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La XI Giornata Mondiale della Radio, è nata da una idea dell'Academia Espanola
de la Radio e elevata a evento mondiale
grazie al supporto dell'UNESCO, l'organizzazione mondiale delle cultura delle
Nazioni Unite. Ancora oggi la radio
continua ad essere considerata uno dei mezzi d'
Negli anni di maggiore splendore, c'era una frase ricorrente che si diceva fra
la gente: "lo ha detto la
radio" proprio a sottolineare l'ufficialità di una notizia che subito dopo
già passava di bocca in bocca. Esattamente come quando durante la seconda
guerra mondiale, nonostante le proibizioni esistenti, tutta l'Italia ascoltava
Radio Londra, e alla fine le notizie si propagavano ugualmente, quasi si fosse
venuto a conoscenza di un funerale. Proprio questo aspetto, intende celebrare
la Giornata Mondiale della Radio quest'anno. "La fiducia nella radio"
Per questo uno dei principali propositi è di sottolineare l'etica del
giornalismo radiofonico, per quanto concerne l'affidabilità delle fonti, e la
possibilità di verificarne la loro provenienza e attendibilità. Ma la giornata
si propone anche di ampliare argomenti inerenti all'accessibilità al mezzo
radiofonico, soprattutto in relazione
alle nuove tecnologie, intendiamo le
app, per esempio per i non vedenti o diversamente abili.
Intanto è, e rimane sempre un dilemma,
la fattibilità del mezzo radiofonico,
che si, è a costi zero, ma che trova sempre meno mezzi per il proprio
autosostentamento, Se non quello di essere oberata da publicità e sponsor di
ogni tipo. Una situazione questa lievemente mitigata in Italia, dall'erogazione
di contributi all'editoria, ma anche dove si fa un passo avanti e due indietro,
visto l'aumento delle tasse di concessione per le radio tradizionali, cavilli
che alla fine finiscono per essere da ostacolo alla libera espressione del
pensiero. Finisce dunque, che a dettare legge sono i grossi editori, che guarda
caso spesso dettano legge anche nelle grosse concessionarie della pubblicità.
Ciò che naturalmente alla fine ne compromette e mina l'indipendenza delle
piccole radio.
I propositi di questa Giornata, potrebbero contribuire a promuovere la Carta
delle Nazioni Unite e lo sviluppo umano.
E infatti l'Accademia radiofonica spagnola, ha ricevuto più di 46
lettere di sostegno da varie parti interessate, tra cui la Arab States
Broadcasting Union (ASBU), l'Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU), l'African
Broadcasting Union (AUB), la Caribbean Broadcasting Union (CBU), l'European Broadcasting
Union (EBU/Eurovisione), l'International Broadcasting Association (AIR ), la
North American Association of Broadcasters (NABA), l'Ibero-American
Telecommunications Organization (OTI), BBC, URTI, Radio Vaticana e altri.
La data del 13 febbraio, che coincide con la fondazione della Radio delle
Nazioni Unite nel 1946, è stata proposta dal Direttore Generale dell'UNESCO per
la Giornata Mondiale della Radio.
Gli obiettivi sono, da un lato, sensibilizzare il pubblico e i media,
sull'importanza della radio e, dall'altro, motivare i responsabili delle
emittenti a creare e fornire accesso all'
Nonché migliorare l'interconnessione e la cooperazione internazionale tra le
emittenti radiofoniche. Lo stesso ufficio stampa dell'UNESCO, ha fornito alle
parti interessate, delle proposte di idee per le celebrazioni, invitando
a: un ampio uso dei social media,
proporre temi attuali, un sito Web dedicato (che consente la partecipazione
virtuale), programmi radiofonici speciali, scambi di programmi, un festival che
coinvolga partner chiave, quiz e
concorsi a tema. Sembra chiaro dunque,
che questa giornata è sempre un momento di riflessione per tutti.
