolo fa.
''Un'antenna lavora con una o poche frequenze diverse - spiega Jari-Matti
Hannula, uno dei ricercatori -. Ora possiamo sfruttare i nuovi sistemi
elettronici digitali per combinare i diversi elementi di una piccola antenna
e farli lavorare insieme, come un'antenna fatta per lavorare digitalmente con
qualsiasi tipo di frequenza''. In questo modo, molte applicazioni per
smartphone, come Gps, Bluetooth e Wifi non avranno più bisogno delle proprie
antenne. Inoltre il trasferimento dati del telefono potrà essere fatto
attraverso un'antenna controllata digitalmente. Tutto ciò consentirà di
semplificare il design dei telefoni, avere uno schermo più largo, una
batteria che dura di più, e far schizzare il trasferimento dei dati nella
telefonini di prossima generazione ad una velocità dalle 100 alle 1000 volte
maggiore, grazie ad una maggiore larghezza di banda.Il nuovo tipo di antenne
può essere realizzato usando componenti simili a quelle impiegate nelle
antenne tradizionali per regolare la frequenza desiderata, cosa che consente
di renderle più compatte ed efficienti.
Esplosione a Cape Canaveral, su Falcon satellite Facebook
Società Menlo Park, dispiaciuti, ma missione Internet.org resta
Il Falcon 9 esploso a Cape Canaveral durante un test, avrebbe dovuto
portare in orbita, il 3 settembre, anche un satellite di Facebook. Si tratta
del satellite per le telecomunicazioni Amos-6 che tra le altre funzioni aveva
quella di supportare il progetto Internet.org di Mark Zuckerberg che ha
l'obiettivo di portare la connessione nei paesi in via di sviluppo.
Nel caso specifico, questo satellite avrebbe servito la zona dell'Africa
Sub-Sahariana. "Siamo dispiaciuti per la perdita del satellite, ma
rimaniamo fedeli alla nostra missione: connettere le persone a Internet in
tutto il mondo", ha commentato un portavoce di Facebook.
Apple a Napoli, al via test ingresso per oltre 4mila studenti
Fino a venerdì, ragazzi divisi in nove gruppi
Proseguiranno fino a venerdì, i test di ingresso alla iOS Developer
Academy della Apple a Napoli. Nella sede della facoltà di Biotecnologie
dell'Università Federico II, il primo gruppo di ragazzi si è sottoposto al
test di ammissione. In tutto sono 4174 gli aspiranti per 200 posti a
disposizione per il primo anno. I ragazzi sono stati divisi in 9 gruppi e,
fino a venerdì prossimo, si alterneranno nelle aule di Biotecnologie, in una
duplice sessione: una al mattino, l'altra nel pomeriggio. I candidati
dovranno rispondere a un pacchetto di 30 domande, scegliendo tra 4 opzioni
loro proposte, tra le molteplici preparate dalla commissione della Federico
II. In 300 saranno ammessi al secondo step, un colloquio motivazionale, da
tenere in inglese, per poter accedere infine all'Academy, la prima di Apple
in Europa, per lo sviluppo di app. I corsi inizieranno a ottobre per un primo
gruppo di studenti composto da 100 ragazzi, per gli altri l'avventura
comincerà a gennaio. Le lezioni, tenute dai docenti selezionati nei giorni
scorsi, si terranno nel campus universitario di San Giovanni a Teduccio,
Napoli est. Ogni ciclo di studi ha la durata di nove mesi. Il primo gruppo,
quello che inizierà il prossimo ottobre, terminerà la sua formazione a giugno
2017. Per i ragazzi del gruppo di gennaio, il corso andrà avanti fino al
settembre 2017.
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AGGIORNAMENTO 31 AGOSTO 2016
Sisma,
un milione di post sui social
Blogmeter, contenuti da oltre 360 mila utenti italiani
Da
Twitter a Facebook, passando per Instagram e YouTube: notizie sul terremoto
che ha sconvolto il Centro Italia, numeri utili, foto, testimonianze,
passaparola per la solidarietà sono stati condivisi online da oltre 360 mila
utenti italiani generando un milione di post. È il quadro della
"viralità" del sisma sui social network fornito dalla società
d'analisi Blogmeter. L'arco temporale di riferimento è dalle 2 della notte
del terremoto alle 11 di questa mattina.Complessivamente, spiega all'ANSA
l'analista Vincenzo Cosenza, i messaggi "hanno dato luogo a 6,6 milioni
di interazioni". Potenzialmente i post pubblicati potrebbero aver
raggiunto 5,3 miliardi di altri utenti. Tre quarti dei messaggi arriva da
Twitter, mentre il 22% da Facebook (valore sottostimato perché non sono
conteggiati i post condivisi solo con la propria cerchia di amici), l'1% da
Instagram, il 2% da blog e altri siti. Il primo picco di condivisioni si è
registrato alle 4, dopo la prima forte scossa delle 3.36, con circa 44 mila
post, il secondo alle 11 con 72 mila post. "Anche questa volta le prime
informazioni online sono arrivate dal basso", osserva Cosenza, "da
cittadini particolarmente seguiti sui social e da qualche organo di
informazione (il primo è stato Radio 3). Gli account istituzionali sono
arrivati solo dopo". Tra i messaggi che hanno generato più interazioni
quelli con i numeri della Protezione civile e corredati dalle immagini di
devastazione e macerie provocate dal sisma. I post che hanno generato più
interazioni sono stati ad ora il post su Facebook col quale Fiorella Mannoia
chiarisce il fraintendimento sull'hotel che metteva a disposizione posti per
gli sfollati, il post di Mario Balotelli su Instagram e l'appello alla
solidarietà della 'star' di YouTube Ciccio Gamer. E poi i post di El
Shaarawy, Buffon, Mentana, Belen, Gianni Morandi, De Sica, Pellé, Bonucci.
--Solidarietà Zuckerberg a terremotati, lunedì a Roma
Fondatore Fb lunedì prossimo a Roma per incontro alla Luiss
Il
fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, esprime la
sua solidarietà alle persone colpite dal sisma e annuncia una visita in
Italia il 29 agosto, con un incontro alla Luiss di Roma."Lunedì sarò a
Roma e terrò una sessione di Q&A con la nostra community in Italia",
scrive Zuckerberg sul suo profilo Fb. E aggiunge: "Desidero inoltre
trascorrere del tempo con la nostra comunità italiana a seguito del terremoto
che ieri ha colpito il centro del Paese. So che è un momento difficile per le
persone che hanno perso i propri cari o la propria casa, e i miei pensieri
sono con tutti coloro che sono stati colpiti da questo disastro". Poi
parla di Roma: "E' una città speciale per me. Ho studiato latino e storia
classica per molti anni. Mi piace visitare le case dei miei personaggi
storici preferiti, come Cesare Augusto, che ha creato la Pax Romana - 200
anni di pace nel mondo. Amo Roma così tanto che Priscilla e io l'abbiamo
scelta per la nostra luna di miele!".
--Apple ha rilasciato un importante aggiornamento di sicurezza per iOS, il
sistema operativo di iPhone e iPad, dopo la scoperta di tre vulnerabilità
utilizzabili per spiare utenti mirati.
Le falle erano state scoperte appena 10 giorni fa da due esperti di sicurezza
informatica, Bill Marczak del Citizen Lab dell'università di Toronto e John
Scott Railton della società californiana Lookout, secondo cui a sfruttare la
falla sarebbe stato l'Nso Group, gruppo israeliano specializzato nella
vendita di software spia. Pegasus, questo il nome del software, è stato
scoperto in seguito alla segnalazione di Ahmed Mansoor, attivista per i
diritti umani negli Emirati Arabi Uniti. L'uomo ha contattato il Citizen Lab
dopo aver ricevuto un sms sospetto con l'invito a cliccare su un link. Se lo
avesse fatto, spiega società di sicurezza 'mobile', l'iPhone 6 di Mansoor
sarebbe diventato uno strumento per spiare l'attivista. Sarebbe stato
possibile seguire gli spostamenti dell'uomo, leggerne i messaggi, ascoltarne
le telefonate e così via.L'aggiornamento di emergenza, iOS 9.3.5, risolve le
tre vulnerabilità. Nella descrizione, Apple si limita a dire che
"include un importante aggiornamento di sicurezza per iPhone o iPad ed è
consigliato a tutti gli utenti".
---A Singapore debutta il robo-taxi
Auto autonome a disposizione del pubblico,è prima volta al mondo
Singapore batte sul tempo l'Occidente e mette in strada il primo taxi al
mondo che si guida da solo. La novità arriva da nuTonomy, società fondata da
due esperti di robotica del Massachusetts Institute of Technology (Mit), e
per ora ha dimensioni ridotte: 6 robo-taxi, che arriveranno a 12 entro la
fine dell'anno, sono da oggi a disposizione di alcuni residenti di un
quartiere finanziario di Singapore, che possono prenotare una corsa gratuita
via smartphone attraverso la app del servizio. Nella fase di test un
ingegnere sarà presente in ogni auto, pronto ad afferrare il volante in caso
di bisogno.Test di auto a guida autonoma sono portati avanti da diverse
realtà statunitensi tra cui Google e Uber, nonché dalla cinese Baidu. La
sperimentazione lanciata da nuTonomy a Singapore è tuttavia la prima al mondo
che apre al pubblico le portiere delle auto autonome. Obiettivo di nuTonomy,
che sta usando i veicoli elettrici Renault Zoe e Mitsubishi i-MiEV, è
lanciare una flotta di robo-taxi entro il 2018. I dati raccolti in questa
fase sperimentale serviranno per perfezionare il software di guida autonoma,
che l'azienda sta testando anche in Michigan e nel Regno Unito in partnership
con alcune case automobilistiche come Jaguar Land Rover.
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AGGIORNAMENTO 23 AGOSTO 2016
Twitter,
stop a 360mila filo-terroristi
Da microblog nuovi strumenti per filtrare minacce e abusi
Twitter
rafforza la lotta alla promozione di attività terroristiche sulla sua
piattaforma: il microblog annuncia di aver sospeso 235 mila account legati al
terrorismo negli ultimi sei mesi, portando a 360 mila il totale dei profili
chiusi in un anno. Account per lo più pro Isis, ma non solo. E intanto il
social annuncia anche nuovi strumenti, per gli utenti, con cui filtrare più
agevolmente minacce e abusi online.Le sospensioni giornaliere degli account
legati a propaganda terroristica sono aumentate dell'80% in un anno, fa
sapere Twitter, con dei picchi subito dopo attentati e attacchi. Ad essere
diminuiti, spiega la compagnia, sono stati invece i tempi di risposta davanti
alle segnalazioni di account, la durata della loro presenza sul microblog e
il numero di follower che sono riusciti ad accumulare. "Progressi"
compiuti anche nell'impedire che utenti bloccati potessero tornare sulla
piattaforma."Non c'è nessun algoritmo magico" per identificare il
contenuto terroristico online, spiega Twitter, ma vengono utilizzati più
strumenti: dai filtri anti-spam alle segnalazioni degli utenti. Così negli
ultimi sei mesi è stato individuato automaticamente oltre un terzo degli
account bloccati. Secondo recenti dati del governo americano, in due anni il
traffico dell'Isis su Twitter è diminuito del 45%.
-Dai satelliti la mappa completa della povertà nel mondo
Realizzata con l'aiuto dell'intelligenza artificiale
*Satelliti e intelligenza artificiale insieme per costruire la
prima mappa completa della povertà nel mondo. Dallo spazio riescono a stimare
il reddito e i consumi delle persone che vivono in regioni dove mancano dati
ufficiali, come quelle devastate dalla guerra. A mettere a punto il sistema è
stato il gruppo guidato da Neal Jean, dell'università di Stanford, il cui
lavoro è pubblicato sulla rivista Science.Per definire le politiche di
sostegno alle regioni povere o pianificare la necessità di infrastrutture
basilari, governi e organizzazioni umanitarie hanno bisogno di informazioni,
dati quantificabili necessari per assegnare nuove risorse. Ma avere questi
dati è spesso un serio problema, soprattutto nei Paesi più poveri come quelli
che si trovano in Africa. Qui, secondo la Banca Mondiale, solo 20 nazioni su
59 hanno condotto, nel corso del decennio 2000-2010, più di 2 indagini per
avere un quadro completo della situazione interna. A limitostacolare la
disponibilità dei dati sono soprattutto la scarsità di soldi per promuovere
l'indagine e i conflitti armati. Il risultato è quello di veri e propri buchi
nelle mappe della povertà, concentrati nelle nazioni meno sviluppate. Se però
le informazioni 'in situ' sono difficili da ottenere, molto più facile è
averle dallo spazio, dove quotidianamente satelliti dedicati proprio allo
studio del nostro pianeta sorvolano ogni punto del globo raccogliendo immagini
di ogni tipo, dalle foto ad altissima risoluzione sia di giorno che di notte,
alle immagini riprese in diverse lunghezze d'onda: un'enorme mole di dati che
viene distribuita, spesso gratuitamente, a chi ne fa richiesta.
L'idea dei ricercatori è stata quindi quella di usare i
satelliti per combattere la povertà. Per farlo hanno sviluppato un software
capace di analizzare i dati in maniera intelligente e individuare i 'segni'
per misurare la povertà visibili dallo spazio, come le condizioni delle strade,
dei tetti delle case, la cura dei campi agricoli e l'uso dell'illuminazione
notturna. Il nuovo approccio ha permesso di ottenere mappe estremamente
accurate che, sperano , gli autori della ricerca, potranno aiutare politici e
organizzazioni umanitarie a monitorare costantemente le regioni povere e a
pianificare al meglio le loro strategie di intervento.
-La Apple sta provando a rendere il suo Watch più
"indipendente" dall'iPhone, dotandolo di connettività cellulare, ma
il traguardo è ancora lontano. La nuova generazione dello smartwatch arriverà
comunque entro l'anno e avrà finalmente il Gps. Sono le ultime indiscrezioni
riportate dal sito di Bloomberg mentre sale l'attesa dei fan della Mela,
intanto per conoscere la data dell'evento atteso per settembre in cui Apple
dovrebbe svelare i nuovi iPhone.Gli ingegneri di Cupertino, riporta
Bloomberg, hanno lavorato nell'ultimo anno con gli operatori di
telecomunicazione negli Usa e in Europa per portare la connettività cellulare
sull'orologio smart. Tuttavia proprio nel corso di questi colloqui sarebbe
emersa la preoccupazione di Apple di non riuscire ad avere la nuova
generazione di Watch pronta per quest'anno. I chip per la connessione
consumerebbero ancora troppa batteria, limitando l'appeal per gli utenti.
L'Apple Watch funziona "abbinato" a un iPhone e, in assenza di
WiFi, ha bisogno della connessione cellulare dello smartphone per far
accedere ad app e servizi che necessitano di Internet. I prossimi Apple Watch
dovrebbero avere anche il Gps, che servirà per migliorare la navigazione e
per dare dati più completi alle applicazioni per la salute che si basano
anche sugli spostamenti fatti dalle persone.
-//non registrata//
Sono sempre di più gli oggetti connessi al web, a partire
dalle auto che negli Usa hanno superato i cellulari, per arrivare ai
contatori dell'elettricità, ma la cosiddetta 'Internet delle Cose', definita
anche la 'terza rivoluzione industriale, non ha avuto in questi anni il boom
che ci si attendeva o si sperava. E per questo ricercatori ed esperti hanno
rivisto il 'traguardo' dei 50 miliardi di dispositivi connessi entro il 2020,
preconizzati dai più entusiasti e speranzosi qualche anno fa, quasi
dimezzandolo. Ci si dovrà 'accontentare' di molti meno, nell'ordine di almeno
un paio di decine di miliardi in meno, sempre che abbiano ragione i più
ottimisti. Il primo a sbilanciarsi sulla cifra di 50 miliardi è stato nel
2010 Hans Vestburg, all'epoca ceo di Ericsson, una previsione adottata poi da
diversi analisti anche se l'Ibm si era spinta addirittura a un trilione di
connessioni entro il 2015. I valori attuali, sottolinea la rivista, non si
avvicinano neanche a queste previsioni, e variano dai 6,4 miliardi calcolati
da Gartner ai 9 della International Data Corporation. Per il futuro la stessa
Ericsson ha abbassato le previsioni a 28 miliardi di dispositivi connessi,
smartphone compresi, entro il 2021, mentre Dave Evans, ex ceo di Cisco e un
altro degli 'entusiasti', ora si aspetta una cifra di 30 miliardi nel 2020.
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AGGIORNAMENTO 17 AGOSTO 2016
Una
nuova falla informatica minaccia la sicurezza e la privacy degli utenti di
smartphone e tablet Android (Google).
Lo
afferma Lookout, società specializzata in sicurezza informatica, secondo la
quale una vulnerabilità già nota del sistema operativo Linux colpirebbe anche
l'80% degli utenti del sistema "mobile" di Google.Android si basa
infatti su un "nucleo" di codice di Linux e quello colpito dalla
falla è utilizzato in tutte le ultime versioni del software di Google, dalla
4.4 "KitKat" in poi, spiegano i ricercatori. Anche nell'ultima
"Nougat", in anteprima per gli sviluppatori. Si stima che circa 1,4
miliardi di dispositivi siano a rischio. Google, interpellato da Ars Technica,
ha detto che sta lavorando a una soluzione. Sfruttando questa vulnerabilità
gli hacker sarebbero in grado di violare la navigazione online degli utenti e
in particolare di spiare nel traffico internet non criptato. Si tratta di una
falla che difficilmente può essere utilizzata per attacchi di massa, precisa
Lookout, ma è più pericolosa per cyber-aggressioni mirate. Google ha fatto
sapere al sito Ars Technica che i suoi ingegneri sono al lavoro per
"prendere misure appropriate", sottolineando che il pericolo per
gli utenti Android è "moderato" e non critico o alto come in altri
casi.
--Duo,
l'applicazione per le videochiamate di Google, è arrivata. Dopo essere stata
svelata a maggio alla conferenza per gli sviluppatori insieme alla chat Allo
con assistente 'smart' (che deve ancora arrivare), la compagnia di Mountain
View annuncia che Duo è disponibile a livello globale per gli utenti di
dispositivi Android (di Google) e anche iOS (Apple). A partire da oggi, il
rilascio avverrà gradualmente nei prossimi giorni. L'applicazione sfida
direttamente rivali come Skype, di proprietà di Microsoft, ma anche il
servizio FaceTime di Apple e Messenger di Facebook. Per funzionare Google Duo
ha bisogno solo del numero di telefono dell'utente, non è necessario aprire
un nuovo account o effettuare registrazioni. Tutte le chiamate sono criptate,
per garantire sicurezza e privacy. Tra le novità, Duo introduce la funzione
"Toc hoc", che permette di vedere chi sta chiamando prima di
rispondere. L'applicazione è pensata per garantire videochiamate anche
con connessioni lente. La qualità delle conversazioni, spiega Google, si
adatta al mutare delle condizioni della rete. Quando la larghezza di banda è
limitata, Duo ridurrà la risoluzione per mantenere la chiamata in corso senza
intoppi. Se invece si effettuano chiamate video in movimento, Duo passerà da
Wi-Fi a rete dati automaticamente, senza far cadere la linea. Google si sta
preparando anche al lancio di Allo, altra applicazione annunciata a maggio.
Si tratta di un nuovo servizio di chat "smart": suggerirà risposte
e commenti (anche alle foto) in base al contesto.
--Nuova mossa di Twitter per tentare di incrementare i ricavi pubblicitari.
Dopo le emoji promozionali, lanciate l'anno scorso, ora è la volta degli
adesivi. Il prodotto si chiama "promoted stickers" e consente alle
aziende di offrire agli utenti alcuni adesivi personalizzati da apporre sulle
foto prima di twittarle. Partner unico per il lancio è Pepsi, ma la novità
"è a disposizione di tutte le aziende", dice il microblog. Gli adesivi
sono stati proposti da Twitter a fine giugno, e da allora "milioni di
foto sono state twittate usando gli stickers in modi creativi e
dinamici", afferma il social network. Ora il gadget ludico viene messo a
disposizione dei brand, che possono disegnare da 4 a 8 adesivi da distribuire via Twitter. Gli
adesivi funzionano come un "hashtag visivo", che contribuisce a
promuovere il marchio. L'accordo con Pepsi, di cui non si conoscono i termini
finanziari, consiste in una cinquantina di adesivi distribuiti in 12 nazioni,
dagli Usa all'Egitto, dal Messico all'India passando per la Spagna. La mossa
si inserisce nella campagna pubblicitaria "Say it with Pepsi", che
comprende anche le emoji promozionali.
--Non solo smartphone e pc, ci sono anche i termostati presi in ostaggio da
cybercriminali e pure i dispensatori di croccantini per Fido e Micio: la
quantità di dispositivi "connessi" dentro casa cresce e di pari
passo aumenta anche il rischio di violazione da parte degli hacker. L'ultima
frontiera dell'Internet delle cose ha un fattore di preoccupazione in più: la
propria intimità sessuale. Già perché anche i vibratori sono diventati
"smart" e finiti nel mirino di criminali online. La segnalazione
arriva dalla conferenza Def Con di Las Vegas dove due hacker indipendenti
neozelandesi hanno dimostrato che un noto vibratore "smart" manda
diversi dati intimi alla casa madre, la canadese Standard Innovation. Ma non
solo. L'oggetto del piacere, riporta il Guardian, può essere attivato a
distanza ed eventuali intrusi possono scoprire informazioni personali, ad
esempio quante volte viene usato, per quanto tempo, etc. A finire sotto i
riflettori è il sex toy "We-Vibe 4 Plu", comprato da 2 milioni di
persone, che si collega con lo smartphone via bluetooth e può essere azionato
a distanza tramite app. Questo dispositivo, hanno rivelato gli hacker, manda
dati sulla sua temperatura al produttore ogni minuto e segnala anche ogni
variazione impostata nel livello di vibrazione. La compagnia canadese ha
fatto sapere che raccoglie i dati per "ricerche di mercato".
Tuttavia gli hacker tramite il sistema di comunicazione del dispositivo con
l'app sono riusciti a controllarlo a distanza, senza esserne i titolari.
Dall'app si poteva anche risalire al numero di telefono di casa del proprietario.
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AGGIORNAMENTO 10 AGOSTO 2016
25
anni fa nasceva il primo sito web, era del Cern di Ginevra
Il 6 agosto 1991, grazie all'informatico Tim Berners-Lee
Un
piccolo passo per il Cern, un grande passo per l'umanità. Giocando con la
celebre frase di Neil Armstrong che mise piede sulla Luna, si può spiegare
un'altra grande scoperta paragonabile all'elettricità, all'aereo e al
telefono: il primo sito web. Era info.cern.ch. messo online dal Centro di
ricerca di Ginevra il 6 agosto 1991 dopo che l'informatico Tim Berners-Lee
nel marzo del 1989 aveva depositato un documento con la sua idea della Rete,
idea che ha rivoluzionato il modo di vivere, comunicare, l'economia e
l'informazione. A distanza di 25 anni nel mondo ci sono oltre un miliardo di
siti e quasi 3,5 miliardi di utenti. Lo scopo di Berners-Lee era creare un
sistema per collegare i computer dei centri di ricerca e condividere le
informazioni, una specie di database online a cui si potesse accedere da ogni
computer. Lavora sugli ipertesti, le pagine testuali legate tra loro da un
link, e in questi collegamenti riconosce la base per il web insieme a Robert
Caillau, l'informatico belga che lo sostenne. Scrive il primo server sul suo
Next Cube, uno dei computer creati da Steve Jobs dopo l'uscita dalla Apple. E
insieme a questo anche il primo browser, WorldWideWeb, coniando così il nome
con cui sarà riconosciuta la Rete. Il browser WorldWideWeb è tutt'altro che
primitivo: ha una bella interfaccia grafica e consente di scaricare immagini,
suoni e filmati. Il problema però è che gira solo su Step OS, il sistema
operativo della Next, e soprattutto ha bisogno di un computer di livello
alto, troppo costoso per gli utenti. Così i comuni mortali dovranno aspettare
l'uscita del browser Mosaic dell'Università dell'Illinois, nel 1993, per
iniziare a sperimentare il primo web. Il 30 aprile di quell'anno il Cern
rilasciò il codice sorgente del sistema informativo, permettendo a tutti non
solo di accedervi ma di costruire browser, client, server. Di creare,
insomma, quel www su cui oggi trascorriamo la maggior parte delle nostre
giornate. Nel 1995 i siti nel mondo erano meno di 25mila ma già nel 1996
erano cresciuti di 10 volte. Mentre il primo milione e' stato toccato nel
1999. Un vero e proprio boom c'e' stato tra il 2011 e il 2012, quando il
numero dei siti e' passato da circa 350mila a quasi 700mila. Il traguardo del
miliardo di siti web nel mondo è stato raggiunto nel 2014: a certificarlo il
'contatore' di Internet Live Stats che ora segna quasi 1 miliardo e 61
milioni e circa 3,5 miliardi di utenti attivi.
--Rio2016,
da Google i doodle a tema
E su 'mobile' ecco i Doodle Fruit Games, gioco con la frutta
Con l'inizio di Rio2016, dal 5 al 21 agosto, Google lancia una serie tematica
di Doodle, uno al giorno. E su mobile, arrivano i Doodle Fruit Games 2016,
disponibili solo nell'ultima versione della app Google su Android e iOS.
Per le prossime due settimane con il gioco l'app Google, porterà gli utenti
in viaggio fino ad un piccolo chiosco di frutta a Rio, dove frutti di ogni
tipo fanno a gara per il titolo di frutto più fresco. Con questo gioco si
deve scoprire quale frutto rotola più veloce degli altri.
