RADIOMAGAZINE AWR del 20 Gennaio 2002
Salve amici al microfono Dario Villani …
Prima di inziare
anticipo che in appendice al testo del programma abbiamo un articolo elaborato
dalla ITU International Telecomunications Union e dal titolo “One Internet,
many voices” a proposito della proprietà intellettuale su INTERNET. Poi abbiamo
i rapporti di FEDERCOMIN la Federazione di Confindustria delle aziende di
telecomunicazioni, radiotelevisione ed informatica su due argomenti: “E-Family
in Italia” su spesa, consumi ed usi della tecnologia nelle famiglie italiane
per il 2001; insieme al rapporto “I nuovi scenari del ICT che vede l’Italia in
testa all’Europa”.
MEDIA NEWS:
Utilizzate
videocamere digitali per ottenere realismo /testo integrale
Videogame, arriva
'Twister'
Primo simulatore
di montagne russe. In Usa polemiche per mancato divieto ai minori di 14 anni
In Usa uscito con il titolo di 'Ultimate
Ride' Roma, 23 dic. -
Arriva anche in Italia 'Twister', il primo
simulatore di montagne russe. Un videogame che in America e' diventato un vero
e proprio caso, tanto che diverse associazioni di genitori hanno chiesto di
vietarlo almeno ai minori di 14 anni. Realizzato con la consulenza del MIT di
Boston, e' il primo videogame fotorealistico tridimensionale in tempo reale,
che simula alla perfezione l'esperienza delle montagne russe permettendo di
viverla davanti allo schermo del computer. Ad una velocita' che puo'
raggiungere i 290 chilometri orari.
Per realizzare 'Twister' sono state
utilizzate videocamere digitali che hanno ripreso a 360 gradi i percorsi delle
piu' spericolate montagne russe di tutto il mondo. E il giocatore avverte le
stesse sensazioni dell'esperienza reale: loop completi, avvitamenti laterali,
giri acrobatici e altro ancora, il tutto ad alto tasso adrenalinico e di
realismo simile all'effetto del cinema tridimensionale.
Proprio questo eccesso di realismo ha
trasformato 'Twister' in America (dove e' uscito pochi mesi fa con il titolo
'Ultimate Ride'), in un vero e proprio fenomeno, ma anche in oggetto di
discordia. La mania ha dilagato fino alle immancabili polemiche, arrivate
quando i casi di malessere si sono moltiplicati tra bambini, ma anche tra
austeri manager della new economy: conati di vomito, sintomi di vertigini,
sensazioni di vuoto d'aria durante tutto il giorno, scariche di adrenalina a
ripetizione. E il videogioco e' finito sotto accusa. Cosi', c'e' chi ha
suggerito di accompagnare a 'Twister' le stesse precauzioni che si usano per
montagne russe reali: altezza minima del giocatore (110 cm), divieto a chi ha
problemi cardiaci e alle donne in gravidanza, suggerimento di non giocare per
piu' di 20 minuti.
On line il patch
per tappare la falla
Allarme
Microsoft: ''C'e' un buco in Windows XP''
Il nuovo sistema
operativo e' vulnerabile agli attacchi degli hackers
Bill
Gates Washington, 21 dic–/ testo integrale
Microsoft ha riconosciuto che il nuovo
sistema operativo Windows XP presenta difetti di sicurezza ''molto seri'' che
potrebbero permettere ad un hacker di assumere il controllo di un computer su
cui sia stata installata l'ultima 'creatura' dell'azienda guidata da Bill
Gates.
La compagnia, per questo, ha esortato gli
utenti a scaricare un 'security patch'. Secondo Microsoft, infatti, un hacker
potrebbe rubare o distruggere i file utilizzando un computer connesso alla
rete. I pirati informatici, inoltre, potrebbero anche essere in grado di
installare software dannosi sui computer degli utenti ignari. Tra i bug
principali, a quanto pare uno in particolare consentirebbe all'hacker di turno
di guadagnare il controllo totale del sistema infettato.
Microsoft ha ammesso che il rischio e'
estremamente serio. In sostanza, all'interno di una rete locale un unico hacker
sarebbe in grado di assumere il controllo di tutti gli altri computer
collegati. Il 'patch' che Microsoft ha messo a disposizione fornisce le difese
da eventuali attacchi attraverso Internet. La scoperta del 'buco' e' stata
effettutata dagli esperti di una compagnia di software, la 'eEye Digital
Security', che ha collaborato con la casa di Richmond alla produzione del patch
che puo' essere scaricato all'indirizzo www.microsoft.com/Downloads/Release.asp?ReleaseID=34951.
MUSICA E INTERNET) -- Napster è
pronto a tornare in linea e potrebbe riprendere l'attività entro la fine del
primo trimestre del 2002, ma non sarà più gratis. Il sito un tempo
popolarissimo, dal quale si poteva scaricare un programma per la condivisione
gratis di musica in formato mp3, ha quasi finito di mettere a punto un nuovo
servizio insieme alle maggiori case discografiche. Costo previsto, tra i 5 e 10
dollari al mese.
