Salve amici al microfono DV.
L’estate
con AWR è quanto mai fresca e ricca di novità e cosa c’è di meglio in estate
che un buon libro, e per questo con oggi parliamo con uno che di libri ne ha scritti
tanti, in linea da Sestri Levante (Genova), Manfredi Vinassa De Regny, pronto
mi senti?
Eccomi,
si buongiorno a tutti.
Manfredi Vinassa De Regny che ha firmato
numerosi libri, alcuni molto famosi, come “I segreti della radio” per gli OSCAR
MONDADORI, molto venduto in Italia,
molti altri libri dedicati alla CB, alla telefonia, alle utility, e al radioantismo in generale, ecco vogliamo
parlare di come ti sei avvicinato al mondo della radio e come è nato questo
progresso, questo lanciarsi nel mondo dell’editoria?
Beh,
guarda l’hobby, l’amore per la radio è nato nel periodo in cui abitavo
all’estero fuori Italia, ero in Inghilterra e Irlanda e quindi per cercare di
ascoltare le notizie, la partita della
domenica, ha fatto si che mi sono dedicato a questo hobby e poi ho cominciato ad ascoltare non solo l’Italia
ma anche il resto del mondo. Tornato poi in Italia ho poi ampliato i miei
orizzonti e anche l’hobby. Poi ad un certo punto mi è venuto in mento di far
partecipe anche gli altri di questa passione di questo hobby, perché tanti mi
chiedevano come fai, dove ascolti, etc. esisteva molto poco nel mondo
dell’editoria, e c’erano qualche piccola fanzine, qualche rivista e qualche
ciclostilato, forse c’erano dei vecchi
libri ma niente di pratico e di agile,
così mi è venuto in mente insieme a mio fratello Emanuele, di buttar giù
qualcosa per spiegare esattamente agli altri che vuol dire ascoltare e fare
radioascolto, per ascoltare i segnali, i suoni e il respiro di tutto il mondo.
Ecco
quindi il tuo primo ascolto quanto tempo fa è avvenuto?
Si parla
di una trentina d’anni fa…
Si
perché la domenica la RAI trasmetteva in onda corta (la RAI International di
adesso) faceva le partite per gli emigranti.
Quindi eri pronto a seguire la tua squadra
del cuore dalle onde corte….
Certo!
Poi da lì è iniziata la passione per seguire le notizie in diretta, sai a quei
tempi non c’erano satelliti e niente, per ascoltare dei discorsi di cultura…
Quando poi sono tornato in Italia mi ascoltavo le commedie in diretta dalla
BBC.
Poi parlavi di ciclostilati, quindi ha
vissuto tutto il periodo di quando
c’era Rivista Onde Corte, quei bollettini…
Si
proprio quelle, che si rivolgevano ad un ristretto numero di persone, che sapevano come ricevere queste radio.
Invece spiegando questo hobby
all’editore Mondadori, lui ha detto facciamo un libro ed ecco così come
è nato il primo “I segreti della radio”.
Ecco quindi dalle riviste ciclostilate che
affrontavano il discorso sul radioascolto da un punto di vista tecnico, siamo
passati a dei veri e propri libri
rivolti a tutti come quelli della
Mondadori.
Si
perché tra l’altro in quel periodo c’erano nelle case ancora dei ricevitori per
onde corte domestici per cui io ho cercato di spiegare alla generalità che non
bastava ascoltare le onde medie e FM, ma bastava andare sulle onde corte e provare a vedere e sperimentare mettendo un
filo, una antenna, quello che si ascoltava. Così è successo, che abbiamo tirato
dentro nell’hobby un sacco di nuovi
ascoltatori.
Vuoi spiegarci un po’ più nei dettagli del
tuo rapporto con Mondadori, come mai ti ha detto di si su un argomento che
forse potesse non interessare tutti quanti?
Forse
perché loro, avevano la collana degli OSCAR, dove volevano fare una panoramica
sui vari hobby, su tutte le varie
tecniche, per cui non avevano nulla sulla radio e hanno deciso di fare questo tentativo. Che poi è stato
fruttuoso perché mi pare fossimo partiti con 3/4mila copie, poi abbiamo fatto
diverse ristampe, sei o sette, per un totale di 30mila copie, che è una cosa
mostruosa se pensiamo ad un hobby di questo tipo ecco.
Quindi 30mila copie per “I segreti della
radio”.
Esatto,
in dieci anni è stato ristampato più volte, e la loro distribuzione già allora
in quei tempi era capillare, nel senso che arrivavano anche nelle
edicole, per cui il libro era davvero dappertutto. Poi credo che questo libro
sia stato quello che ha fatto nascere gruppi, l’hobby in tante persone… Ad
esempio mi ciceva il direttore della RADIRIVISTA, nonché segretario generale
dell’Associazione Radioamatori Italiana, il dott.Ambrosi, mi diceva che un giorno in edicola aveva
visto questo libro lo ha comprato e da
lì è nata la passione per la radio…
Ecco 30 mila copie vendute per questo libro…e
non ci stupiscono fatti più recenti, ovvero di
siti web di più o meno noti club di radioascolto italiani, che
denunciano oltre 12/30 mila visitatori, allora tutto sommato la radio crea
ancora molto interesse?