--Amazon avanti tutta su consegne, arrivano anche aerei cargo
Il primo si chiama Amazon One, presentato ad un Air Show in Usa
Amazon avanti tutta sulle consegne. Dopo i droni, il colosso di Seattle si
dota anche di un aereo cargo, Amazon One, mostrato all'annuale Seafair Air
Show negli Stati Uniti. E' il primo di una flotta di 40 velivoli che
l'azienda metterà in campo per spingere sulle spedizioni di prodotti a
milioni di clienti in tutto il mondo. Secondo le stime, nel 2015 il volume di
spedizioni è stato di 1 miliardo, pari al volume di FedEx nel 2012. Amazon ha
affittato 40 Boeing da Atlas Air e Air Transportation Services Group, 11 di
questi velivoli stanno già effettuando spedizioni per i clienti Amazon prime,
gli altri velivoli arriveranno nel giro di due anni. Secondo gli analisti,
con questa mossa Amazon ha più possibilità di controllare l'efficienza delle
sue spedizioni. Nel Natale 2013, risarcì alcuni clienti che ricevettero in
ritardo i pacchi ordinati a causa del maltempo. Aerei come Amazon One ci
consentiranno di "mantenere le consegne veloci e abbassare i costi",
spiega Dave Clark, senior vice president of worldwide operations di Amazon
facendo intendere che, dato il volume di richieste, per il momento l'azienda
continuerà ad appoggiarsi anche a FedEx, Ups e altri partner.
--Apple dà 200mila dlr a chi scova falle sicurezza
Si allinea ad altre aziende hi-tech nell'offrire ricompense
Apple si allinea alle altre aziende tecnologiche - da Google e Microsoft a
Facebook e Uber - aprendo il portafogli in nome della sicurezza. La compagnia
di Cupertino ha infatti deciso di seguire l'esempio dei rivali nell'offrire
ricompense a chi riesce a trovare falle di sicurezza nei suoi dispositivi la
ricompensa decideranno di devolverla in beneficenza.
La caccia ai 'bug', che inizierà a settembre, non sarà però aperta a tutti:
ricercatori e società specializzate potranno prendervi parte solo se invitate
da Apple.e software. A darne notizia è stato Ivan Krstic, a capo della
sicurezza di Apple, nel corso di una conferenza dedicata all'argomento, il
Black Hat.
Le 'taglie' sui problemi nella sicurezza dei prodotti Apple vanno da 25mila a
200mila dollari, in base al tipo di falla individuata. E l'azienda guidata da
Tim Cook raddoppierà le cifre se i ricercatori che si sono guadagnati
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AGGIORNAMENTO 3.8.2016
Pokemon
rivitalizzano settore 'gaming'
Analisti, riflettori puntati su realtà aumentata e localizzazion Pokemon Go,
via luoghi sensibili
A settembre 'guida' di Pokemon Go
Da statico e vicino alla saturazione, il mercato dei videogiochi sugli
smartphone vola verso una nuova età dell'oro grazie alla realtà aumentata. La
prova lampante è il successo dell'app Pokemon Go, diventata fenomeno di massa
in appena un mese, che sta già rivitalizzando il settore. Lo affermano gli
analisti di Frost and Sullivan.
Complessivamente, spiega la società in un recente rapporto, il mercato
globale hardware e software del "gaming" ha raggiunto ricavi per 52
miliardi di dollari nel 2015,
in aumento di quasi il
13% nonostante il calo delle vendite di console. Una cifra non da poco, che
però non lenisce le preoccupazioni legate alla saturazione di mercati chiave
come il Giappone, gli Usa, l'Europa, la Corea e alla mancanza di slancio nei
Paesi emergenti, dove c'è carenza di opzioni per i pagamenti. Il comparto più
promettente, spiegano gli analisti, è quello del "mobile gaming" e
a dimostrarlo è proprio il boom ottenuto da Pokemon Go.Sfruttando la realtà
aumentata (che piazza i mostri virtuali nei nostri spostamenti reali) e la
localizzazione col Gps, l'app di Niantic sta indicando la via. E i
videogiochi, ancora una volta, si confermano volano per una tecnologia
emergente sulla quale stanno scommettendo tutti i big tecnologici, da Apple a
Facebook.
--Con
smartphone si migliora anche l'umore
Utilizzati micro-interventi psicologici attraverso dei video
Non solo app per mantenersi in forma. Gli smartphone e i tablet possono anche
diventare strumenti per migliorare l'umore attraverso brevi e pratici
esercizi, magari da fare quando si è a corto di altre risorse. E' quanto
dimostrato da uno studio condotto da ricercatori della Facoltà di Psicologia
dell'Università di Basilea e pubblicato sulla rivista 'Frontiers in
Psychology'. Ulteriore tassello di quella 'M-Health' che ha visto un ampio
diffondersi di app per migliorare la salute, lo studio ha incluso 27 giovani
uomini sani a cui è stata data la possibilità di fare micro-interventi di
sostegno psicologico attraverso dei video di circa cinque minuti ciascuno. I
partecipanti potevano scegliere tra vari moduli di esercitazione da svolgere
in diverse situazioni di vita quotidiana. Alcuni, per esempio, hanno
ricordato esperienze emotive, altri hanno ripetuto brevi frasi come forma di
meditazione o giocato con i loro gesti facciali, altri si sono concentrati
sulle sensazioni fisiche e l'autopercezione del corpo.
--Apple punta a software di guida autonoma
Progetto auto non più centrale, società assume ex di BlackBerry
Arrivare a mettere su strada un'auto elettrica che si guida da sola non
sarebbe più la priorità di Apple, che nel settore automobilistico ambirebbe
invece a mettere a punto un software di guida autonoma. L'ultima
indiscrezione in merito alla Apple Car arriva da Bloomberg, secondo cui la
compagnia avrebbe spostato il focus del progetto relativo ai veicoli, dal
nome in codice "Titan". Artefice del cambiamento, stando alle voci,
sarebbe Bob Mansfield, veterano Apple che di recente avrebbe preso la guida
del team dedicato all'auto. Nella squadra di lavoro, che sarebbe composta da
centinaia di impiegati tra cui diversi ingegneri provenienti da Tesla,
sarebbe arrivato anche Dan Dodge, ex responsabile del gruppo dedicato ai
software per auto di BlackBerry. Il progetto, scrive Bloomberg, "ora sta
dando priorità allo sviluppo di un sistema di guida autonoma, anche se non si
stanno abbandonando gli sforzi per progettare una propria auto". La
mossa, si osserva, lascerebbe aperte ad Apple alcune opzioni, tra cui quella
di collaborare con una casa automobilistica, se non addirittura di
acquisirla, piuttosto che costruire un'automobile da sola.
--Nuovo iPhone, preordini da 9 settembre
Indiscrezioni da blogger, non si chiamerà iPhone 7
Apple ha appena festeggiato il miliardesimo iPhone venduto, ma gli occhi dei
fan della Mela sono tutti puntati sul nuovo modello atteso per l'autunno.
Nuove indiscrezioni indicano le date di lancio: il 9 settembre per il via ai
preordini e il 16 settembre per la vendita. I "rumor" arrivano dai
tweet del blogger Evan Blass, tra i "leaker" più noti in campo
tecnologico. Blass si dice certo della data del 9 settembre per il via ai
preordini e da questa, dice nel tweet, si può risalire alla data dell'evento
settembrino di Apple. Non il 5 (martedì) perché negli Usa è festa, ma forse
il 6 o il 7. Da Apple ancora nessun annuncio ufficiale. Il melafonino che
arriverà sugli scaffali in autunno non sarà però l'iPhone 7. Stando al sito
tedesco Apfelpage, si chiamerà iPhone 6SE, e sarà presentato insieme al
fratello maggiore iPhone 6SE Plus. La scelta del nome starebbe a indicare
quello che le tante indiscrezioni suggeriscono da mesi, e cioè che il nuovo
smartphone avrà design e caratteristiche simili ai due modelli precedenti - 6
e 6S - mentre un rinnovamento ci sarà solo l'anno prossimo, con l'iPhone 7.
Per avere sul melafonino lo scanner dell'iride bisognerà invece attendere
almeno il 2018.
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AGGIORNAMENTO 27.7.2016
ANCORA
DIGITAL DIVIDE
Metà popolazione
mondiale non ha accesso ad Internet
Rapporto agenzia Onu, esclusi 3,9 mld persone
Gli ultimi dati sulle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(Tic) resi noti oggi dall'Itu (Unione internazionale delle Telecomunicazioni,
agenzia specializzata dell'Onu) mostrano che oltre la metà della popolazione
mondiale, 3,9 miliardi di persone, non ha ancora accesso a Internet. Secondo
il documento dell'Itu 'Fatti e cifre TIC 2016', i tassi di penetrazione di
Internet sono pari all'81% nei paesi sviluppati, del 40% nei paesi in via di
sviluppo e il 15% del paese meno sviluppati.
Lo studio rivela inoltre che la copertura di telefonia mobile è ormai pressocché
universale, poiché il 95% della popolazione mondiale - quasi 7 miliardi di
persone - vive in zone servite da una rete cellulare mobile 2G di base. Negli
ultimi tre anni - aggiunge - le reti mobili a banda larga evolute (LTE) sono
cresciute rapidamente e sono ora utilizzate da quasi 4 miliardi di persone, o
il 53% della popolazione mondiale. Per la banda larga da rete fissa, il tasso
di sottoscrizione nel mondo dovrebbe essere di quasi 12 per 100 abitanti nel
2016.
--Da
Snowden custodia per iPhone anti-spia
Consente di sapere se si è intercettati attraverso lo smartphone
Edward Snowden, l'ex collaboratore dell'Agenzia per la sicurezza nazionale
degli Stati Uniti che ha fatto esplodere lo scandalo Datagate, torna a
parlare di sorveglianza da parte dei governi. Questa volta per aiutare a
sventarla, grazie a una speciale custodia per iPhone. Collegato in
videoconferenza dalla Russia, dove è in esilio, Snowden è intervenuto alla
conferenza "Forbidden Research" organizzata dal Massachusetts Institute
of Technology presentando il progetto di una cover per iPhone 6 che consente
di sapere se il telefono sta trasmettendo, in modo anomalo, dei segnali in
grado di far intercettare il proprietario. Progettata insieme a Andrew Huang,
un hacker conosciuto con il nome di Bunnie, la cover si chiama
"introspection engine" e consente di sapere se l'antenna Wi-Fi, il
Gps, il Bluetooth e il modem dello smartphone stanno ricevendo o trasmettendo
segnali anche se, ad esempio, il telefono è spento o in modalità aereo. Dimostrazione,
questa, che si può essere spiati da chi attraverso il cellulare può sapere
dove siamo o ascoltare le nostre conversazioni. Secondo Snowden la custodia
può rivelarsi utile per giornalisti e reporter che lavorano in aree a
rischio. L'informatico ha portato l'esempio l'esplosione che nel 2012 in Siria costò la vita alla giornalista
statunitense Marie Colvin, reporter per il londinese Sunday Times. "Le
emissioni di radiofrequenze delle comunicazioni usate da Colvin per le sue
cronache sono state intercettate dall'esercito siriano", ha detto
Snowden.
--Cybercrime, 91% infrastrutture critiche è vulnerabile
Ricerca, Stati Uniti ed Europa le aree più in pericolo
Nel mondo ci sono oltre 13mila infrastrutture critiche connesse a Internet, e
il 91% presenta vulnerabilità che possono essere sfruttate da cybercriminali
per accedere da remoto. Gli Stati Uniti e l'Europa sono le aree maggiormente
in pericolo. Lo dice una indagine di Kaspersky Lab, a pochi giorni
dall'approvazione dell'Ue della direttiva sulla protezione delle
infrastrutture critiche in Europa.
Per infrastrutture critiche (Ics) si intendono i nodi nevralgici dei nostri
paesi: trasporti, petrolio e gas, governi, istituzioni finanziarie e mediche,
quasi tutte appartenenti a grandi istituzioni. Ci sono stati già esempi nel
corso degli ultimi anni: un attacco hacker alla società ucrainache fornisce
energia tramite il malware BlackEnergy, ad un'acciaieria in Germania e
all'aeroporto di Varsavia.
"Per sua natura, l'ambiente Ics è un mix di diversi componenti
interconnessi, molti dei quali sono collegati a Internet e contengono
problemi di sicurezza - commenta Andrey Suvorov di Kaspersky Lab -. Non ci
sono garanzie al 100% che, in qualsiasi momento, un impianto di questo tipo
non abbia almeno un componente vulnerabile. Tuttavia, questo non significa
che non ci sia modo di proteggere dagli attacchi informatici una fabbrica,
una centrale elettrica o un isolato di una smart city".
--Apple: Università "Federico II", bando per 200 giovani
E' riservato ai nati dal 1986 in poi, domande fino al I agosto
E' stato pubblicato sul sito dell'Università "Federico II" di
Napoli il bando per la selezione di duecento studenti all'Ios Developer
Academy, per sviluppatori dell'Apple, per l'anno accademico 2016-17. Il bando
è previsto dal contratto di cooperazione scientifica e tecnologica tra
l'università "Federico II" ed Apple per l'istituzione dell'Ios
Developer Accademy per la formazione nello sviluppo di nuove applicazioni e
servizi digitali.
Le domande di partecipazione, che possono essere inoltrate on line, dovranno
essere presentate entro e non oltre il I agosto prossimo. Al bando possono
partecipare tutti i cittadini italiani, i cittadini comunitari ovunque
soggiornanti e i cittadini non comunitari nati dal 1 gennaio del 1986 e in
possesso del diploma di secondo grado o di un titolo equipollente qualora non
conseguito in Italia. La prova per l'ammissione si svilupperà in due fase: un
test di valutazione selettivo delle competenze digitali e di programmazione
ed un colloquio motivazionali. Nell'ambito del colloquio potrà essere chiesto
al candidato di presentare brevemente un approccio di soluzione ad un
semplice problema logico. Il test di valutazione si terrà a Napoli e saranno
dichiarati idonei i candidati che, come si legge nel bando, "a valle del
colloquio otterranno complessivamente una valutazione di almeno 65/100.
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AGGIORNAMENTO 20.7.2016
Boom
degli acquisti online, +17% nel 2016
Boom del valore
degli acquisti online degli italiani con un incremento del 17% nel 2016,
rispetto all'anno precedente, pari a un volume d'affari di 19,3 miliardi di
euro. Buone notizie anche per la stampa online, che sarà il prossimo trend
emergente con incremento del 70% entro il 2018. Sono i dati sulle prospettive
del settore emersi dal convegno dell'Osservatorio e-Commerce, promosso dalla
School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm e diffusi da
Saxoprint. "In un settore in crescita esponenziale, quello
dell'e-commerce - osserva Daniel Ackermann, Amministratore Delegato SAXOPRINT
- la stampa online è un comparto ancora agli inizi. Siamo dei pionieri.
L'online è il futuro della tipografia, gli ordini viaggeranno sulle reti
mobili, grazie all'utilizzo sempre più intensivo di smartphone e
tablet". In effetti, informa una nota di Saxoprint, l'avvento dei
dispositivi mobili ha prodotto un impulso decisivo per l'e-commerce: gli
acquisti online tramite smartphone crescono, infatti, del 51%, superando il
valore di 2,8 miliardi di euro e raggiungendo il 15% del totale
dell'e-commerce. I settori trainanti sono l'informatica ed elettronica di
consumo (+22%), l'abbigliamento (+25%), l'editoria (+16%) e il turismo
(+11%). Buone performance anche per il settore simbolo del Made in Italy, il
food & grocery, che ottiene un incremento del 29%. In questo panorama -
conclude il comunicato - si sta affermando anche il settore del web-to-print,
il nuovo modo di stampare online, ricco di vantaggi e potenzialità, che
permette di inviare i file direttamente da internet, risparmiando tempo e
denaro. Si tratta di un mercato che cresce a un ritmo costante e che, secondo
i dati di InfoTrends, raggiungerà una crescita del 70% a livello globale
entro il 2018.
--L'Agenzia
delle Entrate sbarca su Facebook
Per chiarire dubbi in tempo reale, si parte con il canone Rai
L'Agenzia delle Entrate si fa social e sbarca su Facebook per entrare in
sempre più stretto contatto con i cittadini. Per avviare il nuovo canale di
comunicazione, l'Agenzia ha scelto di partire da un tema di stretta
attualità: il canone tv nella bolletta elettrica. Grazie alla piattaforma
Messenger i contribuenti potranno quindi dialogare con il Fisco in tempo
reale e in maniera semplice, ottenendo, nell'arco di 24 ore, le riposte ai
dubbi legati alla nuova modalità di pagamento del servizio Rai.Sarà quindi
possibile aprire una conversazione privata con l'Agenzia attraverso
l'applicazione Facebook Messenger e scrivere la propria domanda. La risposta
arriverà entro 24 ore o, nei casi in cui il quesito richieda un
approfondimento, entro 5 giorni dalla richiesta. Inizialmente l'assistenza
sarà appunto dedicata al canone tv, per poi estendersi gradualmente ai dubbi
fiscali più comuni. L'obiettivo è quello di "svecchiare" le
procedure della Pubblica Amministrazione grazie alla tecnologia. I dialoghi
saranno a prova di privacy. Sulla chat, l'Agenzia non richiederà infatti
alcun dato personale, ma si limiterà a rispondere ai dubbi e ad aiutare i
contribuenti ad adempiere correttamente agli obblighi fiscali.
--Trasformare i giocatori di Pokemon Go in clienti di bar, ristoranti e
negozi. È quanto si propone di fare LureDeals, una startup statunitense che
punta a monetizzare l'enorme successo del videogioco pagando chi lo usa per
attrarre altri giocatori e facendosi pagare dalle aziende che vogliono
promuoversi. L'idea si basa sull'Aroma, una funzione del gioco che consente
di richiamare i Pokemon in una determinata località per mezz'ora, dando modo
ai giocatori di catturarli più facilmente. Gli esercizi commerciali in cerca
di clientela devono solo iscriversi sul sito di LureDeals, fissare date e ore
in cui attivare la promozione e decidere che tipo di offerta riservare ai
giocatori. Dal canto loro, gli utenti di Pokemon Go iscritti al sito - al
momento sono 1.400 negli Stati Uniti - vengono informati delle offerte, ma
possono anche aspirare a una ricompensa in denaro. Per ottenerla devono
raggiungere per primi il negozio coinvolto e attivare un Aroma per attirare i
Pokemon e di conseguenza altri giocatori. Al momento i negozi che anno usato
l'Aroma a fini commerciali hanno riportato un incremento dei ricavi tra il 10
e il 20% nei giorni di utilizzo. Le aziende possono ovviamente ricorrere allo
strumento anche senza intermediari: ogni Aroma costa cento monete virtuali,
che a loro volta costano 99 centesimi.
--Sarà un vero e proprio 'scontro di Titani' quello messo in piedi dalla
Darpa, il 'braccio' tecnologico della Difesa statunitense, per il prossimo 4
agosto. A sfidarsi saranno 7 supercomputer, ognuno dei quali cercherà di
violare gli altri proteggendo allo stesso tempo se stesso. Al team che
costruirà l''hacker virtuale' migliore andranno due milioni di dollari. La
sfida, ha spiegato Mike Walker, responsabile per l'ente americano, ha
l'obiettivo di sviluppare un'intelligenza artificiale in grado di trovare in
pochi secondi 'buchi' e imperfezioni nei sistemi informatici che
richiederebbero altrimenti giorni, in media 312, da parte di esperti 'umani'.
"Quello che speriamo di vedere - afferma - è la prova che l'intero ciclo
di sicurezza possa essere automatizzato". Ai team selezionati per la
finale sono stati dati 750mila dollari e l'accesso a uno dei computer in
dotazione al dipartimento della Difesa. Anche se le squadre sono tutte
statunitensi sono diversi i ricercatori italiani che partecipano alla sfida.
Uno dei team, Shellphish, è guidato da Giovanni Vigna, che dirige il
dipartimento di Computer Science dell'università di Santa Barbara, mentre
anche nel team dell'università di Berkeley sono presenti diversi
italiani".
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AGGIORNAMENTO 13 LUGLIO 2016
Smartwatch
possono captare pin bancomat
Studio Usa, sensori tracciano movimento mano
Occhio agli
smartwatch, potrebbero captare il pin del bancomat. Il pericolo verrebbe dai
sensori di movimento integrati in ormai quasi tutti i dispositivi
indossabili, come gli orologi intelligenti e i bracciali fitness. Lo studio è
stato condotto dalla Binghamton University, negli Usa: ha spiegato che i sensori
potrebbero essere così precisi da tracciare i movimenti della mano e
permettere a malintenzionati di riprodurre i gesti fatti sulla tastiera di un
bancomat e quindi accedere ad un conto corrente. Durante i test la
percentuale di riuscita e' stata dell'80%. Per verificare questa ipotesi, i
ricercatori dell'università statunitense hanno usato un algoritmo che si è
dimostrato in grado di decifrare le password per i sistemi di immissione di
codici segreti, come quello del bancomat. Eventuali hacker potrebbero,
dunque, infettare i dispositivi tramite virus o intercettare le connessioni
Bluetooth dello smartwatch nel tentativo di entrare in possesso dei dati.
--Boom ricavi atteso dai video 'mobile'
Strategy Analitycs, il grosso trainato dalla spesa pubblicitaria
I contenuti video su smartphone e tablet hanno tutta l'aria di essere la
nuova gallina dalle uova d'oro per i colossi di internet e social, da
Facebook a Snapchat. Secondo un recente report della società di ricerca
Strategy Analitycs fra cinque anni dai "mobile video" arriveranno
ricavi globali per 25 miliardi di dollari. La crescita, spiegano gli
analisti, sarà trainata dagli inserzionisti pubblicitari a caccia di utenti
che sempre più massicciamente guarderanno video da telefonini e tablet. Si
tratta di una platea potenziale di due miliardi di persone entro la fine del
2022, pari al 36% degli utenti "mobile" a livello globale. La spesa
pubblicitaria sui contenuti video "mobile" viaggerà a un tasso di
crescita annuale composto del 28% nei prossimi 5 anni. Nel 2010 la voce
"pubblicità" rappresentava appena il 2% dei ricavi mondiali
generati dai video sui telefonini. Oggi invece questa percentuale è già
schizzata al 40% e dovrebbe arrivare al 66% nel 2021 secondo le previsioni
della società d'analisi.
--Snapchat rischia class-action da 14enne per contenuti porno
In Usa, causa affidata ad avvocato dei vip
Snapchat citata in giudizio negli Stati Uniti da un ragazzino californiano di
14 anni per alcuni contenuti porno. Secondo l'adolescente e la madre la funzione
'Scopri' della popolare chat espone quotidianamente i minori a contenuti di
natura sessuale e così la piattaforma viene accusata di violazione del
Communications Decency Act, una legge che risale al 1996 e regola il porno
sul web.
Non è la prima volta che Snapchat è stato collegato a immagini esplicite:
l'app, per la sua possibilità di auto-cancellare il contenuto, è spesso stata
usata dai giovani utenti per il sexting, cioè l'invio di materiale di
contenuto a luci rosse. Ma questa volta al centro della causa ci sarebbero
diversi contenuti, tra cui le immagini della testata BuzzFeed che mostrano
personaggi di Disney in pose esplicite.
Il ragazzino e la madre, rappresentati da Mark Geragos, il legale dei vip che
ha difeso anche Michael Jackson, chiedono una class-action, un risarcimento
in soldi e l'obbligo per Snapchat di aggiungere un 'alert' che avvisi di
contenuti espliciti.
--Google nel mirino per discriminazioni sull'età
Dopo azione legale di due ingegneri di 47 e 60 anni
Google nel mirino per discriminazione in base all'età. L'Equal Employment
Opportunity Commission sta indagando sulle pratiche di Mountain View, dopo
l'azione legale avviata da Cheryl Fillekes, ingegnere che ha avuto un
colloquio a Google quando aveva 47 anni.
Lo riporta Usa Today: Fillekes si e' unita alla causa avviata nel 2015 da
Robert Heath, respinto da Google nel 2011 quando aveva 60 anni nonostante le
sue esperienze lavorative. Heath nella sua denuncia fa riferimento
all'indagine di Payscale.com, secondo al quale a Google l'eta' media e' di 29
anni. E a una precedente azione legale, poi' patteggiata da Google, in cui un
ex manager della societa e' stato definito un ''vecchietto'' con ''idee
troppo vecchie''. Google ammette di non aver assunto Heath and Fillekes per
''motivi che non hanno a che fare con l'eta'''. L'indagine dell'Equal
Employment Opportunity Commission arriva mentre la Silicon Valley e' finita
nel mirino per la mancanza di diversita' di razza e sesso nella sua forza
lavoro.
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AGGIORNAMENTO 6 LUGLIO 2016
Banda
larga, +20% in Italia in un anno
Akamai, ma solo il 7% viaggia a velocità superiore 15 Mbps
Cresce
l'adozione della banda larga in Italia, ma con una velocità media di
connessione di 8,2 Mbps il nostro Paese non riesce a tenere il passo col
resto del globo e solo il 7% viaggia a 15 Mbps o più. È quanto emerge
dall'ultimo bollettino della società Akamai sullo stato di Internet nel
mondo.
Secondo il rapporto nei primi tre mesi del 2016 in Italia le connessioni di banda larga
(superiori a 4 Mbps) sono aumentate rispetto a un anno fa del 20%,
raggiungendo l'83% del totale. Sono aumentate anche del 135% le connessioni
superiori a 10 Mbps e del 168% quelle pari o superiori a 15 Mbps. Tuttavia la
velocità media di connessione - di 8,2 Mbps -, sebbene in crescita, fa
perdere all'Italia tre posizioni a livello mondiale (dove è 54/ma) e sei
posizioni nella regione Emea (dove è 28/ma). La media delle velocità di picco
raggiunta in Italia è stata di 36,5 Mbps. Nel Belpaese le connessioni a
internet superiori a 10 Mbps ora rappresentano il 18% di quelle a banda
larga, in crescita rispetto alle rilevazioni precedenti, ma quelle super
veloci (pari o maggiori di 15 Mbps) sono ancora solo il 7%. Quanto alla
connettività "mobile" nel trimestre di riferimento l'Italia ha
raggiunto una velocità media di connessione mobile di 10,8 Mbps, con picchi
medi di 70,5 Mbps. A livello globale la velocità media di connessione è
aumentata del 23% in un anno, attestandosi a 6,3 Mbps. Al top c'è la Corea del
Sud con la velocità media di connessione più alta al mondo: 29 Mbps.
Singapore è il Paese con la più alta media delle velocità di picco con 146,9
Mbps. Al mondo è il Regno Unito che sul "mobile" corre più veloce
di tutti con una velocità media di connessione di 72,9 Mbps.