L'amministratore delegato di
Napster Konrad Hilbers ha detto che la società sta per firmare accordi con le
case discografiche già sue nemiche giurate e che il servizio "beta",
l'ultimo test prima della partenza, partirà a giorni con una sperimentazione
alla quale partecipano 20.000 persone.
Una volta operativo, il nuovo
Napster permetterà di scaricare 50 pezzi musicali al mese per una cifra appunto
tra i 5 e 10 dollari Usa. Non saranno solo gli ormai tradizionali file mp3 che
possono essere copiati su cd infinte volte: ci saranno anche file con
l'estensione .nap, in sostanza degli mp3 protetti contro la copiatura (sarà
impossibile trasferirli dal disco rigido del computer che li ha scaricati dalla
rete). Ai file .nap potranno essere associate altre informazioni, per esempio
suggerimenti su pezzi simili a quello scaricato.
Il sistema di pagamenti online,
prodotto dalla Portal Software, servirà anche - secondo la stessa società
produttrice - a fare in modo che gli artisti ricevano il giusto compenso per
ogni loro pezzo scaricato tramite "Napster due".
Ed ora aggiorniamo il nostro programma con gli ascolti DX di Roberto Pavanello da Vercelli.
Si diciamo ascolti DX ma credo che
chiunque abbia un ricevitore che sia poco più di un portatile possa tentare di
ripeterli senza difficoltà. L’orario in cui fare gli ascolti è senz’altro
quello a partire dalle 2230 fino alle 0100 UTC, dalle 2330 alle 0200 italane.
Sentiamo che ascolti hai fatto?
Qualcosa sulla banda dei 49 metri, la
prima frequenza che consiglio è quella di 6025 kHz, dove si assiste ad una
specie di lotta fra la boliviana Radio Illimani da La Paz e la religiosa Radio
Amanecer dalla Rep.Dominicana, a volte prevale una a volte l’altra, insomma il
divertimento sussiste anche nel cercare di capire cosa sta arrivando in quel
momento.
Questi sono un po’ gli scherzi della propagazione….
Si dipende dalla propagazione, non è
questione né di ricevitore né di antenne, solo questioni propagative.
Un po’ anche quello effetto eco che arriva ogni tanto.
Si certo, stiamo parlando di segnali che
percorrono migliaia di chilometri nella ionosfera per cui è inevitabile che ci
siano queste evanescenze. Poi nella banda dei 49 metri su 6035 kHz, si può
tentare l’ascolto dalla Colombia, La Voz del Guallaré, che trasmette molta
musica latinoamericana, direi che questa è rimasta l’unica emittente colombiana
ancora possibile ascoltare sulle onde corte. Chi invece preferisce le stazioni
brasiliane consiglio una stazione sui 49 metri la più facile tra le due, Radio
Cançao Nova su 6105 kHz, sui 31 su
9695 è possibile l’ascolto di Radio Rio
Mar dall’Amazonia. Ascolto attuale dato la situazione politica poco felice che
il Paese sta attraversando, la Radio Nacional Argentina su 15345 kHz, il programma italiano è stato
abolito, ma arriva ancora molto bene in Spagnolo verso le 2330 utc.
Sembra sia stato abolito per mancanza dello speakers no?
Si esatto, il nostro amici Sandro Cenci
ha raggiunto l’età pensionabile e probabilmente le finanze argentine non
permettono l’assunzione di nuovo personale.
La situazione economica in argentina è tale che è sottolineata
anche da questi fatti che accadono alla radio.
Si, dimostra la situazione in Argentina
E adesso ci colleghiamo telefonicamente con Pescara con Franco
Probi, mi senti?
Si, ciao Dario, buon giorno.
Franco Probi che è il curatore di un ottimo sito web presente in
rete, e dalle cui pagine è partita una petizione contro un decreto ministeriale
emanato quasi un anno fa, ma i cui effetti si sentono ancora adesso, possiamo
parlarne Franco?
Si intanto vorrei precisarti che la
petizione non è partita da noi, ma noi abbiamo aderito ad una petizione che è
stata lanciata dalla rete pacifista “peace link” che è presente in rete con
proprie risorse. Si posso dirti che per quanto ci riguarda è una normativa
assolutamente liberticida perché costringe i siti web alla registrazione al
Tribunale e alla direzione di un giornalista iscritto all’Albo, come accade per
tutte le pubblicazioni periodiche a stampa.
E quindi tutela la categoria dei giornalisti.
Si e no, su questo poi ci sono varie
scuole di pensiero, noi dal nostro punto di vista l anecessità di ribadire e difendere
la libertà del pensiero, la cosa ci indigna ancor di più se pensiamo che
INTERNET è l’ultimo baluardo di questa libera circolazione delle idee e della
comunicazione tra le persone.
