RADIOMAGAZINE
4.8.2002
Salve amici al microfono DV.
Oggi
dedichiamo il nostro programma, ad un bilancio di quelle che sono le
trasmissioni radiofoniche internazionali in lingua italiana provenienti da Paesi
stranieri. Per questo scopo abbiamo in linea da Trani (BA) Alfredo Gallerati.
Pronto
mi senti?
Si, ti
sento buongiorno Dario e buongiorno agli amici di AWR.
Alfredo Gallerati che è responsabile del
progetto “Trasmissioni in Italiano” portato avanti dall’AIR Associazione
Italiana Radioascolto. Allora a che punto è questo progetto e che frutti sta
dando?
Si
Dario. Il nostro progetto partito nel 98, continua a dare buoni frutti. C’è
un’attenzione crescente da parte delle emittenti in lingua italiana. Si stanno
ampliando le possibilità di poter introdurre nuovi programmi in lingua italiana
ed estendere quelli che già esistono.
Ecco
nella fattispecie di quali stai parlando?
Beh, io
voglio fare una premessa prima di parlare di questo. Dalla seconda metà degli
anni ’90 le trasmissioni internazionali in italiano hanno registrato un
crescente interesse. Comunque attualmente il
quadro generale di queste trasmissioni comprende 22 diverse emittenti
con programmi in Italiano da 18 Paesi. Dal 31 marzo sappiamo che la ungherese
Radio Budapest ha riattivato le trasmissioni in Italiano con tre trasmissioni
giornaliere: 0445, 2030, 2130 UTC. Da Budapest ci comunicano che durante le
prime cinque settimane di trasmissioni in Italiano, la redazione ha ricevuto
più di 120 rapporti: non è poco. La rubrica DX di Radio Budapest è curata dai
colleghi Paolo Morandotti e Luigi Cobisi, e adesso è vicina una data
importante, il 15 dicembre quando Radio Budapest compirà 77 anni.
Ecco e a questo punto per gli ascoltatori,
avrei una registrazione di Radio Budapest in Italiano.
…..dal
notiziario/rassegna stampa di Radio Budapest. L’adesione all’UE dell’Ungheria.
Allora siamo in linea con Alfredo Gallerati
da Trani (BA), stiamo facendo un
bilancio di quelli che sono i programmi in lingua italiana. Alfredo
quali altre novità ci sono sulle trasmissioni in Italiano, mi sembra che c’è
una ripresa della Radio Argentina?
Dunque,
si, la notizia era stata diffusa per i primi di marzo scorso, però da maggio è
attivata nuovamente anche Radio Argentina su 15345 e 9690. I redattori che
hanno riattivato questa trasmissione sono Sandro Cenci e Romano Martinelli,
l’emittente argentina torna a trasmettere per il pubblico italiano, che segue
con particolare interesse le sue trasmissioni ed è un fatto storico e degno di
nota. Ed abbiamo altre notizie di altre emittenti che vorrebbero ampliare la
loro programmazione in lingua italiana, tra cui c’è la Voice of Iran e di
qualche altra che potrebbe riprogrammare una riattivazione del servizio in
Italiano. I nostri contatti ci confermano questa convinzione.
Ecco, ma torniamo alla Radio Argentina, quali
erano stati i problemi che avevano indotto a sospendere le trasmissioni nella
nostra lingua?
Ma ci
siamo confrontati su questo anche insieme agli amici dell’AIR alla conferenza
di Bologna e sembra che a parte alcuni problemi tecnici, che fossero pur sempre
marginali, quello che a suo tempo ha indotto la decisione di quella direzione
argentina, siano i problemi economici e finanziari di sostegno a quella redazione.
Legati alla recente crisi economica che
attraversa l’Argentina. Poi naturalmente si vociferava di una carenza di
personale…
Si noi
AIR, abbiamo contatti con i redattori oltre Cenci e Martinelli, anche con Barrera
che è la direttrice, e che saluto e ci faranno sapere quanto prima quali sono
i loro attuali problemi. Vogliamo che
il radioascolto italiano interagisca con queste nuove iniziative di
trasmissioni in italiano ed è quello che stiamo facendo.
Ed io avrei una registrazione della radio
argentina, è un annuncio multilingua, dove si può ascoltare una voce in
italiana.
…../registrazione
RAE Buenos Aires in Italiano
Allora amici siamo collegati con Trani BA,
con Alfredo Gallerati dell’AIR, stiamo parlando di trasmissioni ad onde corte
in italiano. Alfredo qual è il lavoro che sta compiendo il tuo gruppo per
sensibilizzare le emittenti straniere a trasmettere nella nostra lingua.
Vedi a
parte la rubrica che noi curiamo dal 1998 con l’emittente pubblica maltese, La
Voce del Mediterraneo, che è anche la mia emittente, ci sono in corso altre
iniziative. Stiamo studiando la possibilità di realizzare altri spazi, e gli
amici Luigi Cobisi e Paolo Morandotti hanno attivato questo spazio con i
programmi della radio ungherese, oltre che quelli con la Radio Vaticana, e
stanno andando avanti ancora in questa direzione. Lo stesso sta facendo il mio
gruppo. Ma volevo segnalare che di questo crescente interesse, da parte delle
emittenti internazionali in lingua italiana,
si parlerà nella prossima conferenza dell’EDXC che si terrà a Pori in
Finlandia dal prossimo 15 al 18 agosto. E stiamo attivando contatti anche con
le comunità radiotelevisive italiofone,
obbiettivo molto importante e non facile, ma abbastanza complesso poter
istaurare un dialogo con questa comunità.