--Apple
Napoli, ottobre corsi sviluppatori
A regime saranno coinvolte 600 persone
Va avanti il progetto Apple a Napoli: a ottobre partiranno nella sede di San
Giovanni a Teduccio i corsi per la formazione dei primi 100 sviluppatori di applicazioni
del sistema operativo iOS. A fine mese sarà pubblicato il bando
internazionale riservato anche ai giovani diplomati. Partner dell'iniziativa
è l'Università di Napoli Federico II. L'investimento complessivo previsto è
tra i 10 ed i 15 milioni di euro. 600 gli sviluppatori previsti a regime, in
attesa del completamento del polo universitario di San Giovanni a Teduccio.
L'annuncio ufficiale della sede è previsto la prossima settimana.
--Primo incidente mortale per auto senza pilota, è una Tesla S
Si è verificato in Florida il 7 maggio scorso
Si è verificato in Florida il 7 maggio scorso il primo incidente stradale
mortale di un'auto a guida autonoma negli Stati Uniti. Lo hanno reso noto le
autorità federali statunitensi. La vittima era il conducente di una Tesla S,
che aveva inserito il sistema di guida automatica su un'autostrada nei pressi
di Williston. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration
(NHTSA), la Tesla si è andata a schiantare contro un tir proveniente dalla
direzione opposta, che stava svoltando a sinistra.
Tesla ha spiegato sul suo sito che né il conducente né il sistema di guida
autonoma hanno visto il lato bianco del tir, che si trovava perpendicolare
all'auto, contro un cielo particolarmente luminoso. Il fondatore Elon Musk,
fa le sue condoglianze su Twitter.
--Quarant'anni fa in vendita il primo pc Apple
Apple I era semplice scheda madre, ora ambito da collezionisti
Quarant'anni fa andava in vendita il primo computer Apple: l'Apple I era una
semplice scheda madre, ne furono realizzate 200 e vendute circa 175. Costava
666,66 dollari e ora collezionisti pagano cifre da capogiro per
aggiudicarselo alle aste. Fu il primo di una lunga serie di computer
commercializzati dal colosso di Cupertino che proprio qualche mese fa ha
festeggiato 40 anni di vita: il primo aprile 1976 Steve Jobs, Steve Wozniak e
Ronald Wayne la fondarono in un garage di Los Altos, in California.
Concepito e progettato da Steve Wozniak, l'Apple I fu presentato nell'aprile
1976 all'Homebrew Computer Club di Palo Alto e commercializzato dal luglio
1976 all'agosto 1977. La scheda madre era molto semplice, conteneva solo 30
chip e si programmava attraverso una tastiera alfanumerica che mostrava i
risultati su un display video. Si stima che siano sopravvissuti tra i 30 e i
50 pezzi di computer Apple I, di cui solo sei perfettamente funzionanti, e il
valore è in continua crescita. Nel novembre del 2010 un esemplare in perfette
condizioni è stato acquistato da un collezionista italiano da Christie's a
Londra per 157.245 euro.Successivamente, nel giugno 2012, è stato venduto da
Sotheby's a New York uno degli ultimi esemplari funzionanti per 374mila
dollari. Due anni dopo, a ottobre 2014, la casa d'aste Bonhams, sempre
newyorkese, ha registrato il prezzo record di 905mila dollari per un altro
esemplare funzionante.
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AGGIORNAMENTO 29 GIUGNO 2016
Huawei
lavora a un suo sistema operativo
Come
Samsung punterebbe a smarcarsi da Android di Google.
Huawei starebbe
lavorando allo sviluppo di un proprio sistema operativo per affrancarsi dalla
dipendenza dalla piattaforma Android di Google. Lo riporta il sito "The
Information" citando tre persone vicine alla vicenda.
Il colosso cinese, terzo produttore di smartphone al mondo dopo Samsung e
Apple, sarebbe quindi intenzionato a seguire la strada di Samsung, che ha
creato il sistema operativo "fatto in casa" Tizen, per ora usato
sui dispositivi connessi ma non sui telefonini. Anche la cinese Lenovo, tra i
big della telefonia, lavora a una piattaforma proprietaria, come annunciato
dalla stessa azienda nell'autunno scorso.In attesa di sviluppare un sistema
operativo come "piano B" in caso di problemi con Android, Huawei
sempre secondo le indiscrezioni starebbe lavorando per far assomigliare di
meno all'iPhone l'interfaccia utente dei propri smartphone, che in Occidente
vengono criticati proprio per la vicinanza estetica del software con quello
dei telefoni di Apple. Allo scopo nei mesi scorsi la compagnia orientale ha
assunto, in una mossa in apparenza contraddittoria, Abigail Brody, ex
designer proprio di Apple.
-Google,
il Gay Pride si fa virtuale
Video a 360 gradi per coinvolgere chi vive in Paesi omofobi
Google tende la mano alla comunità Gay mondiale, creando un modo hi-tech per
far partecipare ai Gay Pride chi non può. La compagnia sta girando video a
360 gradi delle marce che si stanno tenendo nel mondo, pubblicandoli su
YouTube.
Basta selezionare una città e indossare un paio di Cardboard - i visori economici
per la realtà virtuale fatti di cartone, che funzionano inserendo uno
smartphone al loro interno - per sentire di prendere parte alla marcia, anche
dal divano di casa."In oltre 70 Paesi essere gay è un crimine, e anche
in nazioni dove c'è uguaglianza davanti alla legge, molte persone Lgbtq si
trovano ad affrontare discriminazione e violenze solo per essere se
stesse", scrive Google in un post. In questa situazione "è
importante mandare un messaggio forte di sostegno e alzarsi in piedi per
rivendicare l'uguaglianza e la libertà d'espressione per tutti. Portiamo il
Gay Pride a chi non può marciare".
--Su Instagram sbarca traduzione dei testi
La novità arriverà da luglio
Dopo aver raggiunto il mezzo miliardo di utenti, Instagram aggiunge anche la
traduzione automatica dei testi, opzione già disponibile su Facebook. La
novità arriverà da luglio. Qualsiasi testo presente nell'applicazione sarà
tradotto nella propria lingua, facilitando così la comunicazione o la lettura
dei contenuti condivisi.Inizialmente la funzione comprenderà 24 lingue e sarà
disponibile soltanto per i nuovi messaggi, non dunque per quelli vecchi. La
traduzione Instagram sarà possibile grazie ad una funziona 'ad hoc' e sarà
visibile sotto le fotografie e i profili degli utenti.
--Su Instagram sbarca traduzione dei testi
La novità arriverà da luglio
Dopo il pulsante rosso per riprendere il controllo delle macchine ed evitare
scenari alla Terminator, Google individua cinque aspetti da affrontare prima
di aprire le porte all'Intelligenza artificiale, il 'cuore e la mente' anche
dei futuri robot domestici. Riflessioni che riportano alla memoria le tre
leggi della robotica che Isaac Asimov definì all'inizio degli anni '40,
prevedendo nei suoi romanzi un'era in cui robot ed esseri umani avrebbero
condiviso mansioni e spazi.Evitare gli effetti collaterali negativi, evitare
di promuovere l'hacking, prevedere una supervisione scalabile (cioè quanti
feedback deve ricevere dagli uomini), l'apprendimento sicuro, l'adattamento
negli spazi: sono queste le riflessioni lanciate dai ricercatori della
divisione Google Research sugli sviluppi dell'Intelligenza artificiale.
Secondo il numero Chris Olah, attualmente non c'è nessun rischio, anzi queste
tecnologie porteranno molti benefici alla collettività. Il documento arriva a
pochi giorni dall'appello lanciato da da DeepMind (altra azienda di Google,
il cui software e' finito sotto i riflettori per aver battuto l'uomo al gioco
Go) sulla necessità di creare una sorta di "tasto rosso" non solo
in grado di "arrestare" le azioni di una intelligenza artificiale
ma anche di impedire che un sistema troppo sviluppato possa capire e aggirare
questa interruzione.
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AGGIORNAMENTI 22 GIUGNO 2016
Alcuni
account di Twitter riconducibili a sostenitori dell'Isis sono stati hackerati
dopo la strage di Orlando.
Nelle pagine violate il contenuto jihadista è stato sostituito dalla bandiera
arcobaleno, da messaggi sul gay pride e anche da link a pornografia gay. Lo
riporta l'edizione europea di Newsweek, l'hacker sarebbe legato al collettivo
Anonymous, il suo nome in codice è WauchulaGhost, in passato ha già violato
altri account legati all'Isis."L'ho fatto per le vittime di Orlando,
l'uccisione di innocenti non è tollerabile. Voglio solo dire che non stiamo
usando pornografia per offendere i musulmani, le nostre azioni sono dirette a
estremisti jihadisti. Molti dei nostri attivisti sono musulmani e rispettiamo
tutte le religioni che non uccidono vite innocenti", dice l'hacker al
magazine, sostenendo di aver violato più di 200 account Twitter appartenenti
a sostenitori Isis, alcuni di questi nel frattempo sono stati chiusi.Twitter
ha affermato di aver chiuso, dal 2015, più di 125mila profili che
promuovevano l'estremismo.
Alcuni account di Twitter riconducibili a sostenitori dell'Isis sono stati
hackerati dopo la strage di Orlando. Nelle pagine violate il contenuto
jihadista è stato sostituito dalla bandiera arcobaleno, da messaggi sul gay
pride e anche da link a pornografia gay. Lo riporta l'edizione europea di
Newsweek, l'hacker sarebbe legato al collettivo Anonymous, il suo nome in
codice è WauchulaGhost, in passato ha già violato altri account legati
all'Isis.Twitter ha affermato di aver chiuso, dal 2015, più di 125mila
profili che promuovevano l'estremismo.
--Huawei
vende 2,6 mln P9 in 6 settimane
La società, domanda 'senza precedenti', trainano Cina ed Europa
Il corposo investimento nel marketing per conquistare i mercati occidentali,
con una presentazione in grande stile a Londra il 6 aprile scorso, ha
ripagato Huawei, che ha annunciato vendite "senza precedenti". La
compagnia cinese ha reso noto di aver venduto a livello globale 2,6 milioni
dei suoi smartphone di fascia alta, il P9 e il P9 Plus, nelle prime sei
settimane di commercializzazione. La domanda, si legge in una nota della
società, si è mostrata robusta sia in Cina, sia all'estero e soprattutto in
Europa. Fuori dal mercato domestico gli acquisti dei due smartphone hanno
raggiunto volumi di oltre il doppio (+130%) rispetto a quelli del modello
precedente, il P8. In Francia le vendite di P9 sono state più alte di quelle
del P8 del 1.000%, in Finlandia e Polonia del 400%, in Gran Bretagna del
300%. I P9, caratterizzati dalle due fotocamere posteriori realizzate in
collaborazione con la tedesca Leica, hanno contribuito a consolidare il terzo
posto di Huawei nel mercato mondiale degli smartphone. Davanti all'azienda
cinese ci sono Samsung e Apple, le cui performance di vendita al debutto
viaggiano su livelli decisamente più alti. Nel primo mese Samsung ha venduto
9 milioni di Galaxy S7 e S7 Edge, mentre Apple ha commercializzato 13 milioni
di iPhone 6s e 6s Plus nel primo weekend.
--Snapchat, l'app del fantasmino (è il suo logo) nata per i messaggi
"usa e getta" tanto amata dai teenager, punta sempre di più sulle
news e ora si lancia anche come "editore": la compagnia
californiana ha fondato un suo magazine online incentrato sul mondo della
tecnologia. Si chiama Real Life e debutterà il 27 giugno. L'annuncio sullo
stesso sito "Reallifemag.com" da parte di Nathan Jurgenson, che del
magazine sarà il direttore.
Real Life sarà focalizzato non tanto su recensioni di prodotti e ultimi
gadget ma su storie di vita quotidiana dove la tecnologia ha un ruolo
importante, coprendo temi che spaziano dalla privacy alle relazioni umane.
L'iniziativa riprende un tentativo di creare contenuti originali che Snapchat
aveva già fatto con un suo canale di news - poi chiuso - nella sezione
"Discover" della sua app dove trovano spazio notizie e video di
selezionati media, dalla Cnn a National Geographic. L'informazione sta
diventando un terreno sempre più importante per i social network: secondo una
recente indagine dell'Istituto Reuters di Studi sul giornalismo proprio i
social hanno superato per la prima volta la tv come fonte di notizie per i
più giovani.
--Tech da indossare, 100 mln consegne 2016
Smartwatch ma non solo, crescono anche i tessuti 'tech'
Vola il mercato dei dispositivi indossabili e - trainato da braccialetti per
il fitness e smartwatch - quest'anno supererà la soglia di 100 milioni di
consegne nel mondo, mettendo a segno una crescita a due cifre rispetto allo
scorso anno (+29%). Le stime sono della società di ricerca Idc che evidenzia
un altro trend: nei prossimi quattro anni a vivacizzare il mercato non sarà
solo la tecnologia da indossare al polso ma sempre di più anche
l'abbigliamento 'tech'. Gli analisti stimano che nel suo complesso il mercato
registrerà un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 20,3% con 213,6
milioni di unità consegnate nel 2020, più del doppio di quelle previste
quest'anno. La categoria degli orologi smart - grazie alla popolarità di
modelli come l'Apple Watch o il Moto 360 - nel 2016 rappresenterà il 41% del
mercato ma nel 2020 arriverà al 52%. Il futuro, secondo gli analisti, è di
modelli di smartwatch meno sofisticati che però come "must"
dovranno integrare funzioni fitness di base come il monitoraggio
dell'attività fisica o del sonno. I braccialetti 'smart', che ora vanno per
la maggiore e quest'anno saranno il 50% delle consegne, nel 2020 caleranno a
quota 29% proprio per il prevalere di modelli di 'basic watch' rivali. Due i
fattori che saranno cruciali per il settore: la connettività cellulare - che
renderà autonomi gli orologi 'smart' dai telefoni - e le applicazioni.
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AGGIORNAMENTI 15 GIUGNO 2016
Sorpresa
Apple, la sua chat potrebbe debuttare su Google
Al
via Conferenza sviluppatori San Francisco
Dopo l'annuncio
delle due nuove applicazioni per messaggi di Google - Allo e Duo - che
arriveranno anche su iPhone e iPad, Apple sta per rendere il 'favore' al
rivale Big G. La sua chat iMessage, secondo indiscrezioni del sito
MacDailyNews, potrebbe infatti debuttare su dispositivi equipaggiati con
sistema operativo Android di Google. L'annuncio dovrebbe arrivare alla
conferenza per gli sviluppatori di Cupertino (WWDC 2016) che si aprire lunedì
13 giugno a San Francisco. Ecco il link per seguire lo streaming. Per
l'occasione i riflettori sono puntati anche su un "Siri da salotto",
ovvero un assistente personale sempre più "intelligente" dentro le
mura di casa, sulla scia dei dispositivi già lanciati da Amazon e Google.
Considerando che sono stati da poco annunciati l'iPhone SE e il nuovo iPad
Pro, la settimana prossima potrebbero arrivare solo novità minori in tema di
dispositivi. Secondo il sito 9to5Mac è possibile un annuncio di nuovi
MacBook.
Apple, come da copione, alzerà il sipario sul futuro delle sue quattro
piattaforme software - iOS, OS X, watchOS e tvOS - ma il keynote di apertura
col ceo Tim Cook potrebbe comunque riservare qualche sorpresa. Di sicuro
verrà approfondita con la comunità degli sviluppatori la
"rivoluzione" dei modelli di business dietro il negozio digitale
App Store, già annunciata nei giorni scorsi, che spinge sempre di più sulle
formule di abbonamento.
--Travestiti
da dipendenti rubano iPhone in Apple Store a Ny
Colpiti due negozi, criminali 'armati' di t-shirt blu
Dall'inizio dell'anno alcuni ladri stanno derubando gli Apple Store di New
York senza pistole e passamontagna, ma armati solo di una t-shirt: quella blu
che indossa il personale nei negozi della Mela di tutto il mondo.
L'ultimo episodio di cui riferisce la stampa locale è avvenuto nei giorni
scorsi: un uomo con indosso la maglietta dello staff di Apple è entrato nel
negozio di SoHo, quartiere nell'area sudovest di Manhattan, e con l'aiuto di
un complice è riuscito a rubare 19 iPhone, per un valore di oltre 16mila
dollari. Nei mesi scorsi il New York Post aveva parlato di una piccola gang
di criminali che ha colpito per due volte un altro Apple Store di Manhattan,
nell'Upper West Side. A febbraio una donna travestita da impiegata Apple ha
rubato otto iPhone aiutata da due complici 'in borghese' all'interno del
negozio. Il trio è poi tornato a colpire il punto vendita a marzo riuscendo a
sottrarre 59 melafonini. In totale 67 smartphone, per un valore di quasi
50mila dollari.
--Social per gestire disastri naturali
Istituto Boella capofila progetto, da Commissione Ue 6,5 mln
Parte da Torino il futuro della gestione dei disastri naturali: prende
infatti il via in questi giorni I-React, un progetto triennale del valore di
6,5 milioni di euro finanziato dalla Commissione Europea per la creazione di
un sistema di prevenzione e controllo dei disastri in tempo reale. Capofila
del progetto è l'Istituto Superiore Mario Boella di Torino, che aggrega 20
partner europei, tra cui centri di ricerca, organizzazioni internazionali
come l'Unesco, enti pubblici ma anche piccole e medie imprese, che avranno il
ruolo di valorizzare dal punto di vista commerciale l'innovazione.
Entro il 2018 I-React, acronimo di Improving Resilience to Emergencies
through Advanced Cyber Technologies, realizzerà una piattaforma in grado di
sfruttare le tecnologie già oggi a disposizione per raccogliere e analizzare
molteplici fonti dati e generare informazioni in tempo reale su alluvioni,
incendi, terremoti e altre calamità. La raccolta e la reazione avverranno in
maniera veloce e precisa, garantendo allo stesso tempo l'interoperabilità con
gli attuali sistemi di gestione delle emergenze come Copernicus Emergency
Management Service (Ems) o la sinergia con programmi scientifici
intergovernativi attraverso il partenariato con l'Ufficio Regionale Unesco.
--Euro 2016: per il web vince la Germania, Italia via ai quarti
Sono i pronostici dei 'Big Data' di Microsoft
Il vincitore degli Europei 2016 sarà la Germania, che giocherà la finale con
la Spagna. L'Italia verrà eliminata ai quarti dal Portogallo. Non sono i
pronostici di un esperto di calcio ma quelli dei 'big data' del web, cioè
l'insieme di elementi presi da ricerche su internet e conversazioni sui
social network. A incrociare questi dati è Bing, il motore di ricerca di
Microsoft, con un metodo applicato ad altre competizioni sportive, rivelando
ad esempio l'esito di 15 dei 16 incontri a eliminazione diretta della Coppa
del mondo Fifa 2014 con una precisione del 94%, o ancora i campioni di tennis
maschile e femminile di Wimbledon 2015 con una precisione del 71%.
Secondo Microsoft nella partita inaugurale di stasera, Francia-Romania
vincerà la Francia per 1 gol di differenza, mentre l'Italia perderà col
Belgio ma batterà Svezia e Irlanda. Per questo tipo di previsioni Bing si
basa su un modello statistico che considera "la forza della squadra, ma anche
i risultati passati per valutare i fattori che hanno contribuito alla
vittoria precedente", come il luogo, le condizioni meteo e il margine di
vittoria. Questi dati servono da base per un secondo modello che rappresenta
l'indice di potenza e il 'ranking' della squadra per un determinato sport.
Alla fine i dati si bilanciano con la 'febbre calcistica' che si riversa su
web e social network (fino ad ora solo su Facebook hanno parlato 84 milioni
di persone che hanno generato 221 milioni di interazioni) ma anche con
informazioni in tempo reale come infortuni, sospensioni, dibattiti e cambi di
formazione.
Infine, per dare la possibilità ai tifosi di seguire la squadra del cuore,
Microsoft ha realizzato le 'Heat Map': sono mappe interattive in 3D che
catturano le attività dei fan, il grado e l'intensità del tifo nei vari paesi
europei prima e dopo ogni partita.
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AGGIORNAMENTI 8 GIUGNO 2016
Bimbi,
9% capita su siti alcol e droga
Indagine
Kaspersky con dati del 'parental control'
I bambini di tutto
il mondo usano sempre di più social network, chat, giochi ma il 9% s'imbatte
in siti che contengono informazioni su alcol, droghe e tabacco. Sono i dati
raccolti nell'ultimo anno dalla piattaforma di controllo parentale di
Kaspersky installata su milioni di computer fissi di tutto il mondo con lo
scopo di filtrare contenuti adatti ai minori. Nell'ultimo anno, spiegano gli
analisti dei Kaspersky Lab, a livello globale i baby-utenti di internet hanno
trascorso la maggior parte del tempo online da pc sui social network e sui
servizi di messaggistica (67%, con l'Italia che si colloca sopra la media con
il 70%). Seconda attività prediletta sono i giochi per computer (11,2%, in
Italia il 6%). I giovani navigatori si imbattono di frequente anche in siti
web correlati al consumo di alcolici, tabacco e droghe (9%).
Più raramente, bambini e adolescenti visionano (e magari acquistano) prodotti
distribuiti attraverso i negozi online (4,7%), guardano video ed ascoltano
musica su internet (3,4%). Solo occasionalmente si recano sui siti
pornografici, oppure vengono convogliati in maniera casuale verso questi
ultimi (1,5%). Siti relativi ad armi, gioco d'azzardo e violenza sono tutti
rispettivamente sotto lo zero per cento.
--Anche
Twitter apre a video a 360 gradi
Microblog supporta filmati immersivi anche se non direttamente
Su social network e piattaforme online i filmati sono sempre più
"immersivi": dopo Facebook e YouTube ora anche Twitter supporta i
video a 360 gradi, anche se non direttamente nella sua app ma rimandando
tramite link ad altri siti. La novità, come riportato dal sito The Verge, è
partita con l'inizio delle finali di Nba, la Lega di basket americana, negli
Usa.È l'account Twitter ufficiale della Nba a condividere video a 360 gradi
realizzati con la videocamera Samsung Gear 360. Questo formato permette agli
utenti di osservare ogni angolazione del filmato muovendosi all'interno di
esso col mouse sui pc o con l'uso delle dita sullo schermo "touch" di
uno smartphone o di un tablet. A differenza di Facebook e YouTube, il
supporto ai video a 360 gradi su Twitter per il momento non sarà diretto.
Cliccando sui link delle clip gli utenti saranno reindirizzati verso un sito
esterno. Si tratta comunque di un passo fondamentale per il microblog, che
negli ultimi tempi stenta a rilanciarsi e che in passato è stato più volte
pioniere di diverse novità in fatto di video.Dal lancio dei filmati-lampo con
Vine alle dirette streaming con l'acquisizione di Periscope. Tuttavia la
piattaforma è stata poi superata dai concorrenti, Facebook in testa che è
forte di una "potenza di fuoco" di un miliardo e 650 milioni di
utenti nel mondo e che sta facendo dei video uno dei pilastri portanti della
sua offerta.
--Dopo Instagram, Twitter superata anche da Snapchat
Bloomberg, su chat 'usa e getta' 150 milioni di utenti al giorno
Dopo Instagram, anche Snapchat sorpassa Twitter: il microblog è stato
superato in utenti dalla chat diventata popolare tra i giovanissimi per i
suoi messaggi "usa e getta" e che di recente ha portato a casa un
nuovo 'round' di investimenti da quasi due miliardi di dollari. Secondo il
sito di Bloomberg, Snapchat conta ora 150 milioni di utenti al giorno, mentre
Twitter ne avrebbe 140 milioni. Un risultato da un lato notevole per
Snapchat, che sta per compiere 5 anni di vita, ma che dall'altro conferma il
momento di stallo di Twitter, che invece ha 10 anni di attività alle spalle.
Anche la velocità di crescita di Snapchat colpisce: a dicembre, secondo i dati
riferiti da Bloomberg, aveva 110 milioni di utenti giornalieri. Twitter, che
inizialmente era secondo solo a Facebook, è stato negli anni superato da
Instagram e WhatsApp (entrambe di proprietà di Zuckerberg) e ora cede il
passo anche a Snapchat che si è nel frattempo arricchita di contenuti e
servizi anche editoriali. Snapchat comunque incalza anche il gigante
Facebook. Non in termini di utenti, ma sul fronte dei video visti: su
Snapchat sono più che raddoppiati in meno di un anno, toccando quota 10 miliardi
di visualizzazioni al giorno. A febbraio erano 8 miliardi, cioè quanto
registrati da Facebook a novembre scorso. Una spina nel fianco per il social
di Mark Zuckerberg che negli ultimi tempi non ha fatto mistero di voler
trasformare i video, da quelli a 360 gradi alle dirette in streaming, in uno
dei suoi pilastri portanti.
--Samsung lancia gli auricolari 'smart'
Per fitness a ritmo di musica. In arrivo anche nuova smartband
Liberi da smartphone, bracciali per il fitness e lettori Mp3: per andare a
correre o a passeggio tutto ciò che serve è un paio di auricolari. Ne è
convinta Samsung, che ha presentato i Gear IconX. Si tratta di auricolari
completamente senza fili in grado di memorizzare e riprodurre fino a mille
canzoni, oltre che di monitorare il battito cardiaco, contare i passi fatti,
misurare distanza percorsa, velocità dell'andatura e calorie bruciate.
Nel corso dell'allenamento l'utente sente una guida vocale che come un
allenatore dà conto dei progressi, mentre tutti i dati raccolti vengono inviati
all'applicazione Samsung Health.Non serve un dispositivo esterno nemmeno per
controllare la riproduzione musicale: basta toccare l'auricolare, che
riconosce diverse gesture. Gli auricolari saranno in vendita nel terzo
trimestre a 200 dollari.Contemporaneamente Samsung ha presentato anche il
nuovo bracciale sportivo Gear Fit 2, che rispetto al primo modello introduce
Gps, barometro e il sistema operativo Tizen. La smartband ha il lettore
musicale e memoria più capiente, è resistente all'acqua e rileva da solo il
tipo di attività fisica svolta dall'utente tra 15 disponibili. In vendita
sempre dal terzo trimestre, a un prezzo di 180 dollari.