Noi Proprio qualche tempo
fa ci siamo occupati di un articolo comparso sul sito web di Radio Free Europe,
a cura di un esperto di mass media americano, che criticava aspramente il fatto
che in Russia per aprire un sito web bisognava registrarlo in Tribunale come
una testata giornalistica, l’esperto in questione si è scagliato violentemente
verso questa iniziativa russa, che possiamo dire che in Russia e in Italia si
viaggia allo stesso modo per quanto riguarda la libertà di informazione e
libertà di pensiero?
E beh si, se il metro di misura è questo,
certamente non posso contraddirti né contraddire l’esperto americano.
AFGHANISTAN
Un po’ tutti i gruppi d’ascolto italiani
ed europei insieme ai massimi programmi DX realizzati dalle principali
emittenti internazionali, hanno dato ampia copertura alle notizie provenienti
dall’Afghanistan.
Il BBC Monitoring Service conferma che
Radio Afghanistan da Kabul trasmette in
onde medie sue 1570 kHz e Modulazione di Frequenza di 96 MHz. Lo stesso riferisce che gli alleati
starebbero tentando di raccogliere un discreto numero di giornalisti afghani, indipendenti dai partiti locali,
per aprire una radio in territorio Pakistano o
Afghano. Per tale operazione sarebbero già stati stanziati oltre 200mila
euro da parte del Parlamento Europeo.
Intanto il Communications World della VOA, riferisce che anche il Congresso
americano si è fatto avanti appoggiando ufficialmente la nascita di Radio Free
Afghanistan, che potrebbe essere
operativa attraverso i trasmettitori del Kuwait. Intano l’unica attualmente
ricevibile risulta la Voice of Afghanistan con studi a Londra e trasmissioni
via Samara in Russia asiatica, che opera su 9950 kHz tra le 13.30 e le 14.30 UTC, orari che dovrebbero essere
ampliatii entro breve.
L’indirizzo è Afghanistan Broadcasting
Company – P.O. Box 36467 – London EC2A 2YF United Kingdom, viene annunciato
anche l’indirizzo a Kabul, P.O. Box 5459 Kabul. E-mail afbc9950@hotmail.com
Ancora su Radio Free Afghanistan, il
porogramma Media Network di Radio
Nederland riferisce che l’ufficio esteri del senato americano, avrebbe
autorizzato un budget pari a 19.5 milioni di dollari per il primo anno di
trasmissioni, un conto che dovrebbe essere approvato ancora dalla Camera dei
Deputati, di sicuro Radio Free Afghanistan si appoggerà alla sede di Radio Free
Europe a Praga.
Anche il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi in visita a Kabul, così come riporta la stampa nazionale, ha
manifestato l’intenzione del governo italiano a costruire una stazione
radiotelevisiva libera e democratica in Afghanistan.
E già iniziato l’anno cinese per Radio Cina Internazionale che per ampliare il suo servizio europeo ha acquistato spazio di trasmissione dai 1200 kW in onde medie di Radio Luxembourg e la mitica frequenza di 1440 kHz. Il colpaccio permetterà a Radio Cina Internazionale di trasmettere in Inglese per il Regno Unito, e in Tedesco e Francese per l’Europa Centrale per un totale di 3 ore a partire dalle 18 UTC. Non si sa se gioveranno di quest’accordo anche i servizi in Italiano.
Grazie alla disponibilità della ORF Radio Austria International, è operativa una nuova emittente, Radio Africa International, attiva anche su INTERNET al sito www.radioafrika.ne con trasmissioni in Inglese, Francese e Tedesco ed alcuni idiomi africani. L’emittente è stata confusa in più occasioni con qualche altra emittente, ma si tratta in realtà di una nuova iniziativa che intende uscire fuori dagli stereotipi perpretati dai media europei nei confronti dell’Africa. Per conferma di questo basta tentare l’ascolto nei seguenti orari
1100-1200 su 17815
1500-1600 su 17895
1800-1900 (dom) su 1476
2200-2300 (exc. dom) su 1476
2215-2300 (dom) su 1476
Inglese alle 1103-1115, 1503-1515 e 2303-2315 il lun mar mer ven e sport alle 1800-1815 la dom.
Radio Africa International Heigerleinstrasse 7, A-1160 Vienna, Austria.
Tel/Fax +43 1 49 44 033.
E-mail address is <radio.afrikas@sil.at>
Il sito web è solo in Tedesco e Francese, e comprende anche la possibilitò di ascoltare delle trasmissioni in diretta.
