RADIOMAGAZINE AWR del 6 Gennaio 2002
Salve amici al microfono Dario Villani, benvenuti a questa
nostra prima puntata del 2002 e soprattutto buona Befana a tutti.
Siamo ancora in periodo di bilanci e passiamo a vedere come
è andata l’attività dell’European DX Council l’orgaizzazione europea che
raccogli tutti i club di radioascolto europei che proprio dall’anno scorso è in
“gestione” italiana. Il segretario è infatti Luigi Cobisi in collegamento
telefonico con noi da Firenze.
Beh direi intanto
che l’EDXC ha trovato due nuovi dirigenti, io e Paolo Morandotti che siamo
entrati in carica il primo gennaio, ormai un anno fa, e abbiamo organizzato proseguendo nell’attività di tradizionale di
conferenza annuale, la riunione di Budapest, che si è svolta alla fine di
agosto, e nella quale abbiamo avuto la soddisfazione di portare il nostro
contributo per il mantenimento delle trasmissioni in onde corte dall’Ungheria.
Allo stesso tempo l’EDXC si è impegnato attraverso la rete INTERNET, per fare
avere informazioni a tutti i club
aderenti, che ricordo sono una quindicina in altrettante nazioni europee.
Questo significa, che ogni mese abbiamo
fatto una lettera diffusa su INTERNET, una lista che tra l’altro è accessibile
a chiunque, abbiamo riorganizzato il sito del council, che ricordo a tutti è www.edxc.org. E’ un bel sito dove ci sono tante
informazioni purtroppo è prevalentemente in Inglese, ma non se ne abbiano gli
italiani, ma è proprio dovuto alla necessità di essere internazionali, come
deve essere quest’associazione, che ormai da 35 anni coordina ed aiuta i club
europei e viene aiutata dai club aderenti. E’ stato il caso di questa
trasmissione eccezionale, che abbiamo organizzato con l’aiuto di R.Miami International
dagli USA il 12 dicembre, la trasmissione che ha ricordato i 100 anni della
prima riuscita trasmissione transatlantica di Marconi: dalla voce stessa di
Marconi, al contributo di Dxers americani, finlandesi, spagnoli, italiani, e di
diverse stazioni radio internazionali che sono state con noi.
Andiamo per ordine, R.Miami International, diciamo che è una
iniziativa portata avanti dal noto Dxers Nord Americano, Jeff White, di che
tipo di emittente si tratta Luigi?
E’ una emittente
che innanzitutto ha una posizione fortunata, perché da Miami con 50 kW di
potenza in onde corte, vuol dire dare una certa copertura ai Caraibi ad una
parte del Nord America senz’altro con nessuna difficoltà, ma un buon DX anche
per gli ascoltatori inernazionali, so che anche gli italiani l’ascoltano..
Vogliamo ricordare qualche frequenza e gli orari..
Non della
trasmissione che è passata, perché quello che è passato è passato, ma possiamo
invece vedere le frequenze delle trasmissioni che ricordo hanno due aspetti
principali, uno ripetere alcuni programmi internazionali, ad esempio quelli di
R.Praga o R.Israele e anche della R.Vaticana, e l’altro quello di fornire
attraverso una programmazione particolare se vogliamo, una tipo di trasmissione
generale anche è un po’più divertente per i Dxers, per le musiche. Le frequenze
notturne sono 9955 o 7385 kHz, mentre di giorno su 15725 kHz…
Quest’ultima difficilmente ricevibile di giorno perché siamo
da quest’altra parte del globo…
Difatti a quanto
so le frequenze migliori sono quelle usate di notte e direi che questa 9955
sembra essere la migliore intorno all’una di notte.
Parliamo di questa trasmissione andata in onda il 12
dicembre, di cosa si è parlato?