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AGGIORNAMENTI 1 GIUGNO 2016
5
app per la stagione estiva
Per
i fan della musica e del vintage gli altoparlanti SunnyLife. Sono un mini
sound system che ricorda i vecchi radioloni, da abbinare ad un lettore mp3 o
allo smartphone per ascoltare le proprie playlist in spiaggia, ad un picnic o
una grigliata in piscina. Sono resistenti all'acqua e alla sabbia e si può
ascoltare anche la radio. Livetrekker, è l'app che permette di creare una
memoria digitale e interattiva. Si prende nota degli spostamenti tracciando
una linea rossa sulle strade percorse, l'applicazione permette di aggiungere
foto, video e commenti. Il tutto si può condividere con i propri contatti sui
social media.
Chi usa Messenger può chiedere i prezzi dei voli ma anche idee sulla
destinazione a Skyscanner, il motore di ricerca di viaggi su scala globale
che ha stretto una partnership con Facebook. La chatbot, un assistente vocale
potenziato, risponde alle domande degli utenti come in una normale
conversazione (per ora solo in inglese) e si possono filtrare i risultati per
ottenere le proposte migliori.
Inoltre in vacanza si può migliorare la tecnica dei 'calci piazzati' con
misurazioni istantanee di potenza, traiettoria, rotazione e precisione del
tiro. E' possibile con Adidas MiCoach Smart Ball che ha sensori integrati:
trasmettono ad un'app tutte le informazioni indispensabili per migliorare il
tiro, lasciando inalterato il gusto di calciare un pallone identico a quelli
regolamentari, anche nel peso.
Ricorda un po' un oggetto dei Flinstone ma può tornar utile ai forzati della
scrivania. Si chiama Cubii ed è un attrezzo pieghevole, tipo una pedana, che
si piazza sotto la scrivania dell'ufficio e permette di pedalare mentre si
lavora. Si possono monitorare i progressi con un'app.
--Microsoft
e Facebook insieme, per cavi sottomarini
Nell'Atlantico, 'per connessioni veloci ed efficaci'
Microsoft e Facebook uniscono le forze per attraversare l'oceano Atlantico. I
due colossi costruiranno nuovi cavi sottomarini chiamati 'Marea' che
''aiuteranno a centrare la crescente domanda dei consumatori per connessioni
veloci e affidabili''.
E' quanto si legge in una nota congiunta, nella quale Microsoft e Facebook
affermano che la costruzione dei cavi iniziera' nell'agosto 2016 e si prevede
sara' completata nell'ottobre 2017.
--Chi ha impostato "12345" e simili come password per accedere ai
propri servizi online su piattaforme Microsoft - come Skype, Outlook, ma
anche Azure AD - sarà invitato a reimpostare la propria parola chiave in
favore di una meno scontata e banale, e decisamente meno vulnerabile da
hacker o intrusi. Così, in attesa che i sistemi biometrici mandino
definitivamente in pensione l'obsoleta password, il colosso di Redmond
dichiara "guerra" alle parole chiave più gettonate e meno efficaci
al mondo. In un post comparso nei giorni scorsi sul blog di sviluppatori
Microsoft, che tra l'altro cita la perdita di circa 117 milioni di nomi
utente e password subita da LinkedIn per un attacco hacker, Alex Simons,
direttore del Program Management dell'azienda, spiega come la compagnia abbia
deciso di bloccare automaticamente determinate password per i suoi utenti. Il
sistema che gestisce gli account degli utenti mette in una sorta di
"lista nera" le parole chiave elencate nella classifica annuale si
SplashData fra quelle più usate (e quindi più facili e banali) al mondo. Al
top ci sono "perle" come "123456", "password" o
"qwerty", e la new-entry "starwars". Agli utenti verrà
chiesto di reimpostarle, più difficili. Nei prossimi mesi anche la
piattaforma cloud di analisi e servizi Azure AD integrerà questa funzione.
--Usa, 6 persone su 10 leggono notizie sui 'social'
Esperti, il 44% della popolazione si informa su Facebook
Il 62% degli statunitensi adulti accede alle news attraverso i social media,
Facebook in testa. Lo rivela un'indagine condotta dal Pew Research Center, da
cui emerge che per il 18% degli intervistati l'informazione passa
"spesso" dai social. In base alla ricerca, condotta su un campione
di 4.600 persone, si informano anche attraverso le reti sociali il 70% degli
utenti di Reddit, il 66% di quelli di Facebook e il 59% degli iscritti a
Twitter. Seguono Tumblr (31%), Instagram (23%), YouTube (21%), Linkedin
(19%), Snapchat (17%) e Vine (14%). Facebook è comunque al primo posto se si
considera la base di utenti, che per la compagnia di Mark Zuckerberg è di 222
milioni di persone in Usa e Canada. Sul social blu sono presenti il 67% di
tutti gli statunitensi adulti e di conseguenza dicono gli analisti il 44%
dell'intera popolazione a stelle e strisce accede alle news anche su
Facebook. Il 10% lo fa su YouTube e il 9% su Twitter. Su Facebook tuttavia,
così come su Instagram e YouTube, gli utenti spesso si imbattono per caso
nelle notizie. Al contrario, chi legge news su Twitter, Reddit e LinkedIn si
collega più spesso su queste piattaforme in cerca di informazioni.
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AGGIORNAMENTI 25 MAGGIO 2016
Mappe
libere e gratuite per tutti, dati cartografici 'open source' utili alle
Pubbliche Amministrazioni, aggiornamenti veloci grazie alla partecipazione
degli utenti in stile Wikipedia che si sono rivelati utili in caso di
soccorso in disastri naturali come quello di Haiti.
Cresce la comunità di OpenStreetMap, un progetto nato nel 2004, che ora conta
nel mondo tre milioni di utenti, di cui circa 8mila in Italia. Un'alternativa
a sistemi lanciati da big come Google e Apple, già adottata da Financial
Times e National Geographic. "Molti utenti ne fanno un uso
professionale, una mappa è un modo per estrarre informazioni. Si può
scaricare tutto il contenuto che è disponibile anche offline". OpenStreetMap
è una sorta di Wikipedia delle mappe.
--Il
news feeed di Facebook, la bacheca su cui leggiamo il flusso di post degli
amici, potrebbe presto cambiare aspetto per farsi più ordinato. Il social
network, stando a quanto riportato dal sito TheNextWeb, starebbe infatti
testando la possibilità di separare le notizie per categorie come film e tv,
viaggi, cibo, musica, scienza solo per citarne alcune. L'obiettivo è dare
all'utente la possibilità di personalizzare i contenuti, scegliendo ad
esempio film d'animazione o talk show nella categoria film e tv.
--Facebook ai conservatori Usa, siamo per tutte le idee
Incontro dopo polemica su censura notizie nei Trending Topics
Un colloquio disteso, in cui c'è stato spazio anche per una chiacchierata
sulla realtà virtuale e un tour agli edifici disegnati da Frank Gehry.
Facebook tende la mano incontrando i conservatori americani dopo la polemica
scoppiata in piena campagna presidenziale. Pesanti le accuse piovute sul
social network: censura delle notizie che riguardano la destra politica nei
Trending Topics della piattaforma, una sezione che in Italia non è attiva.
"Voglio fare tutto il possibile per assicurare che i nostri team
mantengano l'integrità dei nostri prodotti. E' importante che Facebook
rimanga una piattaforma per tutte le idee", ha scritto pubblicamente
Mark Zuckerberg dopo l'incontro. E' stato organizzato dopo l'intervista del
blog Gizmodo ad un ex curatore della sezione Trending Topics, che ospita le
notizie di tendenza della piattaforma: ha rivelato che il social network
penalizza quelle di stampo conservatore. Testimonianza rafforzata da un
report del Guardian che mostrava come i 'trend' erano frutto di scelte
editoriali e non di un algoritmo. Il senatore repubblicano John Thune ha
chiesto spiegazioni; Zuckerberg ha teso la mano avviando un'inchiesta interna
e poi organizzando la riunione a Menlo Park. Nel quartiere generale di
Facebook si sono presentati una quindicina di rappresentanti del mondo
conservatore tra cui l'ex portavoce di Bush, Dana Perino; il presidente
dell'Heritage Foundation, Jim DeMint; Arthur Brooks dell'American Enterprise
Institute; l'opinionista S. E. Cupp, lo stratega digitale Zac Moffat; e
soprattutto Barry Bennett, consigliere di Donald Trump.
Un paio di mesi fa uno scoop dell'Huffington Post rivelò di un incontro
segreto di big della Silicon Valley, tra cui Google, Apple e Tesla per per
mettere in campo una strategia per fermare la corsa di Trump. Mentre da
alcune recenti interviste della Cnbc rivolte a manager e dipendenti dell'industria
tecnologica americana, è emersa una chiara propensione per i candidati
democratici. Dal settore hi-tech Trump ha ricevuto solo 19mila dollari a
fronte dei 7 milioni di dollari incassati dai candidati democratici con
Bernie Sanders in testa.
--Linkedin, violate 117 milioni di password
Un hacker sta cercando di vendere 117 milioni di password di profili
LinkedIn, rubate grazie ad una violazione del sito avvenuta nel 2012. Ecco
come mettere al sicuro il proprio account
167 milioni di utenti coinvolti, 117 milioni di combinazioni che comprendono
nome utente e password. Sono i numeri del database di credenziali LinkedIn
che un hacker ha messo in vendita sul dark web a 5 bitcoin, circa 2300
dollari.
I dati sono il frutto di una violazione del social network professionale
avvenuta nel 2012. Allora si riteneva che gli account rubati fossero soltanto
6 milioni e mezzo, ma il pacchetto offerto dall’hacker, che si fa chiamare
"Peace", racconta una storia diversa.
Quattro anni fa la breccia aveva fatto notizia, ma era stata archiviata (dopo
le dovute azioni di contenimento da parte di LinkedIn) come un caso
relativamente poco grave, proprio perché si riteneva che gli utenti coinvolti
fosse solo una piccola percentuale rispetto al totale degli iscritti al sito.
Ora un report di Motherboard , che ha parlato direttamente con l’hacker
coinvolto, ha riportato a galla la questione. Secondo gli esperti di
LeakedSource, un motore di ricerca di dati rubati, del database non si è
saputo più nulla per tutto questo tempo perché solo una ristretta cerchia di
hacker russi era a conoscenza della sua esistenza.
Linkedin, dal canto suo, ha confermato ufficialmente che i dati non sono il
frutto di una nuova violazione ma risalgono proprio all’evento del 2012. In un commento a Motherboard un
portavoce ha aggiunto che, nonostante il numero ufficiale di account bucati
fosse stimato in 6,5 milioni, i tecnici del social network avevano offerto
certezze sull’effettiva quantità di credenziali trafugate.
L’esperto di sicurezza Troy Hunt, che gestisce un sito con cui si può
verificare se i propri dati sono stati rubati, ha confermato la validità
delle credenziali in vendita con un paio di utenti scelti a campione. In ogni
caso non è dato sapere quante delle password incluse nel database siano
ancora attive e funzionanti.
LinkedIn ha già iniziato a contattare direttamente gli utenti il cui account
potrebbe essere violato, per chiedere loro un reset forzoso della password.
Se siete utenti LinkedIn è comunque consigliabile procedere ad un cambio
password , operazione che andrebbe ripetuta di tanto in tanto anche senza lo
spauracchio di una megabreccia.
E se per caso usate la stessa password di LinkedIn anche per altri servizi il
consiglio è di cambiarla subito anche per tutti gli altri profili e di
scegliere sempre una password diversa per ogni sito.
Per rendere il proprio account più sicuro e difficile da violare anche dopo
un furto di password, è buona norma attivare l’autenticazione a due passaggi,
che richiederà un’ulteriore conferma della propria identità (ad esempio
tramite l’invio di un codice temporaneo via SMS) quando ci si connette da un
computer o da un browser diverso dal solito. Su LinkedIn lo si può fare dal
menù Privacy, sotto Privacy & Setting, cui si può accedere spostando il
mouse sulla foto del proprio profilo.
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AGGIORNAMENTI 18 MAGGIO 2016
YouTube
pensa a chat, sfida Messenger e Snapchat
Messaggi
istantanei mentre si guardano i video
Secondo indiscrezioni Youtube sta lanciando un servizio di chat da usare
mentre si guardano i video. Una sfida a Messenger di Facebook e a Snapchat e
di Amazon, anch'essa interessata alle chat, il servizio di messaggini
fantasma che ha conquistato gli adolescenti. Il test di YouTube sarà attivo
per una piccola percentuale di utenti che potranno a loro volta invitare i
loro contatti a unirsi alla conversazione. Potranno usare la chat all'interno
dell'applicazione YouTube o rispondere con un altro video.
Al momento la media di permanenza su YouTube si aggira sui 40 minuti da
dispositivi mobili, tra i giovanissimi è piu' popolare della tv ed è leader
nei video su internet con oltre un miliardo di utenti. Rivali come Snapchat e
Facebook, però, stanno progressivamente 'rosicchiando' questi numeri. Secondo
dati recenti, i video visti su Snapchat sono più che raddoppiati in meno di
un anno, toccando quota 10 miliardi di visualizzazioni al giorno. Facebook a
novembre contava 8 miliardi di visualizzazioni destinati a crescere dopo aver
reso disponibile per tutti le dirette streaming.
--Yahoo!: in corsa anche consorzio con Buffett
Warren Buffett e il fondatore di Quicken Loans, Dan Gilbert, sarebbero in
corsa per acquistare gli asset di Yahoo!. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Il consorzio sarebbe stato ammesso alla seconda fase di offerte. Sulla scia
di queste indiscrezioni i titoli della società sono salite in Borsa nelle
contrattazioni after hours, arrivando a guadagnare l'1,3%
--WhatsApp sfida Skype, si prepara a videochiamate
Indiscrezioni, potrebbero arrivare con prossimo aggiornamento
Dopo lo sbarco su computer, WhatsApp prepara la sfida a Skype con le
videochiamate. Secondo indiscrezioni in rete, ci sarebbero tracce della nuova
funzione all'interno di un aggiornamento dell'applicazione sulla piattaforma
Android. L'arrivo della videochiamate, una funzione già disponibile anche su
Messenger di Facebook (proprietaria di WhatsApp), era stato dato per certo lo
scorso dicembre, quando erano comparse in rete della schermate di
funzionamento su iPhone.
Al momento però non ci sono notizie certe, per arrivare alle chiamate vocali
su WhatsApp sono passati cinque anni dal lancio di servizio di messaggistica
istantanea. L'app, di proprietà di Mark Zuckerberg, ha da poco raggiunto il
traguardo del miliardo di utenti.
Due giorni fa ha rilasciato due applicazioni - una per computer con sistema
operativo Windows di Microsoft e una per i Mac di Apple - che vanno ad
affiancarsi alle app per le varie piattaforme di smartphone e grazie alle
quali è possibile chattare via computer tenendo lo smartphone in tasca. Ed è
di poche settimane fa la notizia che WhatsApp ha aggiunto la crittografia ai
suoi messaggi, nel tentativo di elevare la sicurezza e la privacy degli
utenti.
--Google batte Apple, è la società che vale di più al mondo
Su Cupertino pesano timori iPhone
Apple sotto pressione in Borsa. I titoli di Cupertino calano per la prima in
due anni sotto i 90 dollari per azione, e la capitalizzazione di mercato
crolla sotto i 500 miliardi di dollari. Una frenata di cui Google approfitta,
strappando ad Apple lo scettro di societa' che vale di piu' al mondo.
A separare i due colossi della Silicon Valley sono alcuni centinaia di
milioni di dollari, con Apple che vale 492,2 miliardi e Google 492,6
miliardi, il che si traduce in una possibile battaglia prolungata per la
vetta del mondo. L'ultima volta che Google aveva superato Apple era in
febbraio sulla scia dei conti positivi che avevano messo le ali ai titoli di
Mountain View. le prese di beneficio del giorno successivo avevano pero'
consentito ad Apple di riprendersi la corona, che ha detenuto saldamente fino
a oggi.
Il divario in termini di capitalizzazione di mercato fra le due societa' era
di 60 miliardi di dollari in aprile, ma nelle ultime quattro settimane i
titoli hanno chiuso in calo in 16 sedute su 20, incluse otto giornate
consecutive di contrazione, ovvero la serie piu' lunga dal 1998. A pesare su Apple sono i dubbi sulle
prospettive di Cupertino e dell'iPhone, le cui vendite hanno deluso. Alle
difficolta' di Apple si contrappongono i successi di Amazon, che continua la
sua marcia al rialzo: il colosso vale 340 miliardi di dollari, non lontano
dai 352 miliardi di dollari di Berkshire Hathaway. Alle spalle di Apple e
Google, completano la classifica delle societa' che valgono piu' al mondo
Exxon Mobil in quarta posizione con una capitalizzazione di 371 miliardi di
dollari e Microsoft al terzo posto con 401 miliardi di dollari.
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AGGIORNAMENTO 11 MAGGIO 2016
Negli
Stati Uniti Facebook dovrà difendersi in tribunale dall'accusa, mossa da
alcuni utenti dell'Illinois, di aver violato la privacy raccogliendo e usando
in modo illecito i dati biometrici delle persone, in particolare il
riconoscimento facciale che serve a 'taggare' chi viene immortalato nelle
foto pubblicate sul social.
Un tribunale
californiano ha infatti respinto la richiesta di rigettare il caso avanzata
dai legali della compagnia. Il problema non riguarda l'Unione europea, dove
Facebook nel 2012 ha dovuto disabilitare il
riconoscimento facciale per venire incontro alle riserve della Commissione
irlandese per la protezione dei dati personali. Sotto accusa negli Usa è il
sistema di tag delle foto, che violerebbe la privacy degli utenti creando una
sorta di "impronta del volto", cioè delle rappresentazioni
geometriche delle facce della gente, senza avere un esplicito consenso a
farlo. Sebbene Facebook nei termini di servizio spieghi di essere legato solo
alle leggi della California e a quelle federali, per il giudice la compagnia
deve rispondere anche al "Biometric Information Privacy Act"
dell'Illinois, che proibisce la raccolta di dati biometrici, e quindi il caso
giudiziario può andare avanti.
La sorte è la stessa toccata a Google, che a marzo è stata colpita da
un'accusa simile per il suo servizio Foto, anche questo in contrasto con la
legge dell'Illinois.
--Il mercato dei dispositivi indossabili, giovane e in crescita, sembra
trovare terreno fertile in Italia. Stando agli analisti di Kantar, a fine
marzo un italiano su 10 aveva al polso uno smartwatch o una smartband: un
tasso di penetrazione doppio rispetto a paesi come Francia e Germania, e in
linea con quanto avviene in Usa.
In base ai dati, gli orologi con cui controllare lo smartphone, o i
braccialetti per monitorare l'attività fisica, sono in possesso del 10,3%
degli italiani. In Europa la diffusione dei gadget indossabili si ferma al
4,6% in Francia, al 5,4% in Germania e al 7,9% in Gran Bretagna. Nel
complesso, la media dei 4 mercati europei considerati è del 6,6%, quasi la
metà rispetto al 12,2% degli Stati Uniti.
Tra Usa e Ue la differenza non è solo quantitativa, ma anche qualitativa. Tra
chi possiede un dispositivo indossabile, oltre tre statunitensi su quattro
(77%) hanno un bracciale per il fitness, con gli orologi intelligenti che si
fermano al 23%. In Europa, invece, trainano gli smartwatch, che rappresentano
il 55% delle vendite totali. I bracciali di Fitbit sono in pole position con
il 18% del mercato ue, seguiti dall'Apple Watch al 14% e dai dispositivi di
Samsung all'11,6%.
Se le smartband sono un dispositivo che si aggiunge, gli smartwatch
acquistati sono andati a sostituire l'orologio tradizionale al polso degli
europei nel 39% dei casi, percentuale che sfiora il 50% per l'Apple Watch.
-Facebook Messenger celebra la festa della mamma che cade l'8 maggio: lancia
una funzione speciale per consentire alle persone di inviare fiori virtuali
alle proprie mamme, alle amiche mamme e "a tutte le donne che rendono la
vita speciale, non importa se mamme o no".
A partire da sabato 7 Maggio, gli utenti vedranno apparire sulla propria chat
di Messenger una nuova icona viola a forma di fiore sulla quale potranno
cliccare per inviare messaggi, testi, foto e GIF decorate con fiori colorati.
Per l'occasione sarà inoltre disponibile un nuovo pacchetto di adesivi, Amore
materno, per esprimere le proprie emozioni riguardanti l'universo delle
mamme.
--Più piccolo, più veloce, più economico: per decenni l'industria informatica
e non solo ha fatto affidamento sul fatto che il prossimo microprocessore
avrebbe avuto queste caratteristiche, secondo quella che viene conosciuta
come la legge di Moore. Ma l'Institute of Electrical and Electronics Enginees
(IEEE), la più grande associazione mondiale di ingegneri elettrici ed
elettronici ha deciso che la tecnologia dei computer ha bisogno di un nuovo
sistema di previsione, che consenta un più ampio spazio di manovra, e ha
annunciato che creerà una nuova 'Roadmap internazionale per i dispositivi e
sistemi' elettronici.
L'annuncio arriva dopo quasi un anno del lancio International Technology
Roadmap for Semiconductors (ITRS), versione 2.0, iniziativa internazionale
voluta dagli industriali dei semiconduttori di Usa, Europa, Giappone, Corea
del Sud e Taiwan per definire appunto le strategie future per la produzione
di tecnologie elettroniche sempre più avanzate, efficaci e contenute nei
costi, e delle loro relative applicazioni. La prima versione dell'ITRS,
avviata nel 2012, ha continuato ad avere come pulsione primaria l'enunciato fatto
nel 1965 da Gordon Moore, uno dei fondatori di Intel, il colosso americano
dei semiconduttori, secondo cui la potenza di un microcircuito, ovvero il
numero di transistori che formano un chip, raddoppia ogni 18 mesi. In effetti
la prima legge di Moore (ce n'è una seconda che riguarda i sistemi di larga
scala) in 51 anni si è rivelata anche più conservativa rispetto all'effettivo
progresso dei microprocessori. Per fare un esempio, l'iPad 2 nel 2011 aveva
una potenza superiore al supercomputer Cray 2 di 30 anni prima, che tra
l'altro era grande quanto un frigorifero. E l'ultimo iPad di quest'anno è
diverse volte più potente del modello di 5 anni fa.
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AGGIORNAMENTO 4 MAGGIO 2016
Internet
day: 450 mila adolescenti 'offline'
Rispetto
alla più diffusa "generazione connessa", in realtà in Italia sono
452.000 gli adolescenti che non hanno mai usato Internet, ben l'11,5% dei
ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che vivono nel nostro Paese. E la percentuale
è più elevata nel Sud e nelle Isole, dove sfiora il 17,4%, pari a 270.000
ragazzi. Lo sottolinea Save the Children, in occasione delle giornate per i
trent'anni di Internet in Italia.
La presenza di adolescenti "disconnessi", informa l'ong, è maggiore
nelle famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche
"assolutamente insufficienti" (22,7%) o con "risorse
scarse" (14,2%), mentre è ridotta in quelle che dichiarano di vivere in
condizioni economiche "ottime o adeguate" (6,5%).
"Spesso i ragazzi disconnessi da Internet sono tagliati fuori da altre
opportunità educative e culturali, che li allontanano ancora di più dai loro
coetanei, in una spirale che non fa altro che aumentare la povertà
educativa" commenta Raffaela Milano di Save the Children.
--E
a proposito della Giornata su INTERNET il presidente del consiglio ha
dichiarato:
"Internet deve creare più democrazia e partecipazione in Italia. Non
possiamo permettere che ci siano cittadini di serie A e serie B, sarebbe
inaccettabile, quindi dobbiamo dare accesso a chi non ha accesso agli
strumenti digitali". Lo dice il premier Matteo Renzi in collegamento con
l'Internet Day di Pisa, parlando degli impegni del governo. "Siamo in
presenza di una vera rivoluzione" sul digitale: "L'Italia la vuole
vivere e non subire, governare e non seguire. E' arrivato il momento di
rimettersi in prima fila".
Internet: Renzi, crea lavoro, è sfida senza colore politico
"Con Internet c'è creazione di posti di lavoro. Il mondo della
manifattura 4.0 provocherà un cambiamento radicale: lo sta già provocando nei
fatti. Finalmente ci sono segnali importanti di crescita dell'occupazione. Ma
da qui a dieci anni molti settori saranno travolti dalle nuove tecnologie. E
l'Italia deve essere all'avanguardia: non ci accontentiamo aver ridotto la
disoccupazione ai minimi negli ultimi quattro anni, ancora non basta".
Lo afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi in collegamento video con
l'Internet day di Pisa.
"Internet è uno straordinario strumento che allarga i diritti",
sottolinea Renzi, ricordando l'impegno per il Freedom of information act
(Foia). "La prima cosa - aggiunge - è che il governo semplifichi".
Spid, il sistema pubblico d'identità digitale che con un pin unico permette
di accedere ai servizi della pubblica amministrazione, "è il primo
passo": "I nostri progetti sono partiti anche se possiamo fare
meglio".
--È boom di video visti su Snapchat, l'applicazione nata per lo scambio di
foto e messaggini "usa e getta" che tanto piace ai teenager.
Secondo una comunicazione della compagnia agli investitori riportata dal sito
di Bloomberg, i video visti su Snapchat sono più che raddoppiati in meno di
un anno, toccando quota 10 miliardi di visualizzazioni al giorno.
A febbraio erano 8 miliardi, quanto quelle registrate dal "rivale"
Facebook a novembre scorso. Una spina per il social network in blu che negli
ultimi tempi non ha fatto mistero di voler trasformare i video, da quelli a
360 gradi alle dirette in streaming, in uno dei suoi pilastri.
Un anno fa Snapchat contava 4 miliardi di video visti al giorno. La maggior
parte degli utenti di Snapchat, riporta Bloomberg, usa l'applicazione per
fare video e condividerli.