Calendario fiere per radioamatori vedi in
appendice.
la nuova
sede della DW a Bonn
GERMANIA Secondo quanto si apprende dal
sito web della Deutsche Welle, entro la metà del 2002 tutti gli edifici dell’ex
Parlamento tedesco a Bonn, completamente rinnovati, saranno pronti ad
accogliere gli studi della Deutsche Welle completamente rinnovati e
teconologicamente aggiornati al digitale. La sede del parlamento si è invece
già trasferita a Berlino. Al momento non si hanno notizie sull’eventualità di
una ripresa delle trasmissioni in Italiano.
PERU Secondo quanto riferisce il
programma RADIOENLACE di Radio Nederland, il governo peruviano ha manifestato
l’intenzione di ritirare la licenza alla totalità dei network televisivi del
Paese. Il presidente Alejandro Toledo ha dichiarato che non vuol operare
nessuna azione di censura nei confronti dei media del Paese, ma che allo stesso
tempo non vuole legalizzare un sistema dove è ampiamente radicata mafia e
corruzione. La dichiarazione del presidente avveniva dopo che il primo ministro
Roberto Danino decideva il ritiro della licenza ai canali televisivi America e
Panamericana per essersi finanziati illegalmente col denaro di Vladimiro
Montesinos.
I mezzi legali
per tale ritiro sarebbero stati comunicati più tardi, ma intanto si aveva una
reazione a catena da parte dell’opposizione politica, gli impresari, membri
dello stesso governo peruviano, partiti alleati e della Sociedad Interamericana
de Prensa. Le stesse catene televisive, sospendevano la programmazione abituale
per diffondere in presa diretta tutte le informazioni relative al caso. Da
parte sua il governo sostiene che il denaro di Montesinos, aveva lo scopo di
una vera e propria cospirazione antigovernativa, sostenendo che il governo ha
piena facoltà di ritirare le licenze.
APPENDICE
MICROSOFT: MERCATO
ASIATICO FORTEMENTE IN CRESCITA
New York, 28 dic. (/) - Per la societa' di Radmond il mercato asiatico e' quello che
registrato piu' di tutti un forte sviluppo nell'ultimo periodo. Tanto che da
giugno 2000 a giugno 2001 il 18% delle entrate totali del colosso americano
sono arrivate da questa zona del mondo. Inoltre, la Microsoft prevede di
crescere ancora in Asia, visto che i governi locali sono pronti ad accrescere
la loro spesa per dare una spinta all'economia e al settore tecnologico. ()
IL
SALERNO FESTIVAL
Roma, 29 dic. - () -
Spegne 54 candeline il Salerno Film
Festival, rassegna cinematografica tra le più antiche dopo quella di Venezia. Anche
quest'anno un vasto cartellone in cui spiccano produzioni per la tv e il
cinema, cortometraggi e lungometraggi, video-clip e documentari.Tanti i
premiati nelle varie sezioni, vincitore assoluto "Voci" di Franco
Giraldi, film tratto dall'omonimo romanzo di Dacia Maraini.
Comunicato Stampa: I numeri del 2001 per
l'E-family in Italia. (20.12.2001)
Comunicato Stampa
Federcomin presenta i numeri del 2001 dell'E-family in Italia
Federcomin - la Federazione di Confindustria delle aziende di
telecomunicazioni, radiotelevisione ed informatica - presenta il Rapporto
Federcomin 2001 "E-family in Italia".
La ricerca esamina approfonditamente la spesa, i consumi e gli usi della
tecnologia nelle famiglie italiane. Secondo Federcomin, la domanda di
tecnologia nella casa italiana cresce a ritmi elevati e quasi senza
interruzione, anche nel mutato clima internazionale che non ha influenzato
l'acquisto di tecnologie domestiche.
I trend emersi dal Rapporto Federcomin sono così sintetizzabili:
Ø la penetrazione in famiglia di telefonia wireless e pc/internet è molto
elevata
Ø il 30 per cento delle famiglie italiane hanno caratteristiche multimediali
(sono cioè famiglie che fanno un uso elevato di dotazioni informatiche e di
telecomunicazioni)
Ø la dotazione di piattaforme innovative nella famiglia italiana è in linea con
quella dei maggiori Paesi Europei
Ø la tecnologia è diventata un capitolo di spesa importante per 8 milioni di
famiglie italiane.
In pochi anni si è verificato un cambiamento profondo nelle abitudini e negli
stili di vita degli italiani. Dal Rapporto Federcomin risulta che le più
diffuse tecnologie domestiche nelle famiglie italiane del 2001 sono: il cellulare,
presente nel 79% delle famiglie (7% nel 1995); il PC nel 41%
(14% nel 1995); Internet nel 25% (0,3% nel 1995); TV
satellitare 16% (2% nel 1995); Pay TV 14% (4% nel
1995). Le "famiglie multimediali" erano il 5% nel 1995, sono
diventate il 30% nel 2001.
PC ed Internet costituiscono una delle due grandi ondate di innovazione sul
mercato "home"; l'altra è costituita dalla telefonia personale.