Di Marconi, del
fatto che l’inventore della radio, 100 anni fa per la prima volta riusciva ad
essere trasmettitore e ricevitore ma anche se volete, Dxers. Immaginate quali
potevano essere le condizioni di ricezione della famosa lettera S quando lui se
ne stava a Terra Nova in Canada ad aspettare che arrivasse questa
comunicazione, questo semplice segnale diffuso dalla stazione di Poldu in
Cornovaglia. Deve essere stato veramente un momento straordinario, e se un
Dxers fosse stato là che emozione… E il tentativo che abbiamo fatto è stato un
po’ questo, grazie a questa radio americana fare un po’ il contrario: facciamo
venire un segnale dall’America vediamo come arriva in Europa e in giro per il
mondo. Naturalmente è troppo presto per dire quanti rapporti d’ascolto arriveranno,
c’è una QSL speciale che è stata realizzata da Piero Castagnone di Sestri
Levante, che riproduce un monumento a Marconi che si trova in Canada, ed è un
tentativo di vedere un po’ quanta gente c’è che ascolta questo genere di
trasmissioni e quante gente ha ancora ha voglia di entusiasmarsi per il
radioascolto internazionale. Questo perché come sapete adesso con la
multimedialità, questo tipo di mezzo, di media le onde corte sono un po’ in
arretramento, allora bisogna renderle più interessanti ed ecco il tentativo che
stiamo facendo realizzando questo tipo di trasmissioni.
Multimedialità e naturalmente Radio Miami International è
presente anche su INTERNET… ricordiamo l’indirizzo Luigi?
Si la trovate
sotto: www.wrmi.net
Vogliamo tornare di nuovo alla tua attività di segretario
generale dell’EDXC, per vedere un attimino qual è lo stato di salute dei vari
club europei aderenti all’EDXC che tipo di attività svolgono questi club Luigi?
Ce ne sono alcuni
molto attivi, per esempio quelli spagnoli, che si sono dedicati in questi
ultimi anni ad una revisione totale del loro tipo di pubblicazioni. Per esempio
il Mundo DX della ADXB Assosiacion DX Barcelona, è ora diffuso quasi
esclusivamente attraverso un CDROM che arriva ogni mese, e quindi potete
immaginare quante informazioni possano essere contenute lì dentro, molto più
che un giornale. Lo diffonde invece
attraverso un file allegato alla e-mail, la AER di Madrid con il suo bollettino
mensile. Sono queste due novità interessanti, che vengono dalla Spagna, un
Paese così vivace e giovane e che
mettono INTERNET finalmente a servizio del radioascolto, che dicevo
prima ha un po’ di difficoltà a dialogare con l’elettronica. C’è un’infinità di
informazioni su CD ROM, per me vedere su computer, un minuto dopo che è stato
realizzato tutto questo bollettino degli spagnoli, sia nella versione di
Barcelona che di Madrid, vederlo a colori con una infinità di altre
informazioni, perché ci possono essere dei file audio, listati e frequenze,
etc, e questo è bello ed entusiasmante
ed è una cosa che secondo me si estenderà ad altri Paesi.
E naturalmente visto che stiamo parlando dell’attività di un
club spagnolo che linguisticamente è vicino a noi, il tutto è ancora più interessante…
Certamente per
noi italiani è molto interessante, l’anno scorso nel convegno di Barcelona me
ne resi conto, e ora in questa posizione che mi trovo, devo dire che con gli
spagnoli c’è un dialogo costante…
Ecco ma ci sono anche i finlandesi che quando stampano un
bollettino sono illegibili, perché la loro lingua non è che sia delle più
comprensibili….
Beh diciamo che
leggere l’articolo di fondo non è una delle attività propriamente semplice,
però loro per abitudine, usano per le notizie principali l’inglese, hanno un
bollettino molto accurato perché questo “RADIOMAIL” è un mensile molto bello
con foto a livello di una rivista mensile più che un bollettino, e inoltre
tutte le liste di ascolto bellissime, perché la Finlandia nella sua posizione
geografica consente degli ascolti molto belli. Questi listati o log di ascolti
che vengono realizzati sono molto interessanti, perché sono molto stimolanti,
perché se anche noi dalla nostra postazione potessimo realizzare queste cose….
fa un po’ invidia….
Poi noi li invidiamo anche per la produzione di notevoli
pubblicazioni, una grossa attività editoriale svolta dai finlandesi… Però io
vorrei chiederti una cosa, ultimamente in Italia si parla soprattutto di
avvicinamento del radioascolto alla scuola, sia l’ARI-Associazione Radioamatori
Italiani, sta svolgendo un programma in tal senso, ma anche l’AIR-Associazione
Italiana Radioascolto, ultimamente si è parlato addirittura di alcuni
appassionati di radioascolto che hanno presentato delle tesi di laurea relative
al radioascolto, cosa possiamo dire, gli altri clubs europei stanno svolgendo
programmi simili?