Oltre un terzo degli utenti giornalieri dell'applicazione crea
"Storie" con cui condivide foto e clip che vengono conservati per
24 ore sulla piattaforma per poi auto-cancellarsi. Proprio questa funzione ha
permesso a Snapchat di insidiare Facebook su un mercato particolarmente
redditizio anche se le due compagnie "contano" le visualizzazioni
con due metodi diversi: Facebook a partire da 3 secondi e Snapchat non appena
il video parte. Il social network di Mark Zuckerberg dalla sua per ora ha una
potenza di fuoco di un miliardo e 650 milioni di utenti. Gli iscritti a
Snapchat, secondo gli ultimi dati disponibili, sono circa mezzo miliardo.
--Dopo mesi in fase di test, arrivano ora su Windows 10, il sistema operativo
multipiattaforma di Microsoft, le applicazioni di Facebook, Messenger e
Instagram, tutte di proprietà del social di Mark Zuckerberg.
Facebook per Windows 10 è più completo rispetto alla versione per Windows 8.1
e ha tutte le funzionalità della rete sociale: le reazioni, gli adesivi nei
commenti, la colonna per ricordare compleanni ed eventi. Manca solo, al
momento, la possibilità di trasmettere video in diretta.
Messenger consente di ricevere le notifiche dei messaggi e supporta la
condivisione di foto, adesivi, immagini animate (Gif) e le conversazioni di
gruppo. Non ci sono ancora, invece, le audio-video chiamate e i pagamenti. Le
due app esistono per la versione desktop del sistema operativo, mentre la
presenza sugli smartphone con Windows 10 ci sarà "nel corso
dell'anno". Su tali smartphone arriva invece Instagram. La app supporta
sia i video, sia l'accesso ai messaggi diretti.
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AGGIORNAMENTO 27 APRILE 2016
Realtà virtuale
da 'boom' nel 2016, 2,3 miliardi ricavi
Non solo videogiochi, opportunità per intrattenimento e sport
Con
i pc in declino e gli smartphone verso la saturazione del mercato, la realtà
virtuale diventa il nuovo trend tecnologico. Infatti il fatturato generato
dalla loro vendita quest'anno dovrebbe arrivare a 2,3 miliardi di dollari.
Già destinata a crescere nei prossimi anni. Lo rileva una statistica della
società IDC, secondo la quale in tutto il mondo solo nel 2016 saranno
consegnati 9,6 milioni di dispositivi per la realtà virtuale. Cifra che
crescerà di oltre il 180% l'anno portando a un totale stimato di 64,8 milioni
di dispostivi nel 2020. "I videogame quest'anno saranno il traino
principale per l'acquisto di dispositivi come l'Oculus Rift, l'Htc Vive o il
PlayStation Vr", sottolineano gli analisti di Idc. E se per alcuni ci
sono problemi di disponibilità per le consegne iniziali, questi saranno del
tutto superati prima di fine anno, in vista di una stagione natalizia che
rappresenterà la più grossa finestra di vendite. In linea con le stime Idc
anche quelle di JPMorgan Securities: il mercato globale, dicono gli analisti,
potrebbe raggiungere i 13 miliardi e mezzo di dollari entro il 2020. E
accanto alla realtà virtuale (VR) sta facendo però capolino anche la realtà
aumentata (AR), che quest'anno sta vendendo appena 400 mila dispositivi ma
che secondo gli analisti entro quattro anni arriverà a ben 45,6 milioni di
unità.
Sul settore VR-AR non scommettono solo i grossi player ludici e
dell'intrattenimento (nonché l'industria del porno online) ma anche il mondo
scientifico. Pochi giorni fa a Londra un'operazione chirurgica è stata
trasmessa in diretta streaming in modalità realtà virtuale.E quindi per
fortuna anche un'applicazione seria. Una spinta all'innovazione arriva anche
dall'Italia. I ricercatori del Centro "Piaggio" dell'Università di
Pisa e dell'Istituto italiano di tecnologia hanno concepito un dispositivo
che, indossato da chi naviga in una realtà virtuale, permette di sentire con
il tatto gli oggetti non reali. Un prototipo premiato come migliore lavoro
alla conferenza internazionale Haptics Symposium 2016 di Philadelphia. Anche
sul fronte dei contenuti e delle piattaforme l'offerta comincia a crescere.
Le action camera di GoPro permettono di girare video ad hoc e YouTube si è
appena lanciata nelle dirette su internet con i video a 360 gradi.
--L'Fbi
ha pagato oltre un milione di dollari per 'sbloccare' l'iPhone di uno degli
autori della strage di San Bernardino. Lo rivela Nbc citando il direttore
dell'Fbi James Comey, che ad una conferenza sulla sicurezza a Londra ha
risposto ad una domanda su quanti soldi avesse speso la polizia federale per
ottenere il suo scopo.
"Un sacco, di sicuro piu' di quanto guadagnero' in quanto mi resta da
lavorare in questo incarico, ossia sette anni e quattro mesi", ha
risposto. Secondo i calcoli della Nbc, il direttore dell'Fbi ha uno stipendio
di 180 mila dollari l'anno, quindi moltiplicando per 7,3 anni si arriva a
circa 1,3 milioni di dollari.
Apple ed Fbi si erano sfidati in tribunale ma poi il governo aveva congelato
l'udienza decisiva annunciando di aver trovato un modo per ottenere i dati
dell'iPhone in questione. Resta ancora un mistero chi abbia aiutato la
polizia federale, ma si tratta probabilmente di un hacker o di qualche
societa' specializzata.
--Gli utenti cinesi di Apple da alcuni giorni non hanno più accesso agli
e-book e ai film dei rispettivi negozi digitali della Mela Morsicata. Le
autorità, riporta il New York Times, hanno infatti bloccato le piattaforme
iTunes Movies, per i film, e iBooks, per i libri in formato digitale che
erano state lanciate nel Paese circa sei mesi fa.
Un colpo negativo per Apple, per la quale il mercato cinese è sempre più
importante. Sull'accaduto la compagnia guidata da Tim Cook ha rilasciato una
nota in cui auspica di ripristinare i servizi "il prima possibile",
senza però offrire alcun dettaglio sullo stop.
Secondo quanto riportato dal Nyt, i negozi digitali di film e libri di Apple
avevano inizialmente ricevuto l'approvazione di Pechino ma la scorsa
settimana sono stati bloccati su ordine dell'ente che regola le trasmissioni
e pubblicazioni su stampa, riviste, radio, film, tv e che estende la sua
autorità anche ai contenuti online.
Dopo gli Usa, la Cina è il mercato più importante per Apple. Nella
trimestrale di ottobre scorso la compagnia aveva riportato ricavi oltre le
attese spinti proprio dalle vendite in Cina degli iPhone 6s ed 6s Plus. E
solo due mesi nel Paese è approdato il sistema di pagamenti
"mobile" Apple Pay.
--Google e Microsoft deludono infatti le attese di Wall Street, con i conti
delle ultime trimestrali al di sotto delle previsioni dei principali analisti
finanziari. Risultato: nelle contrattazioni after hour i titoli sono crollati
rispettivamente del 5% e del 6%.
In evidenza le difficolta' crescenti incontrate dal piu' grande motore di
ricerca al mondo sul fronte della raccolta pubblcitaria, rallentata da tempo.
Cosi' le entrate sono risultate pari a 16,47 miliardi di dollari, contro i
16,59 miliardi di dollari previsti. Mentre gli utili si sono assestati sui
7,50 dollari ad azione, contro i 7,96 dollari attesi dagli analisti di Wall
Street. A pesare sui conti di Google anche i costi crescenti legati ad alcune
delle sfide lanciate ultimamente dal colosso di Moutain View, come alcuni
sistemi intelligenti per la casa o i servizi per un internet piu' veloce.
Sfide che finora non hanno dato i risultati sperati, non risucendo a
contrastare la caduta delle entrate pubblcitarie. Entrate che cresceranno
meno del 10% quest'anno. Sul fronte di Microsoft gli utili si sono attestati
sui 62 dollari per azione contro i 64 dollari previsti. Le entrate invece
sono in linea con le previsioni, con vendite per un ammontare di 22,1
miliardi di dollari. Anche qui la conferma di come il Ceo del gigante di
Redmond, Satya Nadella, sia impegnato in una difficile transizione tra la
tradizionale attivita di realizzare computer a quella di realizzare e vendere
sempre piu' servizi 'cloud', come la piattaforma 'Azure'. Ma la crescita di
queste nuove iniziative e' ancora troppo debole per compensare quanto perso
sul mercato dei pc. Pc la cui vendita ha fatto registrare i peggior risultati
dal 2007.
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AGGIORNAMENTO 20 APRILE 2016
Google: Commissione Ue accelera
indagine su Android
Bloomberg, contestazione formale in arrivo a giorni
La
Ue accelera la sua indagine antitrust su Android, il sistema operativo di
Google, segnalando l'intenzione dei regolatori di inviare a giorni una
contestazione formale. Secondo quanto riporta Bloomberg, la Ue avrebbe dato a
Google 24 ore per rimuovere il segreto industriale dalle prove che possono
essere utilizzate nel caso, indice che è in arrivo a giorni uno 'statement of
objections', cioè la prima fase della procedura che formalizza le
accuse.L'antitrust Ue aveva aperto l'indagine formale su Android ad aprile
dell'anno scorso, per verificare se l'azienda abbia stretto accordi
anticoncorrenziali o abusato della sua posizione dominante nel campo dei
sistemi operativi, applicazioni e servizi per smartphone.
--La
polizia canadese sarebbe entrata in possesso nel 2010 della chiave universale
per decifrare i messaggi scambiati dagli utenti di smartphone BlackBerry. La
chiave sarebbe stata usata in un'indagine sulla criminalità organizzata, tra
il 2010 e il 2012, per intercettare oltre un milione di messaggi, e non è
chiaro se sia ancora in possesso delle forze dell'ordine. La notizia,
riportata da Vice News, emergerebbe da documenti processuali. Il caso
arriva a breve distanza dalla citazione in giudizio del Dipartimento di
Giustizia americano da parte di Microsoft, volta a fermare il tentativo di
costringere la compagnia a rendere noti email e altri dati dei clienti senza
che essi ne siano messi a conoscenza. La mossa dell'azienda di Redmond fa fa
eco alla battaglia di Apple per non decriptare gli iPhone nelle indagini
della polizia. Stando alle relazioni tecniche della Royal Canadian Mounted
Police depositate in tribunale, le forze dell'ordine avrebbero intercettato e
decifrato oltre un milione di messaggi su dispositivi BlackBerry legati
all'indagine. I documenti, costellati di omissis, "non rivelano la
provenienza della chiave ma, come ha detto un ufficiale di polizia, era una
chiave che poteva aprire milioni di porte", scrive Vice. La polizia
avrebbe usato un server di transito attraverso cui passavano i messaggi inviati
dai mittenti prima di raggiungere i destinatari.
--Inizio postale australiano vuol fare concorrenza ad Amazon e Google: la
compagnia ha annunciato il via ai test per un servizio di consegna di piccoli
pacchi con i droni e lo ha fatto con una dimostrazione dal vivo della
tecnologia a Melbourne. La fase di test a porte chiuse, spiega Australia Post
sul suo sito, si chiuderà entro l'anno e rappresenta un passo fondamentale
per l'avvio commerciale del servizio.
I droni non andranno a sostituire gli attuali metodi di consegna, ma saranno
un servizio aggiuntivo. Come si vede nel video della dimostrazione condiviso
online, i droni sono in grado di trasportare piccoli pacchi in sicurezza. La
compagnia spiega che potrebbero essere impiegati anche per trasportare
rapidamente prodotti critici come i farmaci. E poi andranno a soddisfare le
esigenze degli australiani che fanno compere online, settore che ha
conosciuto una crescita a doppia cifra negli ultimi 5 anni, specifica la
compagnia. La sperimentazione commerciali dovrebbe partire entro la fine
dell'anno. Secondo quanto riportato dal sito di Western Australia, i droni
dovrebbero costare 10 mila dollari ognuno e dovrebbero essere in grado di
trasportare pacchi fino a 2 chili di peso per circa 25 chilometri. Allo studio anche
la possibilità che trasportino pacchi fino a 10 chili.Quello delle consegne
coi droni è un settore in fermento. Amazon è in attesa del via libera delle
autorità Usa per il suo Prime Air. Della partita vuole essere anche Google,
che punta a un servizio nel 2017.
--Non solo capi d'abbigliamento, smartphone e oggetti d'uso quotidiano: ora
anche l'auto di seconda mano si acquista online. Una tendenza che da qualche
tempo è approdata anche in Italia generando un mercato digitale in assoluta
espansione. E' questo il quadro emerso nel corso del convegno sul 'Futuro
visto dall'usato' organizzato a Roma da Carnext, società del gruppo Leaseplan
specializzata nella vendita di auto provenienti dalle flotte aziendale.
Secondo un'elaborazione del centro studi Fleet&Mobility su dati Unrae e
Aci, i trasferimenti lordi dell'usato (comprese cioè le minivolture) nei
primi tre mesi del 2016 si sono attestati a 1.243 con un aumento sull'anno
precedente del 7,5%. La maggior parte delle 'second-hand cars' vengono
acquistate attraverso il canale web. Solo per fare un esempio: Leaseplan,
società che opera nel settore del noleggio a lungo termine e nelle flotte
aziendali, vende annualmente in media 25mila vetture usate; di queste il 95%
viene 'scelto' e acquistato esclusivamente online. Gli acquirenti, inoltre,
si dividono tra intermediari commerciali (rivenditori specializzati) e
privati che contano da soli il 15%. La compravendita online diventa
determinante anche se si considera il mercato dell'export con quasi 400mila
vetture usate consegnate fuori dall'Italia nel 2015 con i Paesi dell'Est che
fanno la parte del leone. L'e-commerce funziona anche per la compravendita
interregionale: il 16% delle vetture vengono acquistate e vendute fuori
regione con ben 441.730 compratori e rivenditori che operano oltre i propri
confini territoriali.
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AGGIORNAMENTO 13 APRILE 2016
Nel 2015 negli
Stati Uniti le vittime di 'ransomware', gli hacker che prendono in ostaggio i
dispositivi e poi chiedono un riscatto, hanno ottenuto riscatti per oltre 24
milioni di dollari per un totale di 2.500 casi
Lo
riporta la testata Business Insider che spiega come la minaccia, secondo
l'allarme del Dipartimento di Giustizia e Sicurezza Usa, è rivolta non solo a
semplici utenti ma anche pubbliche amministrazioni, polizia e ospedali.
Rispetto al 2005 sono 7.700 le denunce pubbliche e i danni ammontano a oltre
57 milioni di dollari. Secondo l'Fbi i riscatti pagati vanno da 200 a 10mila dollari.
A febbraio scorso ha fatto notizia l'attacco hacker ad una nota clinica di
Los Angeles, l'Hollywood Presbyterian Medical Center, con computer e
strumenti informatizzati comprese le Tac, presi in ostaggio per una
settimana. Tanto che il personale della struttura è tornata a carta e penna per
gestire i dati dei pazienti. Gli hacker hanno chiesto all'ospedale un
riscatto di 17mila dollari in bitcoin.
--L'inventore
della fibra ottica, l'imprenditrice esperta in satelliti nominata da Forbes e
Fortune tra le 50 donne più influenti d'Europa, lo scienziato italiano tra i
più grandi esperti al mondo nelle nanotecnologie, il manager francese che ha
rivoluzionato il mondo della promozione dei beni culturali con il progetto
Louvre Dubai. Sono solo alcuni dei 19 grandi innovatori che hanno animato la terza
edizione del TEDXRoma 2016 svoltosi il 9 aprile all'Auditorium Parco della
Musica a Roma, un giorno la capitale mondiale mondiale dell'innovazione
ospitando 19 'Game changers', tra i migliori ricercatori, artisti,
imprenditori provenienti da tutti i paesi del mondo che nei settori in cui
operano hanno cambiato le regole del gioco.
La rete TED è nata in America nel 1984 per favorire la circolazione di
"idee che meritano di essere diffuse", e negli anni scorsi vi hanno
partecipato personalità come il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales, i
cofondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, Bill Clinton, il Premio Nobel
per la medicina James Dewey Watson. La rete globale TED può contare su una
pagina YouTube con oltre 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni, oltre 10
milioni di iscritti e quasi 74 mila video relativi agli interventi degli
speaker TED caricati in più di 100 lingue.
--Mezz'ora al giorno su Facebook, meno di tre minuti su Twitter. Il divario
nella frequentazione dei due social network da parte degli statunitensi è
messo nero su bianco da Statista.com, il portale che offre un database di
oltre un milione di statistiche provenienti da 18mila fonti internazionali.
Combinando i dati forniti da comScore e Morgan Stanley Research, emerge che
gli utenti di Facebook trascorrono sul social di Mark Zuckerberg una media di
30 minuti al giorno. Otto minuti e mezzo sono dedicati a Snapchat e 8 minuti
a YouTube. Sette minuti al giorno è la fruizione media di Instagram, 4 minuti
quella del rivale Pinterest. Fanalino di coda nella classifica è Twitter, con
appena 2 minuti e 40 secondi al dì.
--Il Dipartimento della Giustizia è in grado di sbloccare solo alcuni iPhone
di vecchia generazione. Jamey Comey, il numero uno dell'Fbi, interviene per
la prima volta sullo sblocco dello smartphone Apple dopo che le autorità sono
riuscite a entrare, tramite l'aiuto di un società esterna, nell'iPhone del
killer di San Bernardino."Abbiamo uno strumento che funziona solo su una
piccola parte di iPhone" non sui modelli più nuovi dall'iPhone 5 in poi, afferma Comey, sottolineando
che "l'Fbi e' brava a mantenere i segreti. Delle persone da cui abbiamo
preso" lo strumento per sbloccare l'iPhone "so molte cose e sono
fiducioso che sono molto bravi a proteggere cosa sanno".
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AGGIORNAMENTO 6 APRILE 2016
Agcom, banda larga sia servizio
universale
Avviata istruttoria a evidenza pubblica
Inserire la
connessione a Internet a banda larga tra gli obblighi del servizi universale,
vale a dire la telefonia di base che deve essere disponibile a tutta la
popolazione. E' il tema dell'istruttoria a evidenza pubblica (e con il
contributo di tutti i soggetti interessati) avviata dall'Agcom. Ad oggi,
ricorda l'Autorità, Telecom Italia è l'operatore incaricato di fornire il
servizio universale e l'attuale ambito di applicazione del servizio
universale si basa su una connessione dati, necessaria per l'accesso a
Internet, a banda stretta (ad esempio mediante modem a 56 kbps), "un
livello evidentemente non più in linea con i fabbisogni minimi della
popolazione servita". Gli esiti della consultazione pubblica saranno
trasmessi al Mise per le determinazioni di propria competenza. Nel 2015 gli
accessi alla rete a banda larga hanno sfiorato i 15 milioni di linee, con una
crescita di 540mila su base annua. Lo riferisce l'Agcom nell'Osservatorio
trimestrale sulle comunicazioni. In particolare, si riducono gli accessi Xdsl
(-230mila), mentre crescono di 780mila quelli con altre tecnologie, che
superano i 2,1 milioni grazie in particolare alla crescita della fibra. Per
quanto riguarda invece le linee mobili, nel 2015 sono diminuite di 1,7
milioni: Telecom si conferma leader di mercato con il 32,4%, mentre Vodafone
scende al 26,4%, Wind è sostanzialmente stabile al 22,8% mentre H3g cresce
lievemente va al 10,9%.Inserire la connessione a Internet a banda larga tra
gli obblighi del servizi universale, vale a dire la telefonia di base che
deve essere disponibile a tutta la popolazione. E' il tema dell'istruttoria a
evidenza pubblica (e con il contributo di tutti i soggetti interessati)
avviata dall'Agcom. Ad oggi, ricorda l'Autorità, Telecom Italia è l'operatore
incaricato di fornire il servizio universale e l'attuale ambito di
applicazione del servizio universale si basa su una connessione dati,
necessaria per l'accesso a Internet, a banda stretta (ad esempio mediante
modem a 56 kbps), "un livello evidentemente non più in linea con i
fabbisogni minimi della popolazione servita". Gli esiti della consultazione
pubblica saranno trasmessi al Mise per le determinazioni di propria
competenza.
--Tim
Cook come Steve Jobs, accoglie clienti Apple Store
Si presenta in negozio Palo Alto per lancio nuovi iPhone
Tim Cook come Steve Jobs accoglie i clienti di un Apple Store a Palo Alto, in
California. E' accaduto poche ora fa, in concomitanza dell'arrivo dei nuovi
iPhone e iPad lanciati da Cupertino il 21 marzo scorso e anche
dell'anniversario dei 40 anni di Apple, che cade oggi, Primo aprile. Cook ha
postato una foto sul suo profilo Twitter in cui stringe la mano ad un cliente
dell'Apple Store, continuando così la tradizione del fondatore della mela
Morsicata.La società di Cupertino fu fondata il primo aprile 1976 da Steve
Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne in un garage di Los Altos. In quattro
decenni la Apple Computers è diventata la più grande azienda del mondo per
valore di mercato, il cui scettro solo da pochissimo le è stato scippato
dalla rivale Alphabet (la holding a cui fa capo Google). Il primo computer,
l'Apple I, vede la luce il primo aprile del 1977. Nel 1980 la società si
quota in Borsa e il vero successo arriva nel 1984, con il lancio del
Macintosh. Poi sono arrivati l'iPod, l'iTunes Store e la rivoluzione della
musica 'liquida', l'iPhone che ha cambiato drasticamente il mondo della
telefonia, l'iPad e l'Apple Watch. Secondo indiscrezioni, l'azienda guidata
da Tim Cook ora è proiettata sulla realtà virtuale e anche sulle auto
elettriche. E di recente si è lanciata in un braccio di ferro con l'Fbi, in
difesa della privacy, riguardo lo sblocco dell'iPhone del killer di San
Bernardino.
--Da bici autonoma ad aereo invisibile, pesce d'aprile è su web
Google lancia funzione contestata, la ritira dopo proteste utenti
L'aereo invisibile di Wonder Woman, la bicicletta che si guida da sola
('erede' della Google Car), ma anche Samantha Cristoforetti che lascia la
Nasa per unirsi a SpaceX, i droni "a chiamata" di Vodafone per
garantire accesso a internet. Lo scorso primo aprile, come da tradizione,
tanti scherzi sono apparsi sul web. Tra i burloni dichiarati in prima linea
c'è Google, da diversi anni una delle regine dei pesce d'aprile più virali.
Tra gli annunci "shock" illustrati sui blog ufficiali di Google con
tanto di video e interviste a responsabili di progetto, c'è la bicicletta a
guida autonoma in Olanda, con testimonianze di mamme felici che la bici possa
portare a spasso i figli mentre sono a casa.Big G fa poi autoironia
annunciando nuovi visori per la realtà virtuale: una scatola di plastica
trasparente che per questo consentono un'immersione non virtuale ma
"reale" nel mondo che ci circonda. Su Mappe l'omino segnalatore è
vestito stile Funky anni '70; mentre su Gmail c'è una nuova funzione per scrivere
la parola fine alle conversazionicon un Minion, ma è stato un boomerang
perchè molti utenti che l'hanno usato hanno protestato e Google ha ritirato
l'opzione. Si prende gioco degli internauti anche lo Smithsonian National Air
and Space Museum di Washington che "espone" l'aereo invisibile di
Wonder Woman, che infatti non si vede.
Mentre il sito Astronautinews lancia un'altra bufala: l'addio di Samantha
Cristoforetti alla Nasa per Space X, la compagnia di Elon Musk.
Vodafone Australia dice invece di aver lanciato il "Voda-Drone", un
drone che fornisce connessione a internet ovunque ci si trovi in mezz'ora
dalla chiamata. Infine, l'applicazione Duolingo, specializzata
nell'insegnamento di lingue, lancia il cuscino che permette di apprendere un
idioma straniero nel sonno, solo poggiando la testa.
--Facebook resta 're' dei social media anche tra i giovani
Rapporto comScore, seguono Snapchat e Instagram
Non è vero che i giovanissimi stanno abbandonando Facebook per piattaforme
più fresche. Almeno stando alle ultime rilevazioni della società comScore.
Secondo il rapporto pubblicato oggi, il social network di Mark Zuckerberg
stacca ancora gli altri per preferenze. I 'Millenials', cioè la generazione
compresa tra i 18-34 anni, passa 2,5 volte in piu' di tempo su Facebook
rispetto ad altre piattaforme come Snapchat che sta però crescendo molto e si
piazza al secondo posto (è usato da tre Millenials su cinque). Al terzo posto
c'è Instagram, di proprietà di Zuckerberg. Secondo il report, inoltre, dei 5
minuti spesi online 1 è trascorso sui social network, seguiti dalle email e
dai servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp e Messenger, anche
questi molto usati dai giovanissimi. Non è un caso, dunque, che Facebook nel
tempo abbia acquisito o lanciato nuove piattaforme, diversificando il proprio
'core-business' iniziale per conservare il suo 'appeal' presso gli
adolescenti. Il tempo passato negli Stati Uniti sui dispositivi mobili
catalizza la vita digitale degli utenti: cattura due dei tre minuti spesi in
media online ed è cresciuto del 65% rispetto al 2013. Nello stesso periodo,
invece, il tempo trascorso su desktop è sceso dal 47% al 35%. E un quinto dei
Millenials, secondo comScore, non si collega più dal pc. Infine, la
penetrazione degli smartphone nel mercato americano è vicina all'80% ma
mostra segnali "di crescita lenta man mano che il mercato si avvia alla
saturazione".
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AGGIORNAMENTO 3o MARZO 2016
"Il
mercato degli smartphone è saturo. I consumatori non cambiano più il telefono
così spesso come facevano anni fa.
La prossima grande opportunità sarà la realtà virtuale": è questo il
parere del capo della ricerca nella società di analisi americana Kantar
Worldpanel ComTech, a pochi giorni dalla presentazione di Apple di nuovi dispositivi.