L'Italia è sostanzialmente al passo con l'Europa, con una posizione leader
nella telefonia personale per famiglia e qualche ritardo nella pay tv.
Per oltre 8 milioni di famiglie italiane la tecnologia in casa è
diventata una componente essenziale dello stile di vita; 2,6 milioni di esse
hanno circa 20 apparati/ servizi e spendono oltre 11 milioni l'anno per
tecnologia in casa (il 70 per cento in più rispetto a 6 anni fa).
Utilizzo del PC
La penetrazione del PC nelle regioni italiane tocca la punta più alta nel Nord
Est (44,6% delle famiglie) e quella più bassa nel Mezzogiorno
(37,1%), ma con differenze sempre decrescenti.
A giugno 2001 il numero di utilizzatori di PC in casa ha raggiunto i 12
milioni, pari al 21% della popolazione italiana. La crescita nel
numero di utilizzatori di PC è stata nettamente più elevata per le donne che
per gli uomini, e delle persone con più di 30 anni rispetto alle persone fino a
29 anni.
Le donne che utilizzano il PC in casa sono oggi il 38% del totale
degli utilizzatori di PC in casa.
L'età media dell'utilizzatore di PC è passata da 28,7 anni nel 1998 a 32,3
anni nel 2001. E l'età media dell'utilizzatore maschile è di oltre cinque
anni superiore rispetto all'età delle donne che usano il PC.
Il tempo di utilizzo del PC è pari a 61 minuti al giorno (66 per gli
uomini e 54 per le donne). Chi utilizza anche Internet utilizza il PC per un
tempo giornaliero nettamente superiore: 71 minuti (75 per gli uomini e
63 per le donne) contro 52 minuti al giorno per chi non utilizza
Internet (54 per gli uomini e 45 per le donne).
Il PC in casa viene utilizzato, nell'ordine, per lavoro, studio,
divertimento/hobby. L'importanza delle singole motivazioni varia di molto con
l'età dell'utilizzatore. La motivazione "studio" prevale sotto i 24
anni, il "lavoro" sopra i 24 anni.
Internet
Dopo l'incremento eccezionale verificatosi tra il 1999 ed il 2000, il numero di
collegamenti Internet da casa è cresciuto del 40% tra il 2000 ed il
2001. Oggi possono accedere a Internet 4,8 milioni di famiglie. In
complesso gli utilizzatori di Internet da casa sono 6,5 milioni (1,35
in media per ogni casa con collegamento Internet).
Le donne (il cui numero è in forte aumento rispetto al 2000) sono il 34%
degli utilizzatori "home" di Internet. La loro età media è di quattro
anni inferiore rispetto a quella degli uomini che usano Internet da casa.
E' in aumento Il tempo medio di utilizzo di Internet da parte di ogni
utilizzatore: dai 29 minuti al giorno di utilizzo medio nel 2000
si è passati ai 34 nel 2001 (36 minuti per gli uomini, 31 minuti per
le donne).
Il commercio elettronico, nelle sue varie accezioni, occupa per ora una
frazione minima del tempo degli utilizzatori di Internet, sia pure in qualche
crescita.
La penetrazione del PC e di Internet è concentrata in due tipologie di
famiglie: le famiglie con figli a scuola e le famiglie con i due componenti
adulti che lavorano.
L'utilizzo di Internet da parte degli studenti era minimo solo due anni fa ed
ora sta crescendo rapidamente. La scuola non ha avuto finora un ruolo positivo
nella diffusione di Internet tra gli studenti. Tra quelli che accedono a
Internet, solo un quarto vi accede da scuola. Internet tuttavia è ancora
utilizzato solo da una minoranza degli studenti (circa il 20%). Anche
tra gli studenti universitari i non utilizzatori di Internet sono la
maggioranza. Infatti, il 50% degli universitari maschi ed il 65% delle
studentesse universitarie non accedono ancora alla rete.
Telefonia
Da sei anni la telefonia wireless domina l'evoluzione dei consumi di
telecomunicazioni in casa. Le famiglie con almeno un cellulare personale sono
aumentate di oltre 10 volte tra il 1995 ed il 2001. Il secondo cellulare
ha fatto la sua prima apparizione nel 1997 ed è oggi presente nel 46%
delle famiglie. Il terzo cellulare ha iniziato la sua apparizione nel 1998 ed è
ora presente nel 17% della famiglie. Il 5% delle famiglie ha 4 o
più cellulari.
Il numero di cellulari presenti in ogni famiglia con almeno un cellulare è
leggermente più elevato nel Mezzogiorno e nelle città tra 100 e 250.000
abitanti.
Gli uomini sono il 57% del totale degli utilizzatori di cellulari
personali e le donne il 43%. Nelle fasce di età più avanzate (oltre i 55
anni) le donne sono meno di un terzo del numero di utilizzatori complessivi. Ma
nella fascia di età fino a 17 anni, l'utilizzo femminile supera quello
maschile.