A che punto è il giornalismo radiofonico nelle radio italiane? Di cosa si
occupa? Cosa è cambiato dal mitico radiodocumentario di Sergio Zavoli sulla
"Clausura"? Da trasmissioni importanti come chiamate Roma 3131 oppure
dalle radiocronache per l'alluvione di Firenze, il terremoto del Friuli e
dell'Irpinia? Innanzitutto una piccola
puntualizzazione. E' vero che il punto di forza della radio è la diretta, e di
poter arrivare subito e prima di tutti direttamente sul punto dove il fatto si
produce. C'è tuttavia da dire che oggi
come oggi, pochi sfruttano questa possibilità, anche perchè oramai,con le nuove
tecnologia e il web, anche la
televisione è in grado con un semplice smartphone di arrivare subito sul
fatto. Vi basti vedere le dirette video
sui social, proposte da grossi broadcast come la BBC.
Sul piano dell'etica professionale, almeno in Italia è quasi sempre osservata.
Soprattutto perchè chi fa il giornalista, crede in quello che fa, è un lavoro
che se non ami non puoi farlo.
Il punto è, quando il giornalista si mette a servizio della politica. Allora il
filo fra linea editoriale e commistione diventa sottile. "La radio oggi si
produce quasi tutto in diretta."
Ed è forse questa la nota dolente. Il bruciare ore di trasmissione, dove comunque ci sono dei costi di
produzione, per offrire un prodotto che
il giorno dopo perde di attualità e non potrà essere più riutilizzato,
replicato. Va Bene dunque la diretta. La
radio col DJ che ti fa compagnia, che magari la mattina interrompe la musica
per leggerti qualche titolo di giornale, o
cose leggere e banali come un oroscopo. Ma sarebbe necessario, e pochi lo fanno, che ci si
impegnasse almeno per il 10-15% nel produrre argomenti e documenti che restano
sempre verdi, e che gli ascoltatori
possano consultare e ascoltare off-line. Oggi la radio rischia di non lasciarci
più nulla, ore e ore di chiacchiere al vento. Centinaia di professionalità
impegnate in ottime strutture, rischiano di passare dimenticate e finire
nell'oblio. Ecco in quale punto della piaga, in quale contesto nascono i
podcast, sfruttare la possibilità della radio on demand, per proporre servizi,
attualità, interviste che non trovano spazio nelle radio commerciali e da
lasciare sempre consultabili agli ascoltatori, dando addirittura la possibilità
di interagire su un blog o direttamente sulla piattaforma, come avviene per i
commenti che si lasciano sui video di youtube. Ed è un settore questo, dove già
da un po', i lavoratori della radio si stanno orientando.
Di cosa mancano le radio oggi?
Eppure è così semplice, è un'amalgama della musica che trasmettono. Narciso che
si specchia nell'acqua. La mattina accendi, e senti una speker che si dilunga
su questioni d'amore e di cuore prima di lanciare un brano. Ma Poi ti accorgi,
nel brano successivo, che ci sono autori che con le loro canzoni parlano delle
difficoltà esistenziali dei giovani, di quartieri degradati, di droga e
disoccupazione. Dunque tutto questo già c'è, ma
proprio la mania del mordi e fuggi, che esiste nelle radio, del produrre
istantaneamente, blocca e non consente
ai produttori di fermarsi e aprire una riflessione sullo stesso tema di cui si
occupano le stesse canzoni e musica, che rappresentano proprio il 98% della loro programmazione! Già
le canzoni di protesta che esistevano negli anni '70, anche qui bisognerebbe
aprire un capitolo a parte, per dire chi è che fa musica impegnata. Fiducia nel
giornalismo radiofonico, è un argomento molto ampio. Raramente ci sono
violazioni dell'etica professionale,
quando sei impegnato nelle radiocronache di partite di calcio, o al
messimo ti limiti a intervistare atleti e tifosi. Idem se ci spostiamo alle
interviste a cantanti, attori e personaggi del mondo dello spettacolo.
Il discorso cambia se entriamo in temi politici o fatti di cronaca. Le radio
nostrane e caserecce, ruspanti, in
genere si occupano di politica solo in prossimità delle elezioni.