"L'iPhone SE, più piccolo, è una mossa molto strategica di Apple per
ampliare il numero di consumatori e mantenere aggiornati quelli che si sono
tenuti stretti un vecchio modello. L'azienda ha tirato fuori un telefono il
cui nome fa pensare non ad un telefono inferiore ma piuttosto ad una edizione
limitata. E come capacità questo iPhone ha poco da invidiare ai nuovi modelli
di grido e allo stesso tempo non entra in diretta competizione con
loro". Insomma "è un dispositivo strategico per Apple e non ha
nulla a che fare con la capacità dell'azienda di innovare o meno", e ora
"le innovazioni tecnologiche si stanno sempre più spostando sulla parte
software piuttosto che su quella hardware. Questo non vuole dire che siano
innovazione meno importanti ma di sicuro sono più difficili da 'vendere' al
consumatore rispetto ad un nuovo pezzo di hardware luccicante".
--Microsoft
incontra papabili acquirenti Yahoo!
Alla ricerca di un sostegno da parte del colosso di Redmond per la loro
offerta al motore di ricerca. Microsoft si e' incontrato con alcuni dei
papabili acquirenti di Yahoo! alla ricerca di un sostegno da parte del
colosso di Redmond per la loro offerta al motore di ricerca. Lo riporta
l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, sottolineando che gli incontri sono
stati organizzati dagli acquirenti e che Microsoft non si e' impegnata al
versamento di risorse economiche.
--Snapchat incalza Facebook, compra Bitmoji
Wsj, oltre 100 mld dollari per l'app degli avatar
Snapchat incalza Facebook: compra per oltre 100 milioni di dollari l'azienda
Bitstrips, creatrice di una app che dà vita a un tipo particolare di
emoticon. Lo riporta il Wall Street Journal. Bitmoji, questo il nome della
app, permette agli utenti di creare avatar virtuali e inserirli nella tastiera
dello smartphone, da usare nelle conversazioni come tutte le altre faccine.
Proprio da poco Facebook ha lanciato Reactions, delle emoticon che esprimono
sentimenti diversi dal semplice 'mi piace'. E ha anche comprato l'app
Masquerade, che serve a personalizzare i selfie. Bitmoji, lanciata
nell'ottobre 2014, ha subito conquistato i più giovani e non ha mai perso quota,
aiutata anche dall'utilizzo di celebrity come Seth Rogen e Lena Dunham.
Acquistandola, Snapchat ha un'arma in più per competere sul terreno di
filtri, adesivi e altri gadget che rendono più vivaci le chat.
Diventata famosa per i suoi messaggi 'usa e getta', Snapchat conta 100
milioni di utenti attivi. Recentemente ha conquistato 175 milioni di nuovi
finanziamenti dal fondo Fidelity Investments, che hanno portato il valore
dell'app a 16 miliardi di dollari.Nel 2013 Facebook tentò di acquistare
Snapchat per tre miliardi di dollari, ma uno dei suoi creatori, l'allora
23enne Evan Spiegel, rifiutò. Ora il social network di Mark Zuckerberg, già proprietario
delle chat WhatsApp e Messenger, dovrebbe sborsare molto di più.
--Android Pay, il sistema di pagamenti via smartphone lanciato sei mesi fa in
Usa, approda in Europa. Google ha infatti annunciato che il servizio arriverà
nel Regno Unito "nei prossimi mesi". Supporterà le carte di credito
e di debito Visa e MasterCard di diversi istituti bancari, tra cui Bank of
Scotland, First Direct, Halifax e Lloyds Bank, con altre banche che saranno
aggiunte in seguito.
Al suo arrivo, Android Pay si troverà a competere con Apple Pay, presente nel
Regno Unito dal luglio scorso. Nel corso di quest'anno giungerà Oltremanica
anche Samsung Pay, il sistema alternativo di Samsung che a differenza dei
rivali è compatibile con i normali Pos presenti alle casse dei negozi, non
solo con quelli dotati di tecnologia senza fili Nfc.L'Apple Pay nel
frattempo, stando al sito Re/Code, entro Natale potrebbe andare oltre le app
e sbarcare sui siti web. Il servizio sarà disponibile sul browser Safari per
iPhone e iPad che hanno il lettore di impronte digitali. Apple starebbe
inoltre valutando di estenderlo anche ai suoi computer Mac. In questo modo la
compagnia di Cupertino potrebbe entrare in competizione con PayPal e il suo
sistema di pagamenti mobile "One Touch" che funziona su applicazioni
e siti web.
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AGGIORNAMENTO 23 MARZO 2016
Arriva
nuovo iPhone a vigilia scontro Fbi
Evento
Cupertino lunedì, martedì appuntamento in tribunale
Un nuovo iPhone alla vigilia della prima udienza in tribunale. Apple sfida
l'Fbi e lancia il nuovo iPhone SE con schermo da 4 pollici a 24 ore dal primo
faccia a faccia con le autorita' americane sullo sblocco dell'iPhone del
killer di San Bernardino.L'evento Apple si terra' lunedi' a Cupertino e
potrebbe rappresentare una nuova occasione per l'amministratore delegato Tim
Cook per attaccare il governo e la sua richiesta che mette a rischio milioni
di persone. Martedi' invece l'appuntamento e' in tribunale, alla corte
federale di Riverside in California alle 13.00 ore locali: Apple e l'Fbi si
troveranno per la prima volta faccia a faccia dopo mesi di attacchi a
distanza.Apple lunedi' presentera' anche un nuovo iPad Pro da 9,7 pollici e nuovi cinturini
per l'Apple Watch. Le novita' arrivano mentre i timori sulle vendite di
iPhone rientrano. Gli analisti ritengono infatti che nel trimestre le vendite
di iPhone siano superiori alle attese: una previsione che ha spinto al rialzo
nelle ultime sedute il titolo Apple, dopo essere scesi del 19% fra novembre e
la fine di febbraio.
--Papa, la prima foto su Instagram
Già
migliaia i follewers di Francesco al debutto
L'account Instragram di papa Francesco, "@Franciscus", è stato
inaugurato alle 12 di oggi, e ha già ottenuto diverse migliaia di follower da
subito.
La prima foto postata ritrae papa Francesco inginocchiato in preghiera e
quando è uscita i seguaci erano circa dodicimila."Inizia un nuovo
cammino, in Instagram, per percorrere con voi la via della misericordia e
della tenerezza di Dio": questo il tweet sull'account del Papa,
@Pontifex, che annuncia lo sbarco sull'app.
--Maker Faire, a Roma il futuro dell'hi-tech
Evento a ottobre, forte presenza scuole e arriva settimana dei maker Ue
Non solo una fiera ma un parco dell'innovazione dove trovano posto droni e
robot, domotica, stampa 3D e manifattura digitale, nati non nei laboratori di
grandi compagnie ma nei piccoli laboratori dove un esercito di creativi
italiani ed europei realizzano la propria visione del futuro. Il Maker Faire,
fiera degli artigiani digitali, torna per la quarta volta nella capitale e
quest'anno s'allarga. Dopo l'Auditorium Parco della Musica e La Sapienza,
l'edizione 20016 dal 14 al 16 ottobre occuperà la Fiera di Roma: oltre
100mila metri quadrati a disposizione di makers e visitatori.Presentata al ministero
dell'Istruzione, la manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Roma
tende la mano al mondo della scuola. La "Call for Schools" chiama
gli istituti di secondo grado nazionali ed europei a presentare, entro il 20
maggio, i propri progetti. Ne saranno selezionati 55, che saranno esposti
alla fiera in un'area dedicate alla scuole. "Siamo felici che
l'innovazione sia nella casa della scuola e della formazione continua",
ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ricordando i 28 milioni
annunciati l'altro ieri per dotare un terzo delle scuole elementari e medie
italiane di Fab Lab con stampanti 3D, kit per la robotica e per la
programmazione informatica. A questi, ha annunciato, si aggiungeranno
"40 milioni di fondi strutturali che arriveranno dal Pon".
--Mark Zuckerberg, jogging su piazza Tiananmen
"Bello essere ancora qui", su Internet critiche, plausi e
sfottò
Mark Zuckerberg, "Mr Facebook", sfreccia su piazza Tiananmen a
Pechino: la foto postata sul "suo" social network lo ritrae davanti
alla porta della Città Proibita dove c'è il ritratto di Mao, mentre con altre
cinque persone è impegnato nella corsetta del mattino."Ho cominciato la
mia visita con una corsa attraverso piazza Tiananmen, oltre la Città proibita
e fino al Tempio del Paradiso. Questo segna le 100 miglia in un anno di
corsa. Grazie a tutti quelli che hanno corso con me sia di persona sia
intorno al mondo". E' quanto scrive su FB Zuckeberg.
La popolarità di Zuckerberg è ben nota in Cina, nonostante Facebook sia al bando:
oltre ad aver sposato Priscilla Wang, di origine cinese, la sua conoscenza
del mandarino è comprovata. La performance di Zuckerberg, a Pechino per
partecipare a un forum e incontrare alcuni leader cinesi, è diventata virale
sui social network locali e non solo, tra apprezzamenti, critiche e sfottò.
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AGGIORNAMENTO 16 MARZO 2016
Nel mese di
gennaio l'audience online ha raggiunto 28.7 milioni di utenti, circa il 52%
degli italiani dai 2 anni in su, collegati da tutti i dispositivi rilevati
(pc, smartphone, tablet) per una media di 47 ore a persona. Lo rileva Audiweb
nella consueta rilevazione mensile, specificando che la 'total digital
audience' nel giorno medio è rappresenta da 21.7 milioni di italiani che
hanno navigato mediamente per due ore.
Più
in dettaglio, nel giorno medio risultano 11.5 milioni gli italiani che hanno
navigato da un computer - il 20,8% della popolazione dai 2 anni in su - e 18.2
milioni da dispositivi mobili - il 41,2% dei 18-74enni. Secondo Audiweb, in
base ai dati socio-demografici, nel giorno medio a gennaio erano online 10.9
milioni di uomini (il 40% degli uomini dai 2 anni in su) al pari delle donne,
10.9 milioni online (il 39% delle donne). La fruizione di internet è ormai
una pratica che si è affermata principalmente tra i 18-24enni, con il 65% dei
giovani di questa fascia che naviga quotidianamente e soprattutto da
smartphone e tablet. Infatti, mentre il 61% naviga da dispositivi mobili (2.6
milioni), solo il 24% naviga da computer (1 milione).
La navigazione 'mobile', inoltre, prende piede tra le donne, affermandosi nel
42% dei casi contro il 40% degli uomini. Tra le prime categorie di siti e
applicazioni più consultati nel mese - secondo Audiweb - anche a gennaio
risultano confermati i siti di ricerca con 26.4 milioni di utenti
complessivi, i portali generalisti con 25.8 milioni di utenti e i social
network che raggiungono 24.9 milioni di utenti.
--Internet
si avvia a una nuova fase: la sua supervisione tecnica non sarà più
accentrata nelle mani degli Stati Uniti ma diventerà globale. È questo il
senso della proposta che l'Icann, il regolatore globale della rete
responsabile della convalida dei nomi dei domini web, ha approvato ieri sera
in chiusura del suo 55/mo meeting in Marocco consegnandola agli Usa.
Una volta approvata dal governo americano, la proposta diventerà
operativa a fine settembre chiudendo un lungo processo di
"decentramento" delle funzioni legate alla rete avviato nel '98. Il
momento di svolta è avvenuto nel 2014 con l'annuncio del governo Usa di
essere pronto ad abbandonare il suo ruolo centrale nell'assegnazione dei nomi
e dei domini su internet, a favore di una governance globale della rete.
Il documento approvato ieri sera contiene la proposta di trasferimento
alla comunità mondiale di Internet di alcune funzioni dell'Icann finora
controllate dalla National Communication Administration americana. Il
passaggio è conosciuto come "Transizione Iana", l'originaria
autorità preposta all'assegnazione dei domini internet. Il piano - frutto di
due anni di lavori - punta a mantenere la governance di internet sotto un
modello "multi-stakeholder" per evitare che il controllo della rete
venga assunto da singoli enti governativi.
--Un iPhone più "piccolo", un iPad Pro da 9,7 pollici e nuovi cinturini
per l'Apple Watch. Sono queste le novità più attese che Apple potrebbe
svelare nell'evento primaverile di cui ha appena ufficializzato la data: 21
marzo.
Evento che cadrà alla vigilia dell'udienza in tribunale in cui la
compagnia di Cupertino dovrà motivare il suo "no" alle richieste
dell'Fbi sulla creazione di un software per sbloccare l'iPhone del killer di
San Bernardino.
Le indiscrezioni sui nuovi dispositivi della Mela morsicata pronti al
lancio si moltiplicano in rete da mesi. Una delle novità più gettonate è un
nuovo iPhone con schermo da 4 pollici, più piccolo dei modelli attuali.
Secondo il blog 9to5Mac dovrebbe chiamarsi iPhone SE piuttosto che 5SE o 6C. Non si tratterà di un
"melafonino" low cost perché ingloberà un mix di caratteristiche
tecniche degli attuali iPhone 6 e 6S (come il potente processore A9, secondo
Bloomberg) nel "corpo" di un iPhone 5. Apple dovrebbe inoltre
svelare un iPad Pro da 9,7 pollici, con funzioni e accessori pensati per un uso sempre
più avanzato e professionale.
Secondo il sito TechCrunch il 21 marzo non vedremo invece una nuova
versione dell'Apple Watch, come inizialmente si ipotizzava. Per 9to5Mac
arriveranno piuttosto nuovi cinturini, con un'aggiunta di colori e materiali,
e magari nuove linee disegnate in collaborazione con marchi d'alta moda.
--Sul 'globo online' il titolo di superpotenza mondiale non spetta a Stati
Uniti, UNIONE Europea, Cina o Russia ma a un'isoletta semi sconosciuta del
Pacifico di nome Tokelau. Sono le proporzioni della Terra disegnate da un
atlante che tiene conto non della realtà geografica ma della distribuzione
dei domini web nazionali registrati, ovvero della quantità dei siti web che
hanno come suffisso la sigla assegnata a ciascun Paese, "punto
"us" per gli Usa ad esempio o "punto "it" per
l'Italia e così via.
Disegnata da Nominet, l'ente nazionale preposto alla registrazione dei
domini britannici, la mappa evidenzia che il dominio geografico più diffuso è
punto "ti kappa", che corrisponde al territorio neozelandese di
Tokelau, nel Pacifico. L'isola ha 1400 abitanti ma è un gigante online con
oltre 31 milioni di domini registrati. Un primato che è presto spiegato: ".tk"
è anche usato come servizio gratuito di dominio pubblico. Consente a chiunque
di registrare siti web gratis. Ugualmente accade per i domini africani
".ml" (Mali), ".cf" (Repubblica centrafricana),
".ga" (Gabon) e ".gq" (Guinea equatoriale). Dopo quello
di Tokelau il dominio nazionale più diffuso è quello della Cina, con 16,8
milioni di registrazioni. Il "business" dei domini gratis rende
bene a Tokelau. Secondo dati citati da Nominet un sesto del Pil dell'isola
arriva dai proventi dei domini ".tk" (si registrano gratis, ma i
ricavi arrivano dalla pubblicità).
Gli Stati Uniti, da questo punto di vista, sono invece
"sottorappresentati": il dominio ".us" ha quasi 1,7
milioni di registrazioni perché cannibalizzato dal dominio ".com",
di gran lunga preferito da aziende e utenti americani. Il dominio
".com" non ha però una caratterizzazione nazionale, ma è di tipo
commerciale e aperto a tutti. Non a caso è il più diffuso al mondo con 123
milioni di registrazioni.
Nella mappa del globo online anche le proporzioni europee subiscono
modifiche: l'Italia è il quinto Paese, con quasi 2,9 milioni di domini
".it" registrati, dopo Germania (".de", 16 milioni),
Regno Unito (".uk", 10,6 milioni), Olanda (".nl", 5,6
milioni e Francia (".fr", 2,94 milioni). Scompare in questa classifica
l'Africa, perché nonostante una popolazione di un miliardo di persone ha dei
tassi di adozione di internet molto bassi: solo il 15% si connette
regolarmente a Internet.
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AGGIORNAMENTO 9 MARZO 2016
L'Onu
con Apple, 'sblocco iPhone aprirebbe vaso Pandora'
'Rischio di
spianare la strada a governi autoritari e hacker'
Premio Turing a pionieri crittografia, 'siamo a fianco Apple'
Apple: marito vittima San Bernardino si schiera con Cupertino
Sbloccare l'iPhone "è potenzialmente un regalo ai regimi autoritari e
agli hacker criminali". Questa volta il sostegno ad Apple nella vicenda
dello sblocco del criptaggio dell'iPhone dell'autore della strage
terroristica di San Bernardino viene da una voce autorevole come quella delle
Nazioni Unite, nella persona dell'Alto commissario per i Diritti Umani, il
principe giordano Zeid Raad Al Hussein.Da Ginevra Al Hussein ha espresso
piena solidarietà alle agenzie che si occupano delle indagini sul terrorismo,
ma ha sottolineato che fornendo alle autorità le chiavi di accesso agli
smartphone si rischia di aprire un vaso di Pandora. Quello che succederebbe
se Apple cedesse alla richiesta dell'Fbi di sbloccare l'iPhone di Syed
Farook.
Lo scorso dicembre, a San Bernardino, Syed Rizwan Farook e la moglie Tashfeen
Malik uccisero 14 persone dopo aver aperto il fuoco in un centro per
disabili. Di recente i federali hanno chiesto alla casa di Cupertino di
disabilitare la funzione che cancella i dati dell'iPhone dopo dieci tentativi
di digitare una password. Secondo la Apple, la richiesta darebbe luogo ad 'un
precedente pericoloso': "Non abbiamo simpatia per i terroristi - aveva
detto il Ceo, Tim Cook - stiamo sfidando la richiesta dell'Fbi con il più
profondo rispetto per la democrazia americana e l'amore per il nostro
Paese". Attualmente la Apple è impegnata in una battaglia legale con le
autorità americane con un giudice federale che il mese scorso ha emesso
un'ordinanza di sblocco nei confronti della Apple. Ordinanza capovolta invece
qualche giorno fa da un giudice federale di New York, il quale ha sentenziato
che il governo non può esigere lo sblocco dell'iPhone. A sostegno della Apple
si è schierata l'intera Silicon Valley con giganti come Google, Facebook,
Twitter ma anche Amazon, eBay e LinkedIn.
Al coro si è unito il marito di una delle vittime, sopravvissute, di San
Bernardino. "Né io né mia moglie - ha detto Salihin Kondoker - vogliamo
crescere i nostri figli in un mondo in cui la privacy è compromessa per la
sicurezza".
--Tassisti
contro Uber, sciopero il 18 marzo
Manifestazione a Roma, 10.000 autisti attesi da tutta Italia
I tassisti sono sul piede di guerra contro Uber e le auto a noleggio con
conducente: il 18 marzo ci sarà lo sciopero generale della categoria e una
manifestazione nazionale a Roma alla quale sono attesi più di 10.000 autisti
da tutte le città italiane.
La protesta è "contro la deregolamentazione del settore - spiegano i
responsabili nazionali dei sindacati dei tassisti - attraverso gli
emendamenti alla legge 21/92 in discussione alla Commissione del Senato, che
favorirebbe oligopoli e multinazionali a discapito del servizio
pubblico".
La protesta dei tassisti contro Uber è forte in tutto il mondo,
manifestazioni ci sono state nelle ultime settimane in molte capitali europee.
A Londra otre 8 mila Black Cab londinesi hanno paralizzato Whitehall, una
delle arterie principali della capitale della Gran Bretagna. A Parigi 1500
vetture hanno bloccato gli accessi agli aeroporti di Charles De Gaulle e
Orly, scatenando una guerriglia urbana con pneumatici bruciati e lancio di
lacrimogeni.
--Apple Watch in cambio di attività fisica
Programma in tre aziende per migliorare salute impiegati
Un Apple Watch ad appena 25 dollari, circa 23 euro, potrebbe essere un ottimo
incentivo per tenersi in forma. Ne è convinta Vitality, una società
statunitense, che fornisce servizi legati alla salute, che sta per iniziare
un programma in tre aziende in cui gli impiegati possono acquistare il
dispositivo al prezzo stracciato a patto di raggiungere per due anni degli
obiettivi prefissati di esercizio fisico.
I primi a beneficiare del programma, racconta il Wall Street Journal, saranno
gli impiegati di Amgen Inc., una compagnia biotech, DaVita HealthCare
Partners, che fornisce servizi sanitari e della compagnia di assicurazioni
Lockton Cos. Chi aderirà al programma pagherà i 25 dollari iniziali e 13,6
dollari al mese se non raggiungerà obiettivi come fare almeno 10mila passi al
giorno o totalizzare un certo numero di minuti quotidiani di esercizi di cardiofitness.
"Questo è il primo programma che utilizza l'Apple Watch - afferma il Ceo
di Vitality Adrian Gore -, e la compagnia farà dei report con i dati
aggregati dei partecipanti e informazioni come il tasso di partecipazione e i
risultati raggiunti".
Quello di Vitality non è l'unico programma dedicato al fitness dei
dipendenti, per cui secondo il quotidiano le aziende americane hanno speso
nel 2015
in
media 693 dollari per impiegato. fitbit, ad esempio, che produce uno dei più
venduti braccialetti che registrano l'attività fisica, ha affermato di avere
tra i clienti oltre mille compagnie.
--Smartphone crescono meno, +6% in 2016
Idc, motivo principale il mutamento dei consumi in Cina
La crescita del mercato degli smartphone subirà un rallentamento nel 2016.
Motivo principale: il mutamento nei consumi in Cina, che per questo settore
si sta trasformando in un mercato maturo. Sono le ultime stime della società
di ricerca Idc, secondo le quali il 2015 sarà presumibilmente l'ultimo anno
con una crescita a doppia cifra per gli smartphone.Se il 2015 si è chiuso con
un miliardo e 1/2 milioni di consegne nel mondo a +10% rispetto al 2014, il
2016 si chiuderà con incremento di appena il 6% a un miliardo e mezzo.
A trainare le vendite sono per lo più Paesi in via di sviluppo, dall'India
all'Indonesia, dove però ai modelli di fascia alta i consumatori preferiscono
dispositivi con buone prestazioni ma con un occhio al prezzo. Idc stima che
il prezzo medio di vendita calerà dai 290 dollari del 2015 ai 238 nel 2020. I
telefoni basati sul sistema operativo Android continueranno a fare la parte
del leone sul mercato: il 2015 si è chiuso con 1,15 miliardi di consegne che
nel 2020 saliranno a 1,5 miliardi con una quota di mercato che passerà
dall'80 all'86%. Anche in questo caso le maggiori opportunità sono nella
fascia di dispositivi low cost. Il 2015, sottolinea Idc, è stato un anno
"straordinario" per Apple in quanto le consegne di iPhone hanno
registrato un record di 230 milioni e mezzo di unità, con una crescita di
oltre il 20% rispetto al 2014. Tuttavia il 2016 per gli analisti sarà un anno
piatto e nel 2020 la quota di mercato scenderà al 14% contro il 15% stimato
per il 2016
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AGGIORNAMENTO 2 MARZO 2016
STOP
ALLA PUBBLICITA SULLE UTENZE TRE
Grazie a una
collaborazione con Shine Technologies, una startup attiva nel settore mobile,
3 UK e 3 Italia saranno in grado di bloccare la pubblicità sugli smartphone e
sui tablet dei propri clienti. La tecnologia che verrà implementata nei
prossimi mesi prevede un blocco a monte, a livello di rete, senza che
l’utente debba installare alcun software sul proprio dispositivo. Il sistema,
spiegano da 3 Italia, è più efficace rispetto ai servizi basati sulle app. Il
filtro può bloccare banner e spot senza alterare l’esperienza di navigazione,
come avviene invece nel caso di alcuni adblocker di sistema, ad esempio su
iOS, che in alcuni casi possono compromettere il caricamento di porzioni di
contenuto, delle immagini o altri elementi strutturali dei siti web.
Ma perché 3 Italia ha preso questa decisione? A sentire l’azienda, gli
obiettivi sono tre: fare in modo che i dati necessari per visualizzare le
pubblicità non rientrino nelle soglie di consumo degli utenti, ma vengano
pagati direttamente dagli inserzionisti; migliorare privacy e sicurezza degli
utenti eliminando l’accesso subdolo ai dati sensibili da parte di pubblicità
troppo invadenti; dare agli utenti la possibilità di accedere solo alle
pubblicità di proprio interesse, senza che gli ads indesiderati peggiorino
l’esperienza di navigazione da smartphone.
--"Se
la Apple perderà questa battaglia ci ritroveremo in uno stato di
polizia": ad affermarlo il legale della casa di Cupertino, Ted Olson, in
un'intervista alla Cnn, in cui ribadisce il rifiuto del gruppo di fornire
all'Fbi la tecnologia necessaria per sbloccare gli iPhone. Olson mette quindi
in guardia dalla possibilità di "un governo con poteri illimitati che
potrà sempre ascoltare le nostre conversazioni telefoniche". Olson ha
sottolineato che se Apple dovesse cedere alle richieste del governo,
inserendo un 'tallone di Achille' negli iPhone, "ogni singolo esponente
delle forze dell'ordine, non solo l'Fbi, si sentirebbe in diritto di
richiedere un nuovo prodotto per entrare in qualcosa. Anche un giudice
statale potrebbe ordinare alla Apple di realizzare qualcosa per sbloccare o
violare ciò che è contenuto nei telefoni o nei tablet". "La
sicurezza dell'iPhone - continua Olson - è la ragione per cui molte, molte
persone lo comprano. E Apple è molto sensibile alla sicurezza nazionale e
agli sforzi compiuti dalle forze dell'ordine per protegere i cittadini
americani. Ma nel caso contro l'Fbi il governo ha oltrepassato la sua
autorità legale".
--Gli smartphone che saranno lanciati sul mercato nell'autunno prossimo,
compreso l'iPhone 7, avranno probabilmente una capacità d'archiviazione
paragonabile a quella dei computer. Samsung ha infatti annunciato di aver
iniziato la produzione di massa del primo chip di memoria da 256 gigabyte per
la "prossima generazione di dispositivi mobili di fascia alta". Al
momento il taglio massimo di memoria interna disponibile è da 128 gigabyte,
lanciato dalla stessa Samsung nel febbraio del 2015 e usato ad esempio nelle
versioni più costose degli iPhone 6S e 6S Plus presentate da Apple nel
settembre scorso.