Questo non te lo
so dire, ma forse questa via italiana di accesso alla scuola è un po’ una
novità per due motivi, il primo perché nella scuola inferiore e medie, c’è
forse l’ultima generazione che può appassionarsi alla radio prima di essere
travolta dal computer. E questo te lo dico per esperienza, perché mi è capitato
più volte negli ultimi anni, di tenere delle lezioni, nelle scuole medie ed
elementari qui a Firenze, e devo dirti che è una esperienza singolare, perché
c’è una passione per la radio per la comunicazione, più per il radioascolto,
per i radioamatori, perché questo fatto di poter parlare con gli altri è
sentito molto dai ragazzi. Ma nello stesso tempo anche di poter scrivere. Sai
la riscoperta della scrittura in un mondo che
è dominato dall’immagine, è un fatto estremamente positivo. Io ho
seguito con molto interesse gli esperimenti fatti da Saverio Decian in Veneto a
Belluno, sono veramente interessanti, perché danno a questi ragazzi uno
strumento facile e soprattutto molto bello, per i rapporti che si instaurano
dopo: questo negli altri Paesi ancora non lo ho visto, è una specificità
italiana molto interessante. Quanto poi alla tesi di laurea di cui tanto si
parla dell’amico Enrico Bellodi, io Enrico l’ho seguito molto durante la tesi,
ho avuto modo di aiutarlo perché ho quasi vent’anni più di lui e quindi mi
ricordo tante cose che lui ha dovuto invece cercare in dalle biblioteche, devo
dirti che è stata una esperienza molto bella per me personalmente, ma anche per
gli altri, proprio per questa capacità di ricordare, pensa ritrovare in vecchi
quaderni che avevo a casa, un ascolto fatto 25 anni fa di una radio che magari
non c’è più e poter dire questa qui finisce nella storia del radioascolto che
Enrico ha realizzato a Bologna, è una bella cosa. Adesso siamo anche in una
posizione che noi come generazione, ci metto anche te non siamo tanto distanti
d’età, effettivamente abbiamo una storia da raccontare, e credo che questo
affascini i ragazzi, per il fatto che durante gli anni ’70 quando abbiamo
iniziato col radioascolto, questo fosse l’unico modo per tenere un contatto con
il mondo, e abbiamo sentito tante cose. Penso soprattutto al periodo della
guerra fredda caratterizzato dalla presenza della radio internazionale, noi
abbiamo adesso la possibilità di raccontarlo e non siamo così decrepiti da non
ricordarci o da fare confusione, questa è una storia viva che possiamo
ricordare, direi che questo è molto interessante e ci accomuna anche ad altri
Paesi, perché in Inghilterra, Germania, Scandinavia e Francia, dovunque leggo
pubblicazioni che arrivano dai club europei, mi accorgo che c’è questo
interesse per la storia, cioè per lasciare una traccia, abbiamo un secolo di
radio alle spalle e una buona parte, almeno l’ultimo quarto lo abbiamo vissuto,
gran parte come radioascoltatori e finalmente abbiamo la possibilità di
parlarne e questo è molto bello.
Abbiamo discusso di un argomento molto interessante, tutto è
naturalmente aperto, abbiamo parlato del bilancio dell’EDXC per il 2001, che
previsioni possiamo fare, brevemente per il 2002?
Intanto di farci
venire qualche altra bella idea come questa trasmissione che è stata molto
entusiasmante, un rapporto più stretto con tutte le stazioni del mondo e
l’altra cosa di fare con buon successo la conferenza che faremo ad agosto in
Finlandia, parlavamo prima di questo Paese, perché è il numero uno del
radioascolto spero che ci venga tanta gente.
Possiamo dare l’indirizzo dell’EDXC?
CP 18120 50129
FIRENZE
E grazie per aver partecipato…
Grazie e che il 2002 sia un periodo bello per tutti…