Tranne ovviamente le talk radio, poche, che hanno dei veri e propri programmi
Il CAR STEREO oggi rivela e evidenzia la fiducia che la gente ha nella radio,
quando ci si blocca in autostrada per ore per colpa di un incidente a catena, e
tutti sono incollati a sentire notizie, o semplicemente hanno bisogno dell'entrateinement
della musica. Insomma torno a dire, che la radio non debba essere considerata
una sorella minore della televisione. Ma è ancora un ottimo strumento di
espressione del pensiero. Ma che deve amalgamarsi un po' di più con ciò che la
circonda. Come hanno saputo fare alcuni network, che in modo intelligente hanno
creato dei live nei propri studi, o dei concerti all'esterno. Un tornare alle
radice per una radio che naque negli anni '20 da pochi amatori con lo scopi di
diffondere nel vicinato i dischi del proprio grammofono. Un po' come
Barbareschi e il suo fortunato programma Radiodue Social Club, dove gruppi e
cantanti passano per esprimersi in diretta. Un'abitudine antica della RAI, che
soprattutto nei vecchi studi di via Asiago utilizzava degli auditori per
trasmettere cantanti che andavano in diretta, la stessa Corrida di Corrado. E
che fortunatamente in tempi più recenti si è visto fare anche le private. Una
mamma RAI, che di servizio pubblico ha allentato però la morsa sulla radio. I
giornali radio regionali sono dequalificati. Non esistono più i programmi radio
per l'estero in 25 lingue che sono durati dagli anni '50 al governo Renzi. In
tal senso parlare di fiducia mi risulta difficile. [testo di Dario Villani]
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ANNO DI DANTE, MEDIA
E RADIO CON LUIGI COBISI
Ricorre l'Anno di Dante, 700 anni dalla sua scomparsa, 751 dalla sua nascita.
Dante naque a Firenze nel 1265 e scomparve nella notte tra il 13-
Ed egli inizia citando innanzitutto l'attività delle radio appartenenti alla
Comunità Radiotelevisiva Italofona, riunita in videocoferenza a fine aprile e
che raccoglie RAI,Radio Svizzera
Italiana, Radio Vaticana, Radio Capodistria, RadioTV San Marino, Radio Romania,
ed altre. Inoltre ci si sofferma anche sull'attività e aneddoti di altre
emittenti come quello raccontato durante una trasmissione in Italiano della SBS
Australia e degli speciali dedicati a Dante dalla Radio Polacca. Nel corso
della trasmissione viene riproposta la lettura di alcuni passi dalla Divina
Commedia ad opera dell'attore Vittorio Gassman.
GUIDA FACILE
00:00 sigla introduttiva
01:38 Vittorio Gassman legge Dante Alighieri V°Canto dell'Inferno
03:24 Intervista con Luigi Cobisi/Firenze
11:20 jingle radiomagazine
11:38 Vittorio Gassman legge Dante Alighieri XXXI Canto del Paradiso
13:09 seconda parte dell'intervista con Cobisi
23:10 notizie dal mondo delle comunicazioni
►
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INTERVISTA CON IACOPO
D.Luzi (Voice of America)
Iacopo D.Luzi ha un
master di giornalismo presso il Writing and Reporting e Web Journalism ottenuto
alla Northwestern University di Evanston (Chicago).
Ha studiato relazioni internazionali e interpretariato
presso la IULM di Milano. Nonchè presso l'American English & Journalism
presso la NYU SPS English Language Institute. Ancora interpretariato e
traduzione presso l'Università di Malaga. Benchè giovanissimo, ha alle spalle
numerose e importanti esperienze giornalistiche
sia in Italia che in America. Oggi lavora al servizio televisivo in
Spagnolo della Voice of America. Una radio che ben conosciamo per la sua
presenza estesa sulle onde corte, e che vanta programmi in ben 40 lingue
differenti. Oggi è ospite della nostra trasmissione in collegamento da
Washington.
Con lui parliamo del suo lavoro alla VOA e dell'
Nonchè dei cambiamenti nel modo di fare giornalismo, in relazione ai new media,
e di altri argomenti più sensibili dell'attualità.
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Siamo quest'anno al 10imo anniversario
della Giornata Mondiale della Radio, nata dalla collaborazione fra
l'Accademia Spagnola della Radio e il dipartimento della Cultura delle Nazioni
Unite "UNESCO" e adottato dall'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, come giorno per le celebrazioni.