Le nuove memorie flash, basate sullo standard Ufs 2.0, sono "due volte
più veloci delle unità a stato solido Sata dei Pc", spiega Samsung.
Consentiranno di guardare video ad altissima risoluzione (4K) sullo schermo
dello smartphone o del tablet, ma anche di conservare una mole elevata di
dati nel dispositivo (256 gigabyte sono uno spazio sufficiente per tenere
sullo smartphone 47 film in full HD). Una cosa che potrà rivelarsi utile
anche con l'arrivo della realtà virtuale e i video a 360 gradi sugli
smartphone.
--Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa
Semplicità, convenienza, velocità e servizi integrati per la raccolta e il
trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee),
batterie esauste e altri prodotti a fine vita. Questo, in sintesi, il senso
dell'accordo tra il Cobat (Consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo,
dedicato alle batterie) e la Cna (Conferderazione nazionale dell'artigianato
e della piccola e media impresa). Con il servizio 'Easy collect' - viene
spiegato in una nota - "gli impiantisti e installatori"
dell'associazione degli artigiani diventeranno più 'verdi' e "potranno
gestire i propri rifiuti in modo più semplice e conveniente tramite un
servizio web ad hoc".
Grazie all'intesa 30 mila artigiani potranno usufruire dei servizi integrati
di Cobat; cuore operativo dell'accordo sarà proprio l'area web dedicata,
gestita da Cobat e accessibile dal sito internet di Cna, che consentirà di
effettuare un ordine di ritiro per i rifiuti prodotti dalla propria attività
professionale e di chiedere e ottenere in tempi rapidi un preventivo per il
servizio richiesto.
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AGGIORNAMENTO 24 FEBBRAIO 2016
Al
via il Mobile World Congress.
A Barcellona tutti i big
La
battaglia per aggiudicarsi una fetta delle vendite di telefonini, che
quest'anno dovrebbero sfiorare i due miliardi di unità nel mondo, inizia da
Barcellona. Il Mobile World Congress, la fiera della telefonia che prenderà
il via nel weekend, vedrà tutti i big del settore schierati per mostrare i
nuovi smartphone. Tutti tranne Apple, che come al solito non prenderà parte
alla kermesse. La novità del 2016 è la partecipazione della "Apple della
Cina": Xiaomi, che con i suoi dispositivi economici ma performanti ha
conquistato l'Asia e ora punta a mettere piede in Occidente. I riflettori
sono però accesi su Samsung, che domenica sera svelerà i suoi Galaxy S7 e S7
Edge. Dei due smartphone top di gamma (i prezzi potrebbero partire da 699
euro) si sa già molto: saranno più potenti, impermeabili e con ricarica
veloce della batteria. Gli schermi forse riconosceranno il livello di
pressione esercitata dal dito, come quelli degli ultimi iPhone, e forse ci
sarà uno scanner della retina con cui autorizzare i pagamenti con il sistema
Samsung Pay, atteso al debutto europeo.
LG si muoverà prima: domenica pomeriggio presenterà lo smartphone di fascia
alta G5 con schermo "always on", sempre acceso per accedere ad
alcune funzioni. Stessa caratteristica anche su uno dei due telefoni di
prezzo medio in mostra, gli "Specialist", che eccellono in un'area
specifica. L'altro, pensato per chi ama le foto, avrà due fotocamere posteriori.
E tra sabato e domenica il trio 'cinese' Alcatel, Huawei e Zte promette
annunci importanti, e così anche Lenovo, nel tentativo di rappresentare una
parte degli 1,96 miliardi di telefonini che secondo Gartner saranno venduti
nel 2016.
L'attesa
è però per la conterranea Xiaomi, l'astro nascente. Nella conquista
dell'Occidente l'azienda, soprannominata "la Apple della Cina" per
via della somiglianza dei dispositivi, sarà per la prima volta a Barcellona
con lo smartphone Mi5. Apple al solito non ci sarà. Secondo indiscrezioni la
compagnia di Cupertino svelerà il 15 marzo un iPhone piccolo, da 4 pollici, con cui trainare
le vendite di melafonini che non crescono più come un tempo.
Le novità dunque non mancano e si preannunciano interessanti - dovrebbe
esserci anche lo smartphone ProJect Ara di Google, componibile come un Lego -
ma mai come quelle che a breve potrebbero sconvolgere il settore con il
pensionamento delle Sim, le schede con chip fornite dagli operatori
telefonici che si inseriscono nel cellulare. La Gsma, l'associazione degli
operatori mobili che organizza l'evento di Barcellona, top del settore, ha
rilasciato le specifiche della eSim, un chip integrato all'interno dei
dispositivi che consente di cambiare compagnia e piano tariffario con un
tocco sullo schermo. Lo standard è fissato per smartwatch, smartband e
tablet, con l'orologio Gear S2 di Samsung che sarà il primo al mondo ad
adottare la tecnologia. A giugno arriveranno le specifiche per smartphone, e
potrebbero davvero dar vita a una nuova rivoluzione nel mobile.
--La
clinica di Hollywood i cui computer erano stati presi in ostaggio da hacker
anonimi ha pagato un riscatto da circa 17mila dollari ai "sequestratori
2.0". Il Ceo dell'Hollywood Presbyterian Medical Center, Allen Stefanek,
ha reso noto di di aver pagato 40 bitcoin (16.600 dollari), la cifra
richiesta dagli hacker, che come sempre hanno scelto la valuta virtuale per
non essere rintracciabili.
"Il modo più rapido ed efficace per ripristinare i nostri sistemi e le
nostre funzioni amministrative è stato quello di pagare il riscatto e
ottenere la chiave di decriptazione", ha detto Stefanek.
L'attacco informatico di tipo "ransomware", un malware che prende
in ostaggio pc e smartphone rendendoli inutilizzabili finché non si paga il
riscatto, era stato sferrato il 5 febbraio scorso, e per una decina di giorni
aveva costretto il personale della clinica a usare carta e penna per gestire
i dati dei pazienti. Gli hacker inizialmente avevano chiesto oltre 3 milioni
di dollari, ma sembra che nel corso delle trattative abbiano ridotto le
pretese a una cifra più ragionevole.
Le principali società di sicurezza informatica sono concordi nell'individuare
una crescita progressiva degli attacchi ransomware, che nel corso del 2015
sono più che raddoppiati.
Secondo gli esperti di Cisco, ogni campagna hacker di tipo ransomware
frutta ai cybercriminali 34 milioni di dollari all'anno. Le vittime variano
dal singolo utente alle grandi società, con richieste di riscatto
proporzionate e variabili da qualche centinaio a decine di migliaia di
dollari.
--La societa' indiana Ringing Bells che ha lanciato uno smartphone da 251
rupie (3,3 euro) ha deciso di sospendere le vendite on line dopo che il
website e' andato in tilt per l'eccesso di richieste. Il fondatore Mohit Kumar
Goel ha detto ai giornalisti che 735 mila persone hanno prenotato il
controverso telefonino battezzato "Freedom 251" prima della
chiusura del sito web ieri mattina.
"Siamo stati costretti a cessare le vendite on line - ha spiegato - in
quanto per ora siamo in grado di consegnare soltanto questo numero di
apparecchi". L'azienda prevede di consegnare gli smartphone a partire da
aprile fino alla fine dell'anno. Intanto cresce lo scetticismo sulle
capacita' della societa' che ha sede a Noida (nei pressi di New Delhi) di
tenere fede alle promesse. E' emerso infatti che il prototipo presentato alla
stampa durante il lancio del 17 febbraio non e' quello "finale".
Alcuni hanno poi accusato la Ringing Bells di aver copiato un telefonino
dell'azienda indiana Adcom. Dopo le critiche dell'associazione di categoria,
le autorita' indiane hanno condotto delle verifiche sull'azienda e sui
permessi per vendere i suoi prodotti. Anche il Fisco sta compiendo delle
indagini sui libri contabili.
--Scheda Sim addio, Samsung lancia la eSim.
E' integrata nei dispositivi, si cambia operatore con un click
Le Sim Card, le schede con il chip dorato che da sempre abbiamo inserito nei
telefonini per accedere ai servizi mobili, sembrano vicine alla pensione.
Samsung ha infatti annunciato il primo dispositivo al mondo che al posto
della Sim tradizionale adotta una eSim. E' un chip già integrato nel device e
non più, quindi, fornito dalla compagnia telefonica, e consente di cambiare
operatore con un click.
La eSim equipaggerà lo smartwatch Gear S2, nei negozi a marzo. La novità è
resa possibile dalla Gsma - l'associazione degli operatori di telefonia
mobile che organizza il Mobile World Congress di Barcellona, al via nel
weekend - che ha annunciato le specifiche delle eSim per smartwatch, smart
band e tablet. Lo standard di mercato delle nuove schede per smartphone,
invece, arriverà a giugno.
Il cambiamento è notevole: la Sim Card è associata a un operatore, e per
cambiare compagnia bisogna cambiare anche la scheda. La eSim consente invece
di cambiare operatore e offerta con un tocco sullo schermo. Si potranno
quindi scegliere i piani tariffari più convenienti in base alle esigenze del
momento. Il funzionamento è simile a quello della Apple Sim, introdotta da
Apple su alcuni iPad.
Altro vantaggio della eSim è la dimensione ridottissima, che la rende più
facile da integrare nella cassa di uno smartwatch rispetto alla Sim
tradizionale, che pure su questo fronte ha fatto passi da gigante: alle prime
schede, grandi quanto una carta di credito, negli anni sono seguite le
'mini', le 'micro' e le attuali 'nano'.
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AGGIORNAMENTO 17 FEBBRAIO 2016
Le
app di incontri crescono tra gli 'over-55'
Ricerca Usa, adulti duplicati in 2 anni.
ma le usano anche il 27% dei giovani
Le app d'incontri
come Tinder non sono solo familiari agli adolescenti, ma iniziano a essere
popolari anche tra gli over 55. Lo dice una ricerca del Pew Research Center
condotta su oltre duemila statunitensi.Secondo il report, negli Stati Uniti
la fascia d'età tra i 55 e i 64 anni che ha dichiarato di usare i servizi di
incontri online anche per un appuntamento veloce è raddoppiata dal 6% del
2013 al 12% del 2015. Una percentuale che sale al 15% se si somma il 3% gli
adulti che usano questi servizi tramite app.La ricerca dimostra, inoltre, che
per il 41% degli adulti questo genere di piattaforme è diventato familiare,
cioè si conoscono anche se non si usano, e che il il 29% conosce qualcuno che
si è sposato o ha iniziato una storia a lungo termine dopo aver bazzicato
questi siti.Non c'è dubbio, però, che al momento a dare impulso ai siti di
incontri sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni. Negli ultimi due
anni sono triplicati, passando dal 10% del 2013 al 27% del 2015.--Francia
contro Facebook, non rispetta la privacy. La Francia non si piega al re dei
social network. La corte d'appello di Parigi ha confermato oggi che la
giustizia transalpina è del tutto competente per mettere sotto processo
Facebook, il sito web californiano che ha conquistato il mondo e ha circa 1,6
miliardi di utenti. La vicenda è cominciata nel 2011 per una semplice
condivisione di un link. Un professore parigino, appassionato di arte
moderna, aveva postato sul suo profilo un link a una mostra dedicata al
pittore Gustave Courbet, il grande maestro del movimento realista francese
dell'Ottocento, la cui anteprima mostrava uno dei suoi quadri più noti,
'L'origine du monde', che rappresenta il pube di una donna nuda in primo
piano. Immagine contraria alle regole del social network, secondo i
moderatori del social, che hanno subito sospeso la pagina dell'insegnante,
reo di aver pubblicato quella che a loro parere era un'immagine
"pornografica". L'utente, però, non ha voluto cedere a una censura
che riteneva ingiusta: prima ha scritto diverse e-mail ai responsabili del
sito, ma non avendo ottenuto risposta, ha deciso di rivolgersi al tribunale,
denunciando una violazione della libertà di espressione. La sua causa si è
però scontrata con l'opposizione di forma da parte di Facebook e dei suoi
avvocati, secondo cui solo un tribunale Usa sarebbe stato competente per
sentenziare sulla questione. Tesi sconfessata oggi dal tribunale parigino,
che si e' giudicato competente sulla vicenda. I legali di Facebook per il
momento non commentano. La corte d'appello di Parigi ritiene inoltre del
tutto illegittima la clausola fatta firmare agli utenti, che attribuisce ai
soli tribunali californiani la competenza per arbitrare eventuali diatribe
con il social network. L'avvocato del professore, Stéphane Cottineau, si dice
"soddisfatto" e ora attende che la giustizia francese si esprima
sul merito della questione, vale a dire "la confusione tra opera d'arte
e pornografia e la questione della libertà d'espressione sui social".
Per lui, la decisione costituisce anche un prezioso precedente per tutti gli
altri colossi stranieri del web.Ora "sanno che dovranno rispettare la
legge francese e rispondere agli sbagli commessi davanti alla giurisdizione
del nostro Paese", avverte il legale, convinto che la sentenza convincerà
Facebook e "tutte le altre società straniere di e-commerce che
dispongono di questo tipo di clausola a modificare i loro contratti".
Secondo la stampa transalpina, la decisione potrebbe anche fare
giurisprudenza in altri settori, come quello della responsabilità giuridica
dei social media, quando messaggi di incitamento all'odio razziale o di
propaganda (si pensi, per esempio, a quella dei terroristi dello Stato
islamico) vengono veicolati sulle loro rispettive piattaforme. La sentenza
pronunciata oggi in appello conferma quella di primo grado del 5 marzo 2015.
--Addio
all'Independent nella sua versione su carta, 'sopravviverà' solo sul web. Il
prossimo 26 marzo uscirà nelle edicole britanniche l'ultimo numero del
quotidiano più europeista, anticonformista e fuori dal coro fra le testate
del Regno Unito, che dal 1986 era un punto di riferimento del mondo liberal.
Gli editori del giornale, gli uomini d'affari russi Aleksandr e Ievgheni
Lebedev, padre e figlio, dopo averlo salvato dai debiti a fronte di un
inarrestabile calo di copie devono intraprendere la svolta digitale,
facendolo diventare il primo quotidiano nazionale che 'trasloca' del tutto su
internet.Per ironia della sorte l'Independent, e il suo domenicale
Independent on Sunday il cui ultimo numero uscirà il 20 marzo, cessano le
pubblicazioni nel pieno della campagna per la 'Brexit', che si intensificherà
ancora di più nei prossimi mesi fino al referendum per decidere il futuro di
Londra nel 'club dei 28'. Non ci sarà quindi l'endorsement ufficiale del
quotidiano, sicuramente pro Ue, stampato nero su bianco ma sarà affidato a
qualche commento sul sito web. Il cambiamento era necessario e non più
rinviabile secondo i proprietari."L'industria editoriale sta cambiando -
ha detto Ievgheni Lebedev - sono gli stessi lettori a mostrarci che il futuro
è digitale. Questa decisione tutela la testata dell'Independent e ci permette
di continuare ad investire nei contenuti editoriali di alta qualità che
stanno attraendo sempre più lettori sulle nostre piattaforme online".
Per il Guardian, non è ancora chiaro quanti saranno i licenziamenti nello
staff del giornale formato da 150 persone, ma se ne ipotizzano oltre
100."E' un giorno triste", ha detto Amol Rajan, direttore
dell'Independent, ma ha ammesso che non è più possibile sostenere i costi
attuali. La decisione arriva dopo un calo delle tirature che ha riguardato
tutto il settore ma che è stato particolarmente grave per i due giornali del
gruppo. L'Independent è passato dal massimo di 400 mila copie al giorno fino
alle attuali 40 mila. Mentre per il domenicale si parla di meno di 43 mila.
Si potrebbe dire che il quotidiano, comprato per una sola simbolica sterlina
dai Lebedev nel 2010 che si accollarono i suoi debiti, paga alla fine il
successo di 'I', la sua versione sintetica e low cost, che gli imprenditori
russi hanno appena venduto per 24 milioni di sterline all'editore Johnston
Press.
--Google punta a giocare da protagonista nel nascente settore della realtà
virtuale. Entrata subito in partita con i Cardboard - visori economici in
cartone che funzionano inserendo al loro interno uno smartphone, usati anche
dal New York Times per un progetto speciale - adesso la società sarebbe al
lavoro per portare sul mercato il primo visore autonomo, che cioè non ha bisogno
di un cellulare o di un computer per funzionare. L'indiscrezione arriva dal
Wall Street Journal, secondo cui Big G sta sviluppando due tipologie di
prodotto. Il primo, anticipato nei giorni scorsi anche dal Financial Times, è
un'evoluzione dei Cardboard: un dispositivo simile al Gear VR di Samsung, che
richiede l'inserimento di uno smartphone e che dovrebbe arrivare sugli
scaffali nel corso del 2016. Il secondo, invece, sarebbe un visore che a
differenza dei dispositivi di Samsung, Htc, Sony e Oculus avrebbe un asso
nell manica: l'indipendenza da smartphone, computer e console da gioco.
Avrebbe uno schermo, un processore potente e una videocamera e la tecnologia
che riconosce i movimenti della testa dell'utente sarebbe fornita dalla
start-up Movidus.l progetto sarebbe ancora nelle fasi iniziali, per cui al
momento appaiono incerti sia i tempi di arrivo sul mercato, sia l'effettiva
commercializzazione del dispositivo. Una cautela forse sviluppata dopo
l'addio definitivo ai Google Glass.
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AGGIORNAMENTO 10.2.2016
PREVISTA
UNA CRESCITA DEI DISPOSITIVI INDOSSABILI A PARTIRE DALL’APPLE WATCH
Partiti in sordina,
i dispositivi indossabili come gli Apple Watch, stanno prendendo sempre più
piede. Secondo le stime della società di ricerca Gartner nel 2016 si prevede
una crescita a due cifre del settore (18%); dei quasi 29 miliardi di dollari
di ricavi che saranno generati, 11 miliardi e mezzo arriveranno dagli
smartwatch. Secondo il report, al momento, la categoria prevalente degli
indossabili è quella degli auricolari senza fili (quest'anno ne saranno
venduti 128 milioni). Mentre un'altra categoria da tenere d'occhio è quella
dei visori per la realtà aumentata e virtuale come gli Oclus VR (prodotti
dall'azienda acquistata da Facebook), i Gear VR di Samsung e gli Hololens di
Microsoft non ancora sul mercato. Per Gartner nel 2016 saranno venduti 1,4
milioni di questi dispositivi, nel 2017 la cifra supererà i sei milioni.
Secondo il rapporto, inoltre, un impulso alla diffusione dei visori potrà
arrivare dal mondo del cinema e dell'intrattenimento ma anche da un maggiore
utilizzo nelle aziende. Un esempio, e' il caso dei Google Glass: il progetto
iniziale che conosciamo è stato definitivamente accantonato in favore di un
dispositivo pensato solo per le imprese.
--"E' una vittoria che non può essere negata". Lo ha detto
Julian Assange affacciandosi dal balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a
Londra e tenendo in mano il rapporto dell'Onu che definisce la sua
"ingiusta detenzione" nella sede diplomatica.
il rapporto dell'Onu ''mi rende giustizia'', ha detto il fondatore di
Wikileaks in videoconferenza dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra dove è
rifugiato.
"Abbiamo ottenuto una vittoria significativa", ha affermato
l'attivista, sottolineando che il rapporto è "legalmente
vincolante" per le autorità di Gran Bretagna e Svezia, che potrebbero
subire dei contraccolpi diplomatici nel caso in cui continuassero a
respingere le conclusioni delle Nazioni Unite. E ancora: "Il rapporto
segna la fine delle argomentazioni legali di Gran Bretagna e Svezia". E'
tempo quindi per Londra e Stoccolma di "rispettare il verdetto"
dell'Onu e quindi lasciare libero l'attivista australiano.
Mosca "si augura" che la Svezia e la Gran Bretagna "tengano
conto" del verdetto degli esperti dell'Onu e concedano a Julian Assange
la libertà di spostamento. Lo riporta una nota del ministero degli Esteri.
--Entro il 2020 nel mondo gli utenti connessi a dispositivi mobili saranno 5
miliardi e mezzo, circa il 70% della popolazione globale. Ci saranno più
persone con cellulare (5,4 miliardi) di quelle con elettricità (5,3
miliardi). La crescita sarà trainata anche dalle reti di quarta generazione e
sopratutto dai video: questi rappresenteranno da soli tre quarti del traffico
'mobile'. A tracciare il quadro è l'ultimo Visual Networking Index di Cisco
per il quinquennio 2015-2020.Il report evidenzia che la corsa al 'mobile' non
è mai stata così veloce. La crescita di utenti nel quinquennio analizzato
sarà due volte più rapida di quella della popolazione mondiale. Grazie anche
alla proliferazione dei 'phablet', dispositivi a metà strada tra uno
smartphone e un tablet, gli analisti stimano che ci saranno più persone con
un cellulare (5,4 miliardi) di quelle con elettricità (5,3 miliardi), acqua
(3 miliardi e mezzo) e auto (2,8 miliardi). Il traffico internet da
dispositivi mobili raggiungerà un volume di 367 exabyte all'anno. Una
quantità di dati che non è facile da visualizzare: è pari a 7mila miliardi di
videoclip su YouTube, oppure all'invio o ricezione di 28 immagini per ogni
abitante del globo, al giorno e per un anno intero.
--Le fibre ottiche attuali mettono il turbo, portando fino a 1 Gigabit al
secondo per ogni utente e permettendo di scaricare video a velocità e risoluzione
altissime: sono le caratteristiche del sistema di accesso a Internet
risultato del progetto europeo Coconut coordinato dall'Italia, con la Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa. Proprio a Pisa viene sperimentato oggi, con una
dimostrazione pubblica, su un tratto della rete commerciale a fibra ottica
della città messo a disposizione dalla società Agestel.
Finanziato con 4,1 milioni (2,8 dei quali dalla CommisSione Ue) e partito nel
2012, il progetto Coconut (COst-effective COhereNt Ultra-dense-Wdm-Pon for
lambda To-the user access) è coordinato da Ernesto Ciaramella, della Scuola
Superiore Sant'Anna, il progetto è condotto in collaborazione con il
Politecnico spagnolo della Catalogna, l'università per le Tecnologie
dell'informazione di Atene e le aziende British Telecom, Ericsson AB,
Alcatel-Lucent 35Lab, Promax Electronica e Optronics Technologies (Grecia).
In condizioni normali le reti in fibra ottica utilizzano molti canali con
lunghezze d'onda diverse (Wdm). "La nostra intenzione - spiega
Ciaramella - era di aumentare in maniera significativa il numero di canali,
cioè il numero delle lunghezze d'onda e, pur mantenendo la compatibilità con
le infrastrutture attuali, estendere in modo significativo le dimensioni
della rete e quindi il numero di utenti in grado di connettersi, aprendo la
strada verso le soluzioni che sono spesso indicate come
"Gigabit-to-everyone", con un costo accessibile per tutti gli
utenti". Grazie a questa tecnologia diventa quindi possibile usare le
infrastrutture di rete per scaricare video ad altissima risoluzione in pochi
secondi e senza sovraffollare le attuali reti wireless per uso domestico. La
stessa tecnologia può essere impiegata per collegare a Internet le antenne
della rete cellulare, con una velocità crescente. La stessa tecnica, secondo
gli esperti, è interessante anche per le future reti 5G.
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AGGIORNAMENTO 3.2.2016
VIA
LIBERA DI FACEBOOK ALLE DIRETTE IN STREAMING COL TELEFONINO
Sulle
dirette video in streaming dallo smartphone fa sul serio anche Facebook, che
con quasi un miliardo e 600 mila utenti comincia seriamente a far tremare
rivali ben più piccoli in termini di audience come Periscope di Twitter e
Meerkat. Dopo aver cominciato a testare la funzione per alcune cerchie di utenti
(dai vip alle pagine verificate di gruppi musicali e aziende), il social
network in blu ha annunciato che i video Live saranno disponibili a tutti gli
utenti. La novità riguarda per ora gli utenti dei dispositivi Apple e gli
Stati Uniti. Nelle prossime settimane sarà estesa a livello globale: in
Italia alcuni iscritti la stanno già sperimentando. E Facebook è al lavoro
per portare i Live anche sulla piattaforma Android, ben più corposa in fatto
di utenti. Per condividere i video live sarà sufficiente aggiornare il
proprio status e selezionare l'icona Live Video. Sarà possibile aggiungere
una descrizione e selezionare i gruppi di amici con cui si vuole condividere
il video prima di andare in diretta. Durante il live si potranno conoscere il
numero degli spettatori, il nome degli amici che si sono connessi e si potrà
visualizzare il flusso di commenti. Una volta terminata la trasmissione,
questa verrà salvata sul proprio Diario. Il video potrà essere eliminato o
conservato per permettere agli amici di vederlo in un secondo momento. I
video in diretta dei propri amici appariranno direttamente nel proprio News
Feed e, durante la visualizzazione, si potrà cliccare il pulsante
"Iscriviti" per ricevere notifiche ogni volta che uno specifico
profilo o una pagina sarà in diretta. Quello dei video è un segmento corposo
per Facebook: sul social network si guardano 100 milioni di ore di video al
giorno.
--Apple
sarebbe impegnata su una nuova tecnologia per la ricarica senza fili di
iPhone e iPad, che potrebbe arrivare nel 2017. Lo riporta Bloomberg, secondo
cui la casa di Cupertino starebbe lavorando con partner in Usa e Asia per
mettere a punto un nuovo sistema wireless che consenta di ricaricare le
batterie dei dispositivi mobili anche a distanza.I sistemi senza fili attualmente
esistenti sono a induzione, necessitano cioè il contatto con la base di
ricarica e sono meno efficienti della classica spina. La tecnologia allo
studio di Apple, secondo le indiscrezioni, consentirebbe di superare la
perdita di potenza di ricarica causata dalla distanza, rendendo non più
necessario l'appoggio dello smartphone o del tablet su una base ad hoc. Per
Apple, che nel corso degli anni ha brevettato alcuni sistemi di ricarica
senza fili, mettere a punto questa nuova tecnologia significherebbe ottenere
un vantaggio competitivo sui rivali in un mercato, quello degli smartphone di
fascia alta, che sta frenando. La compagnia nei giorni scorsi ha annunciato
di aver venduto 74,8 milioni di iPhone tra ottobre e dicembre, con un aumento
di appena lo 0,4% su base annua, il più basso mai registrato dal debutto del
melafonino nel 2007.