Evidentemente
si, riesce ancora in qualche modo.
Magari poi è tutta gente che non fa vita attiva, non si iscrive alle
associazioni però è tutta gente che c’è.
Ecco cosa possiamo dire a proposito del
futuro della radio in relazione all’avvento delle nuove tecnologie?
Mah,
credo ci sarà una grossa divisione fra i veri e propri Dxers, quello che ancora
vogliono effettuari ascolti con la ionosfera in onda corta, e invece come è
sempre stata questa divisione, ma sarà ancora più netta, e invece chi vuole
fruire dei programmi ascoltati via
radio. Allora questi che fruiscono del messaggio del segnale, della musica e di
quello che ricevono, sicuramente passeranno tutti al satellite e riceveranno
tutto in stereofonia, e quindi piacevolmente a casa riceveranno tutto il mondo.
Mentre invece i tecnici saranno un po’ meno, sempre con l’aiuto di internet, e di quello normale,
tradizionale via etere, di ricevere i segnali più lontani e più strani.
Cresce soprattutto in America il numero di
quanti ascoltano la radio su INTERNET, come pensi che il fenomeno possa
svilupparsi qui in Italia?
Certo
sicuramente come al solito in America le dimensioni del fenomeno è talmente
vasto che poi arriverà anche qui. Bisogna pensare che ormai quasi tutti, non
dico la generalità ma quasi tutti, i radioamatori e radioascoltatori hanno un
computer…
Però diciamo che la radio cambia soltanto
canale di emissione, ma la sua antica tradizione rimane di poter fare altre
cose mentre la si ascolta….
Certo
infatti questa è la validità della radio in auto ad esempio, quello rimane
sempre. Tra l’altro vedremo coi satelliti, purtroppo il mercato non lo fa più.
Ma abbiamo fatto degli ascolti in auto con il ricevitore ad onde corte con
l’antennina dell’autoradio.
Te ti sei occupato anche di CB, dove ci fu
una vera e propria esplosione in Italian negli anni ’70…
Si, sono
stato anche lì fra i fondatori della
FIR CB, il primo movimento d’opinione, eravamo ai tempi perseguitati dall’escopost
che con le loro antenne andavano in giro per la città a Milano a cercarci
perché evidentemente trasmettavamo in modo piratesco. Siamo stati denunciati e
poi alla fine il pretore mandò tutto alla Corte Costituzionale, e la Corte
decise che avevamo ragione, e avevamo il diritto di manifestare la nostra
opinione anche via radio e quindi questo è stato i primordi della CB ed anche
della radio commerciale, nel senso che con la nostra sentenza piano piano si è
fatto largo per le prime emittenti FM, e l’avvento delle radio e TV commerciali
che esistono adesso.
Te hai scritto numerosi libri, hai in
cantiere qualche altra pubblicazione, che
stai scrivendo?
Quello
che volevo fare era di cercare magari di vedere se si riusciva a ripetere e
aggiornare “I segreti della radio” però ampliandolo con le nuove tecnologie.
Sto cercando di rimettere a posto il libro sulle Utility, anche se non ho molto
tempo come una volta per effettuare ascolti e quindi faccio un po’ fatica ad
aggiornare le cose, però comunque pian piano sto macinando ed inventando altre
cose.
Come sono i tuoi rapporti ora, con le varie
associazioni italiane tipo l’AIR, il Co.RAD. ed altri bollettini che si editano
su quest’hobby.
Adesso
diciamo che ci sono rapporto di amicizia, io scelgo tutti da dietro, ogni tanto
do qualche consiglio, qualche dritta, ho fatto un po’ di parte attiva sia
nell’Associazione Radioamatori (ARI) come consigliere a Milano, poi ho fatto il
presidente dell’AIR/Associazione Italiana Radioascolto, nel periodo in cui ero
più attivo, poi però mi sono un po’ defilato però sono sempre dietro ecco….
Chiudiamo con una battuta, che consiglio daresti a chi si avvicina per la prima volta
al radioascolto?
Di avere
sicuramente una pazienza e poi di continuare ad esercitarsi ed ascoltare senza
mai demoralizzarsi e soprattutto di sentire anche i contenuti delle
comunicazioni, perché veramente è come un grande libro aperto, è una finestra
sul mondo, ti crea una cultura che è incredibile.
E poi anche di leggere i tuoi libri naturalmente…..
Beh,
certo…
Bene, grazie per essere stato con noi e a
risentirci.
Grazie e
buon lavoro a tutti.
Fin qui Manfredi Vinassa De Regny in
collegamento telefonico con Sestri Levante in provincia di Genova.