Entertainment
La dinamica delle dotazioni di apparati/servizi audio-video nella casa italiana
per tutto il periodo 1995-2001 ha caratteristiche meno significative rispetto a
quelle registrate dalle telecomunicazioni wireless e dall'informatica. Anche la
crescita della penetrazione di apparati di "new entertainment" è
stata relativamente contenuta.
La penetrazione del televisore è ormai universale ed omogenea. Solo il 2,3%
delle famiglie ne sono prive e in ogni famiglia vi sono in media 1,84
apparecchi televisivi.
Il videoregistratore ha una penetrazione pari al 78,5%, il lettore
cd-rom 27%; il lettore dvd-rom 8%.
La ricezione televisiva via satellite ha raggiunto nel 2001 il 16,5%
delle famiglie. La pay-tv è la nuova piattaforma che ha avuto finora il
minor successo sul mercato "home". Gli italiani che guardano la
pay-tv sono il 6,4 %.
Il Rapporto Federcomin 2001 "E-family in Italia è stato realizzato
dall'Ufficio Studi Federcomin, in collaborazione con Niche Consulting.
Una selezione dei dati e delle slides è disponibile nella sezione del sito web:
"Documenti/Studi Federcomin".
Roma, 21 dicembre 2001
Federcomin: I
nuovi scenari dell'ICT. L'Italia in testa all'Europa
Federcomin - la Federazione di Confindustria delle aziende
di telecomunicazioni, radiotelevisione ed informatica - ha presentato i nuovi
scenari dell'ICT nel corso dell'annuale Assemblea Convegno che si è svolta martedì
11 dicembre 2001 a Roma, presso la Camera dei Deputati, nella
Sala Conferenze di Palazzo Marini (Via del Pozzetto, 158), gentilmente
concessa dal Presidente della Camera. L'on. Pier Ferdinando Casini,
Presidente della Camera, ha voluto, personalmente, introdurre i lavori
dell'Assemblea.
Il Presidente di Federcomin, Alberto Tripi, ha illustrato
la sua relazione alla presenza del Ministro delle Comunicazioni, Maurizio
Gasparri, e del Ministro per l'Innovazione Tecnologica, Lucio Stanca,
che hanno concluso, con un loro intervento, i lavori della mattinata.
Hanno altresì partecipato, con il loro contributo, Giuseppe De Rita,
Segretario Generale del Censis e Fernando Napolitano, Partner and
Vice President Booz Allen & Hamilton.
Nella sua relazione il Presidente di Federcomin, Alberto Tripi, ha illustrato i
nuovi scenari dell'ICT, dopo gli importanti eventi degli ultimi tempi:
l'Internet stock crash, il rallentamento dell'economia USA e le tensioni
internazionali, che hanno concorso a determinare un "sentiment"
negativo del mercato ed attese di sviluppo del mercato ICT più
"realistiche". Il settore ICT nel clima di altalenante incertezza
dell'economia mondiale segna comunque progetti largamente positivi e con cifre
che danno il senso di un'espansione che non si arresta neanche nei periodi di
crisi economica.
La crescita del mercato europeo si presenta prudente, ma pur sempre
soddisfacente, +6,0% nel 2001 e +6,3 nel 2002, per poi
riprendere in misura più sensibile negli anni successivi (+7,4% nel 2003
e +9,2% nel 2004).
Per il settore italiano dell'ICT Federcomin stima tassi di incremento più
significativi: +8,7% e +8,1% per il 2001 e 2002 e
aumenti di nuovo a due cifre per il biennio successivo: +11,2% e +13,5%.
Possibili aree di crescita, secondo Federcomin, si individuano nella domanda
di banda larga, prevista in aumento fino a 2,3 miliardi di euro al 2005,
con un recupero del ritardo rispetto all'Europa, e nell'effetto comunicazione,
che si estende anche al mercato della videocomunicazione (per la
sicurezza personale e il contenimento dei costi di viaggio), per la telesorveglianza
(come sicurezza delle infrastrutture) e l'entertainment (intesa
come "voglia di casa" e offerta di paytv).
Dopo stime inizialmente deformanti sulla realtà della Net economy a medio -
lungo termine, va maturando una presa di coscienza e un ritorno alla realtà che
vede un mercato in crescita positiva, ma ridimensionato nelle aspettative di
inizio anno.
Federcomin sostiene che la sicurezza si trasforma per diventare salvaguardia
degli asset aziendali, soluzione integrata, progetto continuo e
strategico non più rinviabile, asset aziendale vero e proprio. Per dare
un ordine di grandezza a questo fenomeno, ad oggi si stima che al 2005 la
spesa in soluzioni legate alla security IT supererà i 1.500 milioni di euro.