Un altro argomento abbastanza spinoso
riguardo le trasmissioni in Italiano, al di là dell’apertura o della
continuazione, è quello relativo ai
palinsesti dei programmi, cioè a quello che trasmettono queste emittenti, se
sono solo degli scarni notiziari privi di rassegna stampa, e che mancano spesso
anche di spazi per il radioascolto, oltre a programmi informativi più
articolati come quelli della Radio Svizzera Internazionale per fare un esempio…. Cosa possiamo dire?
Si può
dire sicuramente, che per aiutare il pubblico degli appassionati del
radioascolto, non deve e non può mancare uno spazio DX, seppur genericamente
inteso come stimolatore di interesse verso la passione del radioascolto: questo
è importante. Uno spazio DX non può essere estraneo a un palinsesto dei
programmi dedicato agli ascoltatori di lingua italiana. Quindi stiamo lavorando
e da tempo, dalla seconda metà degli anni ’70, non dimentichiamo che il nostro
progetto come AIR è partito nel ’97.
Io vorrei citare a questo proposito la tua
partecipazione al meeting dell’AIR a Bologna, dove tra l’altro c’è stata anche
la partecipazione della Radio Rumena. Cosa te ne è parso che incontro hai avuto
con questa emittente?
Interessantissimo. Al di fuori della sfera delle
sinergie culturali e tecniche che il mondo della radio può darci, la presenza
rumena non è stata vista solo da un punto di vista veramente ed esclusivamente
mondano, estetico. Ma la radio rumena
ha dimostrato la indiscutibile volontà di voler instaurare un dialogo alla
ricerca di spazi più ampi con il pubblico italiano. Noi abbiamo realizzato una
serie di interviste in diretta che sono andate in onda per la radio
rumena. E su questa strada vogliamo
proseguire la collaborazione con Radio Romania Internazionale.
Ecco vogliamo aggiungere qualcosa anche
riguardo Radio Cairo che ha sempre dedicato molto spazio agli italiani?
Dunque
io per quello che è la mia esperienza col mio gruppo, devo dire che Radio Cairo
dal 1998 è un attimo rimasta in attesa di tempi migliori. Abbiamo un debito
come radioascolto italiano nei confronti di questa emittente, perché questa
emittente dice e sollecita una maggiore collaborazione che evidentemente tarda
a venire dagli ascoltatori italiani. Radio Cairo è una grande emittente
storica, non devo io ricordarlo, ma si aspetta di più e merita una maggiore
spinta per la divulgazione dei programmi italiani nel mondo.
Ecco Alfredo, a proposito della salvaguardia
delle trasmissioni in Italiano, è molto importante quello che si può fare dalle pagine di Radiorama, l’organo
ufficiale dell’AIR?
Caro
Dario, sei stato forse il primo e più
attento osservatore del mio progetto, soprattutto delle sue finalità
soprattutto da quando io l’ho messo e portato all’attenzione dell’associazione.
Il progetto “trasmissioni in italiano” vuole intensificare appunto e promuovere lo spirito di collaborazione
attiva degli ascoltatori verso le trasmissioni in italiano. Ma mi strappi
l’opportunità di scoprire una carta ed io lo faccio volentieri Dario. Stiamo
studiando la possibilità di divulgare un referendum che con il contributo di
RADIORAMA (un’indagine del genere è
stata fatta in Argentina, tempo fa) riuscirà a rilevare gli interessi, gli orientamenti,
suggerimenti e proposte del pubblico del radioascolto e degli appassionati
verso le trasmissioni in italiano. E’ un sondaggio che dovrebbe partire verso
la fine di quest’anno e me lo auguro.
E sempre a proposito di trasmissioni in
italiano, mi sembra ci siano interessanti novità relative alla tesi di laurea
di Enrico Bellodi, si tratta di un libro e naturalemente leggere in questo
periodo estivo fa sempre bene….
Il
radioascolto: un aspetto della comunicazione internazionale. Questo è il titolo
di un lavoro che l’AIR ha editato per una pubblicazione di cui è autore Enrico
Bellodi. Si tratta di un libro che
vuole aprire una porta ad un radioascolto che sempre più insistentemente bussa
al mondo della scuola. Un libro che l’AIR
in occasione del ventennale ha voluto regalare ai suoi soci. Fra i
contenuti del libro, c’è questa sinergia importante tra radio e comunicazione
verso l’estero, e si coglie tra le righe di questo libro anche l’importanza
delle trasmissioni in italiano. Sono 148 pagine al prezzo di copertina di 12,40
Euro.
Bene e si chiude qui l’intervista con Alfredo
Gallerati da Trani (BA).
Grazie e
un saluto agli ascoltatori di AWR.