Il titolo della giornata di quest'anno è:
"NEW WORLD NEW
RADIO"
Ancora una volta gli organizzatori della Giornata, non mancano di ricordare
quanto la radio nella sua storia sia stata un potente mezzo di democrazia, per
celebrare l'umanità in tutte le sue forme e diversità. Di come la radio sia un
mezzo di comunicazione di massa, alla portata di tutti e di come a tutti possa
offrire la possibilità di esprimersi.
La radio deve saper presentarsi a diverse comunità, offrendo varietà di
programmi, punti di vista e contenuti, e riflettere la diversità dell'audience
a cui essa stessa si rivolge.
L'UNESCO richiama a ricordare questa giornata, che coincide oltre ai 10 anni
dalla sua fondazione, anche con i 110 anni delle prime trasmissioni radio, ed
invita a celebrarla seguendo una linea guida di tre temi principali:
1) EVOLUZIONE:
il mondo cambia, la radio si evolve; questo tema si riferisce alla resistenza
della radio rispetto ai new media nonchè alla sua sostenibilità;
2) INNOVAZIONE:
il mondo cambia, la radio si adatta e rinnova; soprattutto alle nuove
tecnologie, ma che rimane un mezzo in
mobilità accessibile a tutti e da per tutto;
3)CONNESSIONE:
IL MONDO CAMBIA, la radio si connette.
Questo tema si riferisce ai servizi della radio per la nostra società, inteso
come disastri naturali, crisi economiche ed epidemie etc, e alla capacità della
radio di collegarsi con i luoghi degli eventi.
Il mezzo radiofonico, fa parte della storia dell'umanità di cui ne ha seguito
la sua storia e gli avvenimenti con i suoi servizi. L'ultimo caso quello della
recente pandemia, dando una mano sul problema della dis
Sul primo tema, quello dell'evoluzione, il riferimento è alla resistenza della
radio e sostenibilità. La radio ha accompagnato momenti storici della nostra
vita personale. Sia per quanto riguarda programmi
La radio ha seguito i cambiamenti del nostro mondo per più di un secolo.
Sull'innovazione, la radio ha saputo adattarsi alle nuove tecnologie. Dalla
radio a transistors degli anni '
La connessione della radio, il terzo tema, intende sottolineare la capacità
della radio di raggiungere con i suoi collegamenti, momenti critici per la nostra società. In
caso di disastri naturali, crisi economiche, avvenimenti di attualità. La radio
resta il mezzo più semplice per trasmettere direttamente dal punto da dove
l'avvenimentoi sta accadendo.
La prima nave ad avere la radio a bordo fu casualmente il Titanic e l'SOS
lanciato nell'etere salvò centinaia di persone.
Da quel preciso momento fu decretato dalla comunità mondiale che ogni nave
dovesse avere la radio a bordo. Da alcuni anni a bordo non c'è più il
marconista, ma c'è la radionavigazione satellitare.
Anche il web deve mantenere questa nobiltà di propositi e intenti, per scambi
di idee e
La radio continua a mantenere le persone in contatto fra loro e a svolgere
un'importante funzione sociale oltre che di
Una missione che si è ulteriormente arricchita con l'interazione degli utenti
in tempo reale.
Numerose radio oramai, invitano i propri ascoltatori a inviare messaggi vocali
con il whatsapp, e la qualità che ne arriva è pressochè da studio, ciò che ne
rende una più facile messa in onda. Chiunque da qualsiasi luogo in pochi
istanti invia il proprio contributo in studio. E dunque se parliamo di
connessione, oggi con la convergenza è ulteriormente migliorata.
Oltre ad essersi saputa reinventare, se la radio saprà continuare a svolgere
questa missione, sociale e umana, oltre a
Quali sono i momenti della storia che hanno attraversato la tua vita e che hai
seguito attraverso la radio ?
A questa domanda rispondono i nostri ospiti di oggi:
**Rita Faragò giornalista da Budapest per RadioInform e ex redazione italiana
di Radio Budapest (Ungheria)
***Antonio Di Camillo vicepresidente ARI Pescara organizzatore Fiera
Radioamatore e Elettronica;
****ing.Ottorino Odordi
*****dott.Gabriele Pagliuzzi Presidente Radiant & Silicon Parco Esposizione
Novegro Milano Linate.