Il Presidente Federcomin Alberto Tripi ha poi ricordato i temi prioritari del
settore ICT e le proposte di Federcomin di dedicare un intero canale
trasmissivo della futura televisione digitale terrestre alla
diffusione di programmi educativi e di aggiornamento tecnologico, utilizzando
da subito un canale televisivo satellitare, e di incentivare l'aggiornamento
tecnologico con iniziative rivolte a favorire la diffusione del Personal
Computer e dell'uso di Internet, mediante agevolazioni soprattutto fiscali.
In sintesi, ecco le proposte della Federcomin per i vari settori:
Radio Televisione
q forme di agevolazione per gli utenti (ad es. rottamazione dei vecchi
apparecchi) e per gli operatori (ad es. stanziamenti in ragione degli
investimenti da effettuare);
q individuazione di tutte le misure necessarie per agevolare/rendere
obbligatoria la cablatura per i nuovi nuclei abitativi ed industriali e
l'utilizzo di apparati di ricezione comuni;
q interventi di sostegno e di incentivo"mirati" per le piccole
emittenti televisive e radiofoniche, anche per consentire un migliore
sviluppo del loro mercato;
q esigenza di un presidio da parte del Ministero, perché il processo di
digitalizzazione si attui in maniera positiva ed efficace per gli imprenditori
e per il Paese.
Telecomunicazioni mobili
E' indispensabile intervenire per rimuovere criticità e anomalie, note ormai da
tempo:
q sul regime fiscale applicato alla telefonia mobile: tassa di
concessione governativa; condizioni fiscali in termini di IVA e di IRPEF/IRPEG
applicate ai clienti privati e business; contributo a carico dei concessionari;
q sull'inquinamento elettromagnetico: è indispensabile non abbattere
ulteriormente gli attuali limiti (stabiliti dal D.M. 381/98 in 6V/m) e
soprattutto impedirne l'ingiustificata modifica da parte delle Autorità locali.
E' importante che le norme che riguardano i limiti di emissioni
elettromagnetiche abbiano una valenza tassativa per tutto il territorio e non
diano adito ad interpretazioni occasionali;
q sui finanziamenti per il settore: Federcomin esprime l'insoddisfazione
del settore ICT per come è stata gestita, nella precedente Finanziaria (e
quindi sia chiaro che non viene attribuita la responsabilità a questo Governo),
l'assegnazione del 10% dei proventi della gara per l'Umts (circa 2.600
miliardi): solo una quota minoritaria del Fondo dei 2.600 miliardi è stata
effettivamente destinata al settore;
q sul nuovo quadro normativo comunitario: è auspicabile che i lavori del
Consiglio dei Ministri UE impediscano il sostanziarsi di "impianti
normativi" eccessivamente rigidi per un mercato ormai maturo e
concorrenziale quale quello delle telecomunicazioni mobili.
Telecomunicazioni fisse
Premesso che l'aggiornamento tecnologico delle reti di telecomunicazione è un
fattore determinante per assicurare al Paese e ai relativi sistemi produttivi
un alto livello di competitività e di crescita economica, è necessario
rimuovere barriere ed ostacoli per una larga diffusione delle reti a banda
larga in tutto il Paese, evitando l'applicazione di oneri civici
differenziati sul territorio da parte delle Amministrazioni locali ed
assicurando una parità di trattamento al cittadino sul territorio stesso.
Infine, sulla Legge Finanziaria per il 2002 Alberto Tripi ha ricordato
che il settore ICT non ha trovato il posto che gli compete, in relazione al suo
ruolo di traino dell'economia italiana, anche in una fase economica di
rallentamento, qual'è quella attuale.
Roma, 11 dicembre 2001
Information
Note
to the Press
International
Telecommunication Union
Released Jointly by ITU
and WIPO
One Internet, Many Voices
International
Telecommunication Union (ITU) and World Intellectual Property Organization
(WIPO) Address Development of Multilingual Domain Names
Geneva, 14 December 2001 — Representatives of
diverse stakeholders met on December 6-7, 2001 to review the technical, legal
and policy issues relating to enlargement of the domain name space to support
scripts of languages other than English to be used in domain names, as well as
the intellectual property implications of such developments. A symposium,
organized jointly by the International Telecommunication Union (ITU) and the
World Intellectual Property Organization (WIPO), in association with the
Multilingual Internet Names Consortium (MINC), brought together some 200
participants; drawn from the Internet and legal communities, as well as
policy-makers, and government representatives.
It is estimated that by
2003 two-thirds of all Internet users will be non-English speakers; however, a
significant barrier remains for many of these potential users as Internet
domain names are in a restricted set of Latin characters, most commonly used to
write English. "Native speakers of Arabic, Chinese, Japanese, Korean,
Tamil, Thai and other languages are at disadvantage," said Roberto Blois,
Deputy Secretary-General of the International Telecommunication Union (ITU).
