Qual è la situazione del radioascolto in Italia?
QUALI SONO LE NUOVE SFIDE?
Ultimamente il mondo si interroga sul
futuro della radio e delle onde corte. Ad essere interessati a questo tema, non
sono soltanto i singoli appassionati di radioascolto ma anche gli esperti, chiamati ad investire fra mezzi di
trasmissione più consolidati e vetusti, o nelle nuove tecnologie e INTERNET. E
mentre si discute sulle applicazioni del digiital radio (DRM) alle onde corte,
Computer, real audio e MP3 si stanno facendo sempre più strada, e mutano gli
interessi della gente, anche su come trascorrere il tempo libero. Ci sono tuttavia alcuni fattori, che ci
fanno sperare in un buon futuro della radio anche in Italia, e ci fanno credere
che INTERNET o onde corte siano soltanto dei canali di trasmissione.
L’Italia è un Paese di mare, navi, navigli e
imbarcazioni d’ogni tipo, e anche se per la navigazione vengono ormai da anni
usati dei sistemi satellitari, almeno sulla totalità delle imbarcazioni
italiane viene conservato il vecchio e tradizionale ricevitore ad onde corte,
strumento che non viene dimenticato da chi è o è stato imbarcato.
IN ITALIA
SONO I RADIOAMATORI I PIU’ FORTI……
Anche in Italia si preferisce il computer alla radio, ma intanto il calendario
delle fiere e mostre per radioamatori è particolarmente ricco. Le più importanti sono senz’altro la Fiera di
Pescara, che raccoglie visitatori da ogni parte d’Italia e dall’estero, RADIANT
-la Fiera di NOVEGRO presso Milano, la Fiera di Forlì e quella di Bari. Ma le
fiere italiane sono numerose, ed è difficile elencarle. Poi ci sono le fiere
dedicate alle radio d’epoca, che pure riscontrano un certo interesse insieme ai
mercatini del surplus. Almeno una volta in tutta la sua esistenza, ogni centro
dell’Associazione Radioamatori Italiani, che di sedi in Italia ne conta 100, ha
pensato o ha realizzato una fiera per radioamatori, raccogliendo vasti consensi
di pubblico. Si ricorderanno a tal proposito la Fiera del Radioamatore di Napoli, organizzata per
diversi anni dalla locale sede dell’ARI, in concomitanza del Salone della
Nautica alla Mostra d’Oltremare.
Interessante anche l’attività dei
radioamatori, nei confronti di situazioni di protezione civile, quali calamità
naturali, disastri e terremoti. Si ricorderà il terremoto dell’Irpinia del
1980, quando i radioamatori garantirono
i collegamenti con i parenti sparsi in Nord e Sud America. Elementi
questi che hanno elevato notevolmente, il prestigio e la fama dei radioamatori
italiani.
Discreta anche l’attività degli italiani,
condotta insieme ai colleghi europei ed americani, per il lancio di
satelliti radioamatoriali.