► LINK
AL CANALE YOUTUBE CON CONTENUTI AUDIO E ICONOGRAFICI
► FILE MP3 128
kbps 44 kHz (studio quality)
GIORNATA DELLA MEMORIA 2021: STOP AL
NEGAZIONISMO
La Giornata della Memoria, ha il proposito di ricordare le
vittime del genocidio, cadute durante la seconda guerra mondiale per mano dei regimi nazifascisti. Principalmente
ebrei, omosessuali, testimoni di geova, disabili, rom (zingari). Non meno di 6
milioni di vittime, oltre tutte le altre provocate dal conflitto militare vero
e proprio.
La Giornata della Memoria è stata istituita in Italia con una apposita Legge
del 20 luglio 2000 n.211, con la quale si da mandato principalmente alla scuola
di mantenere vivo il ricordo dell'Olocausto nel nostro Paese. Qualche anno più
tardi nel
Il tema della giornata della memoria di quest'anno, ma si potrebbe dire da
sempre dalla sua creazione, è quello di combattere il negazionismo. Una
corrente di pensiero malata, ultimamente rafforzatasi, ma presente già
immediatamente dopo il dopoguerra, dagli anni '50, che mette in discussione
l'esistenza stessa,che ci siano realmente state le vittime nei lager e nei
campi di concentramento. Semplificando l'Olocausto, a un'invenzione mediatica,
messa in scena dai vincitori del conflitto. Non è un caso che proprio un sondaggio condotto l'anno scorso dall'Eurispes,
sottolineava che i negezionisti italiani erano circa il 16,1%, mentre nel 2004
erano appena il 2,7 %.
Il programma espone alcune argomentazioni atte a combattere il negazionismo.
Prendendo spunto dalla letteratura fiorita su questo grave disastro
dell'umanità. I libri scritti dai testimoni e sopravvissuti all'olocausto. E di
cui a titolo di esempio nel video vengono presentate alcune delle loro
copertine. L'autore del testo ha voluto sottolineare anche l'importanza e il
senso della cultura ebraica, fondata oltre che sul "credo religioso"
molto sui libri e la scrittura. Ciò di cui evidentemente temevano di più i
nazisti, se si preoccuparono di bruciare i libri durante la notte dei
cristalli.
Nella parte finale della trasmissione
ascolteremo l'intervento della professoressa Ersilia Polcari docente di
italiano e storia al Liceo Morante, e attiva per altro nell'associazione
culturale Evaluna di Napoli, su come
affrontare il negazionismo.
Argomenti correlati sul nostro canale:
Strage di Caiazzo;
Il ritrovamento di Sergio De Simone;
Gli internati militari nei Lager;
Heidegger e il Nazionalsocialismo;
Giornata della Memoria Anno 2020;
► link diretto al canale
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► link
al file mp3 studio quality 128 kbps stereo standard 44 kHz
Eleonora De Poi,
violinista
E’ nata a Vittorio
Veneto (provincia di Treviso) nel 1997.
Ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni, per poi proseguire gli studi
nel 2011 presso il Conservatorio "A.Steffani" di Castelfranco
Veneto.Qui, sotto la guida di Michele
Lot e Stefano Pagliari, si è diplomata nel 2016 con 10, lode e menzione
speciale. Si è inoltre appena laureata come Bachelor in Violin Performance al
Conservatorium van Amsterdam, avendo come insegnanti Ilya Grubert e Maria
Milstein, ottenendo un risultato brillante.Recentemente ha compiuto e ultimato
anche studi in viola.
Ha studiato Musica da Camera con
Domenico Nordio, Filippo Faes, il Trio di Parma, Frank van de Laar e Paul
Scheepers.
Ha partecipato a diverse Masterclass con importanti insegnati:
tra cui Giovanni Guglielmo, Fabian Rieser, Pierre Amoyal, Pavel Vernikov, Eliot
Lawson, Yair Kless,Svetlana Makarova e Igor Volochine.
Eleonora De Poi, ha vinto vari concorsi nazionali e internazionali, sia da
solista che in formazioni di Musica da Camera:
-premio speciale "Farulli" per il miglior quartetto d’archi al
Concorso Internazionale Premio Crescendo di Firenze;
-In duo con il pianista Massimiliano Turchi (TulipDuo) è risultata finalista
allo Storioni Festival Prize in Olanda;
-Primo premio al Concorso Internazionale di Musica "Rizzardo Bino" di
Brescia, sono stati selezionati a livello mondiale come uno dei dieci
"duo" violino e pianoforte, ammessi alla Masterclass in Losanna con Pierre Amoyal e Pavel Gililov,
-il duo con Massimiliano Turchi è stato
ospite per un recital durante il Birmingham International Piano Chamber Music
Festival & Competition come uno degli otto gruppi selezionati.