"The global nature of the Internet makes international dialogue critical
if a universal solution to the problem is to be found." Francis Gurry,
Assistant Director General of WIPO, pointed out "Equality of access to the
valuable resources provided by the Internet is an issue of critical importance
to the international community, and is a key concern for international
intergovernmental organizations, such as ITU and WIPO." "Also, while
expansion of the domain name space means greater opportunities for legitimate
users, it also opens up new opportunities for cybersquatters. We are keen on
ensuring that the expansion does not happen at the expense of any one
party," he added.
The Domain Name System
(DNS) serves to facilitate users’ ability to navigate the Internet by mapping
the user-friendly domain name to its corresponding numeric Internet Protocol
address. A domain name registration, whether in a generic top-level domain
(gTLD) or a country code top-level domain (ccTLD), provides a global presence
which ensures that the corresponding online address is accessible online from
anywhere. It is estimated that there are more than 100 million such names
already stored in the DNS. While the process of
"internationalization" of the Internet’s DNS is underway, a number of
problems need to be overcome to ensure that all linguistic systems are fairly
represented on the Internet. The challenges are complex and go far beyond
technical considerations; these include administrative arrangements for
multilingual domains, competition policy, market access, intellectual property
and dispute resolution mechanisms, as well as cultural and social issues.
A number of commercial
and private organizations have proposed solutions that would enable
multilingual domain name use but no de facto or technical standards that would
guarantee interoperability have yet emerged from the Internet Engineering Task
Force (IETF) . The result is a risk of confusion in the marketplace among
Internet users and providers. Blois noted, "We do not want to run the risk
of fracturing access to the Internet and as a result increasing the digital
divide between developed and developing nations." The digital divide
refers to the uneven pace of progress in access to and awareness of information
and communication technologies. Gurry noted, "The Internet has achieved
its remarkable success largely as a result of the fact that all users can
access the same Internet from any location in the world, and any development
should give priority to preserving this uniformity and stability".
The Symposium was organized
by the sister UN organizations, in association with MINC, to provide a forum in
which a diversity of views and perspectives could be shared, and future
directions could be explored. By looking at existing challenges faced on a
daily basis by intellectual property holders and administrators in protecting
trademarks in our multilingual world, experts in intellectual property and
Internet technology shared experiences that may lead to a greater understanding
of the issues raised by an increasingly internationalized domain name space.
Key among those issues is the critical challenge faced by enterprises in
protecting their intellectual property in a multilingual world, both on and
offline, and the need for effective dispute resolution to resolve the domain
name conflicts that will inevitably arise.
According to Blois and
Gurry, the joint ITU/WIPO symposium is a step in bringing about a wider
understanding of the many issues raised by the implementation of multilingual
Internet names. Gurry said, "We welcome an orderly expansion of the domain
name system which more accurately reflects the linguistic diversity of the
offline world and is done in a way that preserves the rights of intellectual
property owners." Blois said, "We should not underestimate the significance
of this activity, as it is part of a broader objective: namely the true
internationalization of the Internet. Let us work together towards that noble
goal."
A.I.R. Contest 2002 "Attilio Leoni"
4-13 gennaio, leggi il regolamento completo.
ExpoRadioElettronica
Modena, 12-13 gennaio
Info BluNautilus 0541 53294 - www.blunautilus.it
RADIANT - 21° edizione
Novegro (MI), 26-27 gennaio presso il Parco Esposizioni
Orario: 0900-1800
Info www.parcoesposizioninovegro.it
ExpoRadioElettronica
Rimini, 2-3 febbraio
Info BluNautilus 0541 53294 - www.blunautilus.it
23° Mostra Elettronica
Scandiano (RE), 16-17 febbraio presso il FieraScandiano
Orari: sabato, 0900-1230 e 1430-1900 - domenica, 0900-1230 e 1430-1830
Ingresso a 6,50 euro (12.000 lire) - info 0522 983278
ExpoRadioElettronica
Faenza, 2-3 marzo
Info BluNautilus 0541 53294 - www.blunautilus.it
18° Mostra Mercato Radiantismo
Montichiari (BS), 9-10 marzo presso il Centro Fiera del Garda
Orario continuato: 0900-1830, in contemporanea il
4° Mercatino di Portobello, scambio e acquisto tra Radioamatori
e Privati di materiali usati.
Info tel. 030 961062 oppure 961148
www.centrofiera.it
XX A.I.R. DX Meeting 2002
Bologna, 19-20-21 aprile
leggi il programma
MAGGIO
17° Mostra del Radioamatore e dell'Elettronica
Empoli, 4-5 maggio
Info 0376 448131
European Radio Forum - EBU/UER
Vienna, 13-14 giugno - The voice of European Radio
in the 21th Century
Per info Thomas Alexanderson, alexanderson@ebu.ch