--Facebook cresce, mettendo le ali titoli del social network. E Mark
Zuckerberg si arricchisce, divenendo il sesto uomo piu' ricco al mondo con
una fortuna stimata in 47,5 miliardi di dollari. Amazon cresce ma delude le
attese degli analisti, e affonda in Borsa riducendo la ricchezza di Jeff
Bezos. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'indice dei miliardari. Dopo
essersi affermato lo scorso anno come il miliardario che ha guadagnato di
piu', Bezos ha bruciato dall'inizio dell'anno 3,9 miliardi di dollari e nelle
contrattazioni after hours altri 8 miliardi di dollari dopo la trimestrale
sotto le attese.
--Con alcune banche, anche in Italia, è già possibile prelevare denaro agli
sportelli Atm senza inserire la propria carta, ma negli Usa si guarda anche
ai sistemi di pagamento "mobile", come Apple Pay o Samsung Pay.
Secondo indiscrezioni del sito TechCrunch la Bank of America e Wells Fargo
stanno lavorando a nuove soluzioni per le transazioni agli Atm che includano
il sistema di pagamenti "mobile" di Apple. Tali opzioni si
baserebbero sulla tecnologia Near Field Communication (Nfc), che consente di
effettuare transazioni avvicinando lo smartphone dotato di un particolare
sensore a un lettore apposito. La novità comincerà ad essere sperimentata già
a fine febbraio in Atm di alcune città, in primis San Francisco, New York e
Boston. Apple Pay è il sistema di pagamenti "mobile", per fare
acquisti in negozio pagando con l'iPhone, che ha debuttato negli Usa e da
poco anche nel Regno Unito, in Canada, Australia e prossimamente in Cina.
Così come Android Pay di Google funziona con solo con i terminali dotati
della tecnologia senza fili Nfc. Samsung Pay, invece, sviluppato dal produttore
sudcoreano ha il vantaggio di funzionare anche con i normali lettori di carte
di credito. La compatibilità con gli Atm sarebbe un ulteriore passo in
avanti nel segno della "rivoluzione" dei pagamenti digitali. In
questa direzione si muove anche Chase, il sistema concorrente di Apple Pay e
simili lanciato da JPMorgan, che secondo quanto riportato dall'Ap consentirà
ai suoi utenti di prelevare denaro o avviare altre transazioni utilizzando il
telefono con gli Atm compatibili, in futuro anche sfruttando la tecnologia
Nfc.
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AGGIORNAMENTO 27.1.2016
IL
PRESIDENTE DELLA APPLE IN ITALIA: PRESTO UN CENTRO PER LE APP A NAPOLI
Una
visita dal Papa e poi a colloquio con il premier Renzi. E' stato questo il
programma dell'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, in visita a Roma
per discutere con Renzi dell'apertura a Napoli del primo Centro di sviluppo
per app d'Europa. L'investimento dell'azienda di Cupertino dovrebbe portare
600 posti di lavoro. La struttura fornirà competenze pratiche e formazione
sullo sviluppo di applicazioni per iOS, il sistema operativo per dispositivi
mobili dell'azienda californiana.All'incontro erano presenti anche
l'ambasciatore americano John Phillips e i ministri della Pubblica amministrazione
Marianna Madia e della scuola Stefania Giannini. Nonchè alcuni giovani
sviluppatori che hanno illustrato i loro progetti. "È assolutamente
fondamentale che la grande partita di Napoli e del sud esca dai confini del
pessimismo, vittimismo rassegnazione, ci sono grandissimi partner globali,
come Cisco e Apple, pronti a investire". Lo ha detto Renzi prima
dell'incontro in una intervista a Rtl, definendo Tim Cook, "un leader
visionario". "Il mezzogiorno è ricco di occasioni di crescita e di
sviluppo", ha aggiunto il premier.
--Per
la prima volta in cinque anni la spesa complessiva per pc, tablet e cellulari
calerà a livello globale: a tenere, nel 2016, sarà solo il settore dei
telefonini, di cui 8 su 10 saranno 'smart', mentre - dopo il pesante tonfo
registrato lo scorso anno - per i computer si intravede una speranza di
ripresa non prima del 2017. A tracciare il quadro di un mercato sempre meno movimentato, se
non nelle economie emergenti, è la società di ricerca Gartner. Secondo le
stime per il 2016 le consegne globali dei dispositivi cresceranno dell'1,9%
su base annuale, ma per la prima volta la spesa dei consumatori porterà il
segno meno (-0,5%). Un trend dovuto al fatto che a crescere è ormai
principalmente il segmento della telefonia mobile e nei Paesi emergenti,
quelli su cui non a caso si concentrano sempre di più le attenzioni di
colossi come Google, Facebook o Apple. In questi mercati a fare la parte del
leone sono gli smartphone di fascia media a fronte dei blasonati (e più
costosi) modelli top di gamma.Gli smartphone si confermano traino del settore
'mobile': entro la fine dell'anno l'82% dei telefonini sarà
"smart".
--Italia tra gli ultimi dell'Unione Europea per lavoratori esperti in
informatica e Ict. E' quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2014
secondo cui, a fronte di una media Ue del 3,7 per cento, in Italia solo il
2,5 per cento dei lavoratori è occupato in questo settore. Peggio fanno solo
Grecia (1,3%), Lituania (1,9%), Bulgaria (1,9%), Lettonia (2%), Cipro (2,4%).
Prima in classifica la Finlandia (6,7%), seguita da Svezia (6%), Lussemburgo
(5,1%), Estonia (5%) e Paesi Bassi (5%).
I circa 558.500 esperti italiani in maggioranza sono uomini (86,3%), ma è una
situazione diffusa in Ue visto che la media è di 81,9%. Italiani in fondo alla
classifica anche per percentuale di laureati in queste materie: solo il 31,7%
ha studiato informatica, contro una media Ue del 56,5%. Pochi i giovani: gli
under 35 sono appena il 27%, la media Ue è di 37,1%.
Molte le imprese in Europa con posti di lavoro a disposizione nel settore
delle tecnologie dell'informazione: il 38% in Ue con picchi del 59% in
Lussemburgo e Repubblica Ceca. Pochi i posti vacanti in Italia (31%) dove
nemmeno i più giovani sembrano puntare sul settore per contrastare la
disoccupazione.
--La Polizia Postale Italiana ha identificato e denunciato un giovane di 29
anni, esperto informatico di Aosta, si tratterebbe di Marco Mirabello,
conosciuto all'interno del movimento Anonymous come 'X' (alias 'warning'). Il
ragazzo, su un quotidiano italiano online, lo scorso 28 dicembre aveva
rilasciato un'intervista nella quale lasciava intendere di avere sventato un
attentato che l'Isis stava per portare a termine in Italia, a Firenze. La
segnalazione non aveva trovato riscontro né nelle indagini della polizia
postale, né nelle analisi degli esperti antiterrorismo.
"Ho già dichiarato tutto, negando l'iniziativa di aver inventato questo
attacco, io sono solo una pedina che è mossa all'interno di Anonymous",
dice Marco Mirabello. "La mia partecipazione - aggiunge - era soltanto
finalizzata a rendermi partecipe delle attivita' informatiche, mi veniva
richiesto di fare video, grafiche e io mi sentivo gratificato: quello che
pubblicavo veniva deciso da loro, non ho organizzato nulla".
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AGGIORNAMENTO 20 GENNAIO 2016
IL
PRESIDENTE USA E L’AUTO SENZA GUIDATORE
Barack Obama
scommette sulla auto senza guidatore. Con l'obiettivo di creare un ''sistema
di trasporti per il 21mo secolo'', il presidente americano include nella
proposta di budget per il 2017 una richiesta di 4 miliardi di dollari per
investire nei prossimi 10 anni nelle auto del futuro. E lavora anche alla
definizione di linea guida per aumentare la sicurezza del settore, con norme
che rendano le vetture senza guidatore piu' sicure.
Il Dipartimento dei Trasporti e' impegnato con le case automobilistiche a
mettere a punto misure che consentano alle auto senza guidatore di circolare
liberamente, con un occhio anche agli aspetti legali. Le linee guida saranno
presentate nei prossimi sei mesi. Si tratta di un modello, di norme
prototipo, che gli stati potranno attuare se consentiranno alle auto senza
guidatore di circolare sulle strade pubbliche. le misure saranno omogenee
consentendo alle case automobilistiche di muoversi su un unico quadro
normativo. La corsa alle auto senza guidatore sta ridefinendo i rapporti fra
la Silicon Valley e Detroit, che si tendono la mano in una possibile alleanza
in grado di cambiare in modo radicale l'industria automobilistica. Google e'
avanti nello sviluppo della tecnologia e alla ricerca di partner con cui
lavorare e ridurre i tempi per rendere le auto senza guidatore disponibili.
Mountain View ha infatti il software mentre Detroit, con una delle Tre
Sorelle, potrebbe offrire l'esperienza nel realizzare auto. L'alleanza riduce
i tempi ma anche i costi di sviluppo. Google punta a lavorare con piu' case,
siglando accordi non vincolanti.
--Il
Galaxy S7, il nuovo smartphone top di gamma di Samsung su cui dovrebbe
alzarsi il sipario a fine febbraio al Mobile World Congress di Barcellona,
potrebbe avere una funzione di foto "Live" simile a quella
introdotta negli ultimi iPhone 6s e 6s Plus di Apple. La novità, secondo
indiscrezioni riportate dal sito Android Geeks, potrebbe chiamarsi Vivid o
Timeless Photo. La funzione Foto Live di Apple crea dal singolo scatto un
filmato istantaneo di circa due secondi che pesa al massimo quanto due foto e
contiene anche l'audio. Quella di Samsung dovrebbe essere simile ma senza
l'audio. In questo modo le immagini potrebbero essere condivise direttamente
su Facebook col formato di immagini in movimento "Gif", già
supportato dal social network.
Secondo precedenti indiscrezioni il Galaxy S7, per il quale Samsung pensa a
una produzione iniziale di 5 milioni di unità, dovrebbe arrivare in due
versioni (una da 5,2 pollici con schermo piatto e l'Edge da 5,5" con schermo
curvo). Potrebbe inoltre sostituire il lettore di impronte digitali con uno
scanner della retina e avere un display che riconosce il livello di pressione
esercitata dal dito, come gli ultimi iPhone 6s.
Intanto la funzione Foto Live di Apple avrà una maggiore compatibilità con
altri programmi: presto arriverà un supporto ad hoc per l'applicazione
Messaggi sui Mac, i computer della Mela morsicata. La funzione, scrive il
sito TechCrunch, sarà nell'ultima versione del sistema operativo El Capitan
di cui Apple ha appena rilasciato la versione "beta" per gli
sviluppatori.
--Yahoo offre alle università la mole più ingente di dati mai messa a
disposizione gratuitamente: 13.500 gigabyte che contengono, in forma anonima,
110 miliardi di interazioni compiute sui siti di Yahoo da 20 milioni di
utenti tra febbraio e maggio 2015. L'obiettivo è dare impulso alla ricerca, aiutando i
ricercatori a migliorare gli algoritmi legati all'apprendimento automatico,
una delle aree dell'intelligenza artificiale. Tra questi algoritmi, anche
quelli che mostrano e suggeriscono agli utenti i contenuti web giudicati più
rilevanti per loro. I dati forniti da Yahoo contengono sia titoli, sommari e
frasi chiave degli articoli letti dagli utenti sulla homepage della compagnia
e sui suoi siti specializzati come Sport e Finanza, sia informazioni su età,
sesso, area geografica degli internauti, orari di connessione e dispositivi
usati. Gli algoritmi che cercano di capire cosa vogliamo sono fondamentali,
non solo per Yahoo ma per tutte le compagnie, da Google a Netflix ad Amazon.
Tutte traggono profitto dal dare agli utenti i suggerimenti azzeccati su quel
che vogliamo leggere, guardare o acquistare.
--Infine una notizia di colore, che è sempre interessante per noi
appassionati della radio abituati a scrutare gli astri, in genere il sole,
per i suoi effetti sulla propagazione delle onde elettromagnetiche. Ebbene è
stata lanciata una petizione per dare a Marte il nome David Bowie. E' partita
dal sito Change.org, è rivolta all'International Astronomical Union (IAU) e
al momento ha oltre 3mila sostenitori. "Bowie ha ispirato milioni di
persone con la sua musica, ponendo attenzione allo spazio e ai pianeti,
portandoci a osservare le stelle e aprire la mente. E' il più grande
riconoscimento che possiamo dare a quest'uomo", si legge nella petizione
rivolta all'artista che ha scritto Life on Mars, Starman e Space Oddity.
Un tributo a Bowie è arrivato anche dal profilo Twitter ufficiale della
Missione Kepler-K2 della Nasa, che ha l'obiettivo di scoprire pianeti simili
alla Terra. "Una 'space oddity' è passata davanti ai nostri occhi, era
un frammento spaziale chiamato David Bowie. Grazie Starman, riposa in
pace".
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AGGIORNAMENTO 13 GENNAIO 2016
E’
L’ORA DI FARE I VACCINI IL POST SU FB DI MARK ZUCKEBERG E SUA FIGLIA
Ha
avuto oltre 2,6 milioni di 'mi piace' e quasi 60mila commenti la foto che
Mark Zuckerberg ha pubblicato su Facebook e che ritrae la figlia prima di
fare i vaccini. Il fondatore del social media è ritratto nella foto con in
braccio la piccola Max con la frase "dal dottore, è ora di fare i
vaccini".
Il post è stato subito interpretato come una risposta alle campagne contro le
vaccinazioni, con la maggior parte dei commenti in cui altri genitori
'ringraziano' Zuckerberg per la testimonianza. Non manca chi invece critica
la scelta, ricordando la presunta relazione, smentita da tutti gli studi
scientifici, tra vaccini e autismo, ma il dibattito sembra pendere a favore
di Zuckerberg.
"Da persona con autismo - scrive ad esempio Stuart Duncan - e con un
figlio autistico, e che ogni giorno vede persone che mettono a rischio i
propri figli a causa di una vecchia e fraudolenta paura. Grazie per essere
così sensibile".
--Case
e auto connesse, visori per la realtà virtuale, computer e orologi di ultima
generazione: al Ces di Las Vegas che si chiude oggi è in mostra la tecnologia
destinata a entrare nelle nostre vite, e forse anche a cambiarle. Tra le
migliaia di aziende che espongono gadget e invenzioni nella più grande fiera
mondiale dell'elettronica di consumo, però, c'è spazio anche per prodotti di
nicchia o bizzarri, dal robot che piega i panni al ciondolo che conta i
respiri, la cui fortuna commerciale non è così scontata. Uno dei trend
riguarda i dispositivi pensati per genitori apprensivi.
L'azienda Sakar ha presentato un smartwatch per i più piccoli con i
personaggi dei cartoon, da Batman a Hello Kitty, che trasferisce i dati
sull'attività fisica e il sonno del bimbo direttamente sullo smartphone di
mamma e papà. L'orologio creato da Alcatel per i bambini ha anche il Gps,
così da sapere sempre dove si trova il pargolo. Per monitorare il cane c'è
invece il WonderWoof, un collare con Wi-Fi che traccia gli spostamenti di
Fido. La tecnologia è in grado di vegliare su tutta la famiglia. Basta
mettere in casa 'Mother', un sensore robotico dall'aspetto di una matrioska
che, proprio come una mamma iperprotettiva, controlla tutto ciò che facciamo:
conta quanto camminiamo e quanti caffè beviamo, controlla come ci laviamo i
denti e come dormiamo, ci informa appena i figli rientrano a da scuola e
funge da allarme alla porta d'ingresso.
L'hi-tech punta anche a semplificare la vita domestica. Dopo la lavatrice e
l'asciugatrice arriva il robot Landroid che sistema il bucato: analizza i
singoli capi, li piega e li ripone (anche se, almeno per ora, non è in grado
di stirarli). In cucina, il frigo di Samsung evita lo spreco di cibo e le
chiamate d'emergenza alla pizzeria a domicilio. Grazie alla videocamera
interna si può infatti conoscere, ovunque siamo e in qualsiasi momento, il
livello delle provviste a disposizione. In campo cosmetico, Vinail evita di
andare dall'estetista per la manicure: è sufficiente inserire la mano
all'interno dell'apparecchio e scegliere il disegnino da stampare sulle
unghie.
--Tra una tombolata e un mercante in fiera con gli amici, gli italiani hanno
apprezzato sotto le Feste la comodità del cibo online. Tra i piatti pronti è
stato boom per la pizza (19% delle richieste, seguita a ruota da sushi e
cucina cinese (15% dei click)). Ma c'è anche chi si è concesso appetitosi
hamburger (11%) e chi ha optato per un saporito kebab (9%). E' quanto rileva
la piattaforma di consegne a domicilio HelloFood, segnalando anche la
crescita dei click rispetto allo scorso anno (+3% per pizza e cucina cinese,
+8% per sushi). I periodi delle Feste sono certamente tra i più propizi per
l'acquisto di cibo e bevande online, che, partita in Italia un po' in sordina
e in ritardo rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, sta tuttavia
facendo passi da gigante. Sono quattro milioni gli italiani che acquistano
online prodotti alimentari.
"Registriamo un crescente interesse degli utenti nell'acquistare
prodotti agroalimentari online - osserva Mario Sorbo, uno dei fondatori di
Foodscovery - Per quanto ci riguarda, i nostri utenti sono degli appassionati
di cibo che cercano qualcosa di unico ed autentico ed apprezzano avere un
contatto diretto con i produttori da cui riacquistano frequentemente".
L'agroalimentare online sta dunque rapidamente guadagnando consensi e
certamente il recente ingresso nel settore di colossi del web come Amazon e
eBay non potrà che favorirne un ulteriore sviluppo.
--Messenger, la chat di Facebook, ha chiuso il 2015 con 800 milioni di utenti
mensili, 100 milioni in più rispetto alla cifra comunicata nel giugno scorso.
Lo dice David Marcus, vicepresidente per i prodotti di messaggistica del
social. "Gli sms sono venuti alla ribalta all'epoca dei telefoni a
conchiglia. Oggi con gli smartphone abbiamo un computer in tasca",
scrive. WhatsApp, altra chat di proprietà di Facebook a settembre 2015 ha superato i 900 milioni di utenti
attivi al mese, e punta al miliardo.
Ad essere meno rilevanti, sempre secondo il manager, saranno anche le
applicazioni delle aziende, sostituite dalle conversazioni. Questo grazie a
"Business on Messenger", che consente di interagire in chat con aziende
e servizi "per comprare un prodotto o un biglietto aereo, prenotare una
corsa in auto e parlare con il servizio clienti, senza dover scaricare
applicazioni che si usano una sola volta o dover saltare da una app a
un'altra".
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AGGIORNAMENTO 6 GENNAIO 2016
APRE
A LAS VEGAS IL CONSUMER ELECTRONICS SHOW
Una
nuova carica di dispositivi indossabili, tv 'smart' e case connesse, le auto
del futuro sempre più tecnologiche, la realtà virtuale, i contenuti in
streaming. Questo e molto altro sarà in bella mostra al Consumer Electronics
Show (Ces) di Las Vegas che apre ufficialmente i battenti il 6 gennaio e
chiude il 9 gennaio. E' la fiera dell'elettronica di consumo più importante
del mondo che ogni anno è il barometro delle novità tecnologiche dei mesi a
venire. Per questa edizione riflettori puntati su Samsung che ha in serbo una
nuova ondata di dispositivi indossabili, che vanno al di là dei semplici
orologi. Ci sarà infatti una cintura 'smart' con funzioni per il fitness, ma
anche il 'rink' un dispositivo da allacciare al polso che interagisce con i
visori a realtà aumentata (quelli che indossati ci fanno sentire come in un
videogioco, anche questo è un trend tecnologico in ascesa) e infine il
TipTalk, un cinturino che abbinato ad uno smartwatch permette di ascoltare
chiamate e altri contenuti audio semplicemente avvicinando un dito
all'orecchio. L'azienda sudcoreana è pronta anche a lanciare una nuova linea
di 'smart tv' che segna un passo in vanti nell'Internet delle cose, cioè gli
oggetti domestici connessi: i televisori, in pratica, gestiranno e
controlleranno tutti i dispositivi casalinghi collegati al web, dal
termostato alle webcam domestiche. Sempre a Las Vegas Samsung potrebbe dare
qualche piccola anticipazione del Galaxy S7, lo smartphone rivale
dell'iPhone, che dovrebbe essere ufficialmente lanciato - secondo insistenti
indiscrezioni - a fine febbraio al Mobile World Congress di Barcellona. Al
Ces riflettori puntati anche sulla tecnologia applicata alle auto, cioè la
mobilità del futuro. A Las Vegas dovrebbe essere ufficializzata la
collaborazione tra fra Google e Ford per la costruzione di auto senza pilota,
mentre uno dei keynote più attesi e' quello di Volkswagen: presenterà un
nuovo concept di auto elettrica, il Microbus.
--Apple Italia dovrà versare 318 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate,
nell'ambito del procedimento con al centro una presunta evasione fiscale con
un mancato versamento dell'Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in
5 anni, dal 2008 al 2013.
Il colosso dell'informatica, come riporta il quotidiano 'La Repubblica', ha
raggiunto infatti un accordo con l'Erario per sanare il contenzioso
tributario.
Il reato contestato è omessa dichiarazione in base all'articolo 5 del Decreto
legislativo 74/2000. Secondo fonti della Procura, si tratterebbe di un
"risultato importante", in quanto sarebbe la prima volta nel mondo
che, in casi analoghi, il colosso di Cupertino risolve un contenzioso fiscale
in uno dei Paesi in cui opera versando un maxi-risarcimento all'Erario.
Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, i profitti realizzati in Italia dalla
multinazionale, secondo uno schema che sarebbe stato seguito da altri colossi
dell'hi-tech e di internet, come Google (anche in questo caso a Milano è aperta
un'inchiesta), sarebbero stati contabilizzati dalla società che ha sede in
Irlanda, Paese dove la pressione fiscale è più favorevole. Il fascicolo era
stato aperto due anni fa e aveva portato anche a una perquisizione nella sede
milanese della Apple e al sequestro di materiale informatico e telefonico.
Oltre a Apple, sono diverse le multinazionali, in particolare del settore
della web economy, finite sotto la lente d'ingrandimento del dipartimento
Criminalità economica coordinato dal procuratore aggiunto di Milano Francesco
Greco per il presunto tentativo di dirottare i loro profitti verso Paesi
fiscalmente comprensivi. Tra questi il colosso dell'e-commerce Amazon, sulle
cui attività sono in corso accertamenti della Guardia di finanza ed è stato
aperto un fascicolo d'inchiesta (al momento a carico di ignoti e senza
ipotesi di reato) dopo una segnalazione preliminare da parte dell'Agenzia
delle Entrate. E' in fase di definizione, inoltre, un accordo tra Google
Italia e il Fisco per chiudere il contenzioso su una presunta evasione
fiscale da parte delle multinazionale californiana.
--Secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nell'ultimo anno le
sim con accesso a internet hanno superato quota 47 milioni con un aumento del
13%. Lo si legge nell'Osservatorio dell'Agcom che sottolinea come le sim che
hanno svolto traffico dati siano passate tra settembre 2011 e settembre 2015
dal 26,9% al 50% del totale. Nei primi tre trimestri del 2015 si registra una
crescita del traffico dati del 45% sullo stesso periodo del 2014. Secondo
Agcom, inoltre, nel periodo 2010-2014 i ricavi delle principali imprese
televisive si sono ridotti di 1,5 miliardi: è quanto emerge dalle principali
risultanze consolidate frutto dell'analisi dei bilanci delle aziende presenti
nei mercati di interesse istituzionale dell'Autorità per le garanzie nelle
Comunicazioni.
Gran parte della flessione - rileva l'Autorità - è dovuta alla contrazione
degli introiti pubblicitari; considerando l'intero periodo diminuiscono anche
i ricavi provenienti dagli abbonamenti pay tv. In calo tra il 2010 ed il 2014
anche i ricavi complessivi del settore editoria, che scendono di circa 2
miliardi (-31,2% gli introiti ottenuti in Italia). Il margine operativo
netto, mediamente pari al 5,2% nel 2010, risulta pesantemente negativo nel
2012 e 2013 (rispettivamente -12,2% e -10,2%) e si riporta in area positiva
lo scorso anno (1,1%).
--Apple vince la sfida di telefoni e tablet finiti sotto l'albero questo
Natale: secondo le analisi di Flurry, società acquistata l'anno scorso da
Yahoo!, il 49% dei nuovi dispositivi attivati nel periodo di Natale è a
marchio Apple, il 19,8% di Samsung e il 2% di Microsoft. Tra gli Android
spopolano i "phablet", categoria che rappresenta la metà dei nuovi
dispositivi col sistema operativo "mobile" di Google. Per iOS di
Apple la categoria predominante (65%) sono i "medium phones".
Gli analisti di Flurry hanno raccolto i dati sulle attivazioni di nuovi
dispositivi mobili durante la settimana di Natale, dal 19 al 25 dicembre,
basandosi sulle 780mila applicazioni monitorate dalla società.
Dalle rilevazioni emerge che le scelte dei consumatori si stanno orientando
verso dispositivi con schermi sempre più grandi. Nel 2013 la categoria dei
"phablet" rappresentava il 4% delle nuove attivazioni natalizie,
passando al 13% del 2014 e al 27% di quest'anno, rubando quota non solo ai
tablet ma anche alla già esigua percentuale dei telefoni di piccole
dimensioni (1% nel 2015). Cala la quota dei "medium phones", al 54%
nel 2015 dal 63% dell'anno prima.In termini di nuove attivazione la stagione
natalizia è vinta da Apple (49%) anche se con un calo del 2,2% rispetto
all'anno prima. Samsung sfiora il 20%, ma è in crescita del 2,1%.
Microsoft-Nokia perde quota, dal 5,8% del 2014 al 2% di quest'anno. La cinese
Xiaomi per la prima volta entra in classifica con l'1,5% delle nuove
attivazioni.
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