Eleonora De Poi si è dunque esibita sia in Italia che all’estero sia da Solista
che in diverse Orchestre in importanti
sale:
alla Wiener Konzerthaus, Royal Concertgebouw, TivoliVredenburg di Utrecht,
Muziekgebouw di Eindhoven, Bernard Haitinkzaal di Amsterdam, Teatro dal Verme,
Palazzo Vecchio "Salone dei Cinquecento" a Firenze, e altre sedi sia in Italia che all’estero.
Appena l'8 novembre scorso ha partecipato alla stagione del Teatro Verdi di
Padova, allestita per la prima volta in digitale per fronteggiare l'emergenza
sanitaria, per una
link per il
podcast
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per youtube con contenuti iconografici
Fisica e Superconduttori:una svolta nella ricerca
Prof.Giorgio Sangiovanni Uni.Wurzburg
e Alessandro Toschi Uni.Wien
Intervista realizzazione e montaggio
di Dario Villani
Collaborazione: prof.Angelo Gallippi
Consulenza scientifica dott.Antonio Olivieri, ing.Domenico Morizzi
Oggi
vi presentiamo una Puntata Speciale.
Si
tratta di argomenti già noti, ma che sono a una svolta importante
nell'avanzamento
della
ricerca. I progressi sono stati pubblicati nel 2017 dalla rivista americana
"Science" , su quelli che vengono definiti "circuiti elettronici
a resistenza zero" ovvero cosìdetti "superconduttori" che
sfruttano particolari proprietà topologiche di alcuni materiali.
L'articolo
fa riferimento a una scoperta che è stata compiuta da due ricercatori italiani,
il prof.Giorgio Sangiovanni, oggi all'Università di Wurzburg, insieme al
prof.Alessandro Toschi dell'Università di Vienna, entrambi ospiti della nostra
trasmissione.
Abbiamo
lo spunto per chiarire i punti di questa importante scoperta scientifica, ma
anche di aprire una finestra sullo stato dell'arte della ricerca in Italia, e
purtroppo dell'annosa questione della fuga dei cervelli dal nostro Paese.
Il prof.Sangiovanni proviene da La Sapienza di Roma,
considerata una delle migliori a livello europeo, dopo aver fatto il liceo
scientifico e per la passione alla musica, ha conseguito perfino un diploma al
conservatorio di Santa Cecilia di Roma, per poi trasferirsi in Germania, ed ha
una valanga di articoli e pubblicazioni a sua firma. Idem anche per il prof.Alessandro
Toschi, proviene anch'egli dalla Sapienza di Roma, con un elevato numero di libri e articoli a
sua firma, ha seguito da vicino il tema
della "superconduttività", e insegna invece all'Università di Vienna.
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con youtube (con contenuti iconografici)
Silvia
Frigato (soprano) - intervista
Ha
studiato pianoforte e si è diplomata in Canto al Conservatorio Statale di
Musica di Adria (in provincia di Rovigo).
Si
è specializzata nello studio del repertorio sei-e settecentesco.
Nel
Svolge
intensa attività concertistica nelle più importanti sedi italiane ed estere,
collaborando in qualità di solista, con prestigiosi complessi internazionali e
con i più importanti nomi del panorama musicale.
Di
Lei, dice la critica:
"coglie
perfettamente il senso del recitar cantando. Non solo per la dizione
chiarissima, ma soprattutto per la recitazione, appunto, musicale, per la
recitazione del canto, un canto cioè che si fa, che è esso stesso
recitazione"
e
ancora:
"La
musica del tempo è a sua volta, tra la più sperimentale che sia mai stata
composta: eseguita con meravigliosa
freschezza da Silvia Frigato, soprano dalla voce perfetta per il repertorio
barocco e fraseggiatrice sensibile"
Tra
gli impegni passati di maggior rilievo, ricordiamo:
-lo Stabat Mater
alla Wiener Konzerthaus, e L’Euridice di Caccini alla Innsbrucker Festwochen der Alten Musik;
-concerti
con l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo e
presso
la Basilica di San Marco a Venezia con l’Orchestra del teatro La Fenice diretta
da Stefano Montanari;
-L’incoronazione
di Poppea (Amore) di Monteverdi al Teatro alla Scala in una produzione di
Robert Wilson diretta da Rinaldo Alessandrini.
Silvia
Frigato, ha inoltre preso parte ad alcuni concerti a Karlsruhe e
a
Basilea con la Schola Cantorum Basiliensis e a Losanna con Il Canto d’Orfeo
diretto da Gianluca Capuano.
Il
tutto sempre riscuotendo un grande
successo di pubblico.
Ha
inciso per numerose etichette e le sue registrazioni sono state trasmesse da
RAI, Radio France, BBC, ORF e da altre emittenti europee.
Il
resto è scritto negli annali che girano sul web
Oggi
Silvia Frigato è ospite della nostra trasmissione per una breve intervista.
(Intervista
realizzazione e montaggio di Dario Villani)
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per il podcast
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(con contenuti iconografici)
Francesca Seri (flautista) - intervista
Veneziana,
diplomata al Conservatorio Cesare Pollini di Padova nel 1988. Si perfeziona
successivamente con Aurèle Nicolet e Marzio Conti. Nel 1989 è primo flauto
solista dell’Orchestra da Camera di Venezia, con tourné in Italia e all'estero.
Nel 1996 è primo flauto dell'Orchestra S
Per
due volte di seguito ha vinto il 1°Premio di Musica da Camera del Concorso
Gradus ad Parnassum di Venezia.
Ha
registrato per la radio di Trieste, Zagabria, Lubiana, nonchè per quella belga
e tedesca.
Numerose
anche le incisioni discografiche, fra cui ricordiamo la raccolta "Sulle
Note del Passato" con un ricchissimo repertorio di brani per flauto e
chitarra.
Nel
che
tra l'altro rilascia anche il Trinity College Awards.
E'
anche compositrice.
Con
la storica dell'arte Silvia Gramigna ha scritto un libro di educazione
all'ascolto dal titolo "Sentire l'arte".
E'
membro di numerose giurie di concorsi nazionali e e internazionali.
Ha
un attivo di oltre 850 concerti, che insieme alle sue iniziative, raccolgono
grande successo di pubblico, e anche il favore della carta stampata.
E
per altro è spesso ospite di numerose trasmissioni televisive e radiofoniche.
Vanta
fra l'altro di avere quale quadrisavolo, Giuseppe Verdi. Nella sua attività la
seguono anche i figli che compiono anch'essi studi musicali e conservatorio.
(Intervista
realizzazione e montaggio di Dario Villani)
(Commento
musicale brani eseguiti da Francesca Seri e tratti da: Alessandro Santini
sonate per flautoFrancesca Seri "L'Offerta musicale".
link per il
podcast
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youtube (con contenuti iconografici)
Altre Servizi disponibili su youtube
Tournè al San Carlo di Napoli dei Berliner Philarmoniker
Questa è una delle
interviste a cui tengo di più. Riguarda la tournè al San Carlo di Napoli dei
Berliner Philarmoniker. Intervista sulla storia dell'orchestra con il
Sovrintendente Maishenko. Il sovrintendente reagiva ottimamente all'intervista,
e questo per noi giornalisti è sempre un bene. Non tutti sanno però che il
giornalista quando fa una intervista volante, come in questo caso, registrata
in fretta e furia all'Excelsior di Napoli, non c'è tempo per accordarsi sulle
domande e tutto il resto. Quindi devi fare un po da regista, e semplicemente
badare non alla tua parte, ma riprendere e far parlare l'interlocutore. Come
noterete il risultato è moderatamente interessante. Purtroppo il mio lavoro non
è improvvisazione, soprattutto in casi del genere. E non posso dimenticare come
in questa occasione ci fu l'apporto dell'intera redazione di Colonia per farmi
realizzare invece l'intervista con Claudio Abbado. Dunque telefonate, cavo
dell'eurovisione per lo studio RAI (prima si usava così), FAX, accordi con gli
addetti stampa..... E indovinate cosa succede? All'appuntamento all'Excelsior,
arriva il Sindaco Bassolino, tomo tomo calmo calmo (o cacchio cacchio...!!!) si
afferra Abbado sotto al braccio e se lo porta via...e salta l'intervista!!! Per
altre situazioni Bassolino l'ho intervistato spesso. Proprio per la DLF, portai
in trasmissione lui e l'allora Presidente della Regione Anonio Rastrelli, in un
servizio dedicato al turismo germanico in Campania... Che possiamo dire, lo
perdoniamo per avermi soffiato Abbado?? Mah....qualche anatema glielo ho
lanciato credetemi!!!
link
all’intervista
Orchestre tedesche in Campania
Spesso per il Servizio Italiano della Deutschlandfunk di
Colonia, mi capitava di raccogliere interviste e molto materiale registrato che non riuscivo a smaltire. E'chiaro che per tutta Italia ci sono
e c'erano numerosi festivals di musica classica a cui partecipavano artisti da
ogni parte del mondo. Proprio per questo era difficile poter individuare il
punto d'attualità interessante per mettere in onda il tutto. Allora, come in questo
caso, mi inventavo dei collages di un solo unico pezzo che raccoglieva più
interviste e che andavano giusto bene a coprire l'intera seconda parte del
programma Italiano, che come forse ricorderete era impegnato per i primi 12
minuti dal giornale radio e dalla rassegna stampa dei giornali tedeschi in
edicola il giorno dopo (il programma andava in onda la sera dope le undici su
onde medie e copriva tutta l'Italia). Devo dire che non sempre il direttore
Ritter me la faceva buona. Il più delle volte oltre ad avere un palinsesto
impegnato, sono convinto tirasse per aria una monetina per il testa o croce...e
quindi la spuntavi. In questo piccolo contenitore ci sono 3 personaggi. --Il
pianista Lonquich, famosissimo perchè ha suonato anche con Umberto Benedetti
Michelangeli; -Hans Dieter Hutchild direttore della Orchestra di Stoccarda,
noto per aver lavorato anche per Uto Ughi: e infine l'organista; -Stefan Niebel
organista per un concerto alla Basilica di Pompei... Come potete immaginare è
sempre stato molto divertente inventarsi queste interviste e registrarle.
(nella foto
Alexander Lonquich)
link
all’intervista
Wolfgang
Sawallish
Partecipazione
dell'Orchestra dell'Opera di Stato di Monaco alle Panatenee Pompeiane,
direttore Wolfgang Sawallish.
Intervista realizzata per il Servizio Italiano della Deutschlandfunk Koln
Germania.
link
all’intervista
Katia Ricciarelli, ma anche la compagnia del San Carlo
a Seoul per la KBS
Radio Korea International è il servizio radiofonico per
l'estero della Korean Broadcasting System di Seoul Repubblica di Corea del Sud.
Oggi il servizio dispone di un programma televisivo via satellite in inglese e
coreano. Mentre c'è un ampio sito web tradotto in più lingue. Il programma radiofonico in Italiano venne
inaugurato in occasioni delle Olimpiadi del 1988 e durò fino al 1994. Durante
questo video vi proponiamo una raccolta di servizi realizzati nel 1994, anno in
cui lavorai per la redazione italiana, come esperto di madre lingue,
annunciatore, produttore, giornalista.
Ci sono alcuni pezzi rari, come l'intervista a Katia Ricciarelli, ospite
dell'auditorium KBS, senza dubbio un pezzo non eclatante, visto che la signora
rispondeva quasi a monosillabi. Manca ad esempio il pezzo sulla tourné del San
Carlo che portò a Seoul l'Ernani, e sicuramente ancora negli archivi coreani.
Invece ci sono altri pezzi, come il campionato di volley quello di basket
militare, la presenza del Banco Napoli a Seoul, l'attività del Istituto di
Cultura e quello per il Commercio Estero, e la Festa della Repubblica con
intervista all'Ambasciatore Martino. Buon ascolto.
(NB la
registrazione include alcuni servizi realizzati a Seoul e si apre proprio con
l’intervista alla Ricciarelli)
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all